Erano già pronti, già con il fucile spianato, dopo un pareggio, seppur brutto in CL contro lo Slavia Praga (che l'anno scorso in EL si è arreso solo al Chelsea nei quarti) per sparare sulla "facile preda" che si chiama Inter.

Quando si sente il nome dell'Inter già tacitamente si sottintende anche "CRISI" il binomio "Crisinter" ormai va di pari passo con i giornalisti che ci sguazzano. Sarà pur vero che come ha detto Conte, il pesce puzza dalla testa. E parecchie teste in ogni angolo del mondo Inter devono esser al più presto scoperte e tagliate!

Dì questo ne parlò anche Spalletti nel suo primo anno all'Inter durante la prima delle tante difficoltà avute. Quella in cui i nerazzurri non vinsero una partita per due mesi. Che c'era qualcuno "in società" a cui piaceva "spifferare" cose che non doveva. Con Conte siamo arrivati ad una versione maggiorata, addirittura una "comitiva" dalla lingua lunga capeggia all'interno delle segrete stanze di Viale Della Liberazione, con succursale ad Appiano. Lì dove c'è il cuore pulsante della squadra interista.

E' non giustificate dice il tecnico leccese, come vizio di natura della società meneghina del Biscione difficile da debellare. Si vince prima che sul campo, fuori. Dove a farla da padrone sono gli acerrimi rivali. E lui lo sa bene visto che ne è stato capitano per molti anni. Non può essere solo questione di chi semina zizzania e di chi li ascolta. Lì, verso le parti di Torino le cose vengono spente ed insabbiate dagli stessi o quasi che piace invece ficcare il naso nelle cose dell'Inter. Gli anni scorsi è stata volta del caso Icardi con tanto da pagine rosa... non solo quelle del noto quotidiano sportivo.

Ma martedì la frittata di nuovo era fatta. Il litigioso Brozovic aveva scelto una nuova vittima, sempre col n°9 sulle spalle per sfogare le proprie inquietudini. Argomenti più che succulenti per le penne affilate che ogni anno scivolano come lame nel burro tra i fatti privati di Casa Inter per far esplodere nuovi casi.

Ma gli è andata male... Il derby è cascato proprio a fagiolo per rimettere le cose subito in ordine e concentrarsi su una partita importante. Che poi i fazionisti a pensar troppo al pareggio dell'Inter e le conseguenti burrasche, hanno dimenticato andando indietro nel tempo, la clamorosa eliminazione dalla Coppa Uefa 88-89 per mano dei bavaresi del Bayern Monaco. O se proprio non ci vogliamo scomodare più di tanto, l'eliminazione in Europa League sempre per mano dei tedeschi, l'Eintracht Francoforte, il derby subito dopo una delusione in Europa porta bene ai nerazzurri. E' anche questa volta è stato così.

L'ordigno che era stato montato sull'Inter è stato fatto subito brillare. Proprio dagli stessi che l'avevano creato.

E' proprio vero, "tra i due litiganti, l'Inter gode..."