La stagione non è ancora terminata e già le squadre sono proiettate alla prossima: la progettazione delle squadre che dovranno affrontare il prossimo campionato è infatti partita già da tempo e, appena il calciomercato verrà aperto, inizierà la danza degli acquisti.

La Juventus dovrà, a mio avviso, affrontare una campagna estiva molto delicata: da un lato, come già scritto, vi è il dovere di non impoverire la squadra, andandola a privare di quegli elementi che ne hanno fatto le fortune in questa stagione e nelle scorse; dall’altro, la necessità di ottemperare a quelle regole di bilancio dalle quali non si può sfuggire, unitamente ai possibili mal di pancia di qualche giocatore che potrebbe chiedere la cessione.

Partiamo dal capitolo allenatore: situazione, a mio avviso, molto più intricata delle dichiarazioni accomodanti rilasciate da Marotta nei giorni scorsi; le qualità di Allegri, così come i meriti raccolti dall’allenatore toscano in questi anni, non si discutono. Detto questo, è lecito chiedersi quanto Max abbia ancora da comunicare e se, come accadde al momento dell’avvicendamento con Conte, questa squadra non abbia forse bisogno di uno stimolo nuovo per proseguire la sua crescita.
Personalmente credo, ma ovviamente posso sbagliarmi, che questo gruppo, che dev’essere migliorato ma non rivoluzionato, ha già assorbito molto da Allegri e forse ha bisogno di una guida diversa, che porta con essa stimoli e idee nuove; difficile dire chi potrebbe essere il possibile sostituto: di difficile attuazione un ritorno di Ancelotti, più probabile che la dirigenza possa considerare un profilo giovane, velatamente aziendalista e che sappia valorizzare i calciatori; in questo senso sicuramente spicca la candidatura di Simone Inzaghi, piuttosto che gli affascinanti ritorni di Deschamps e Zidane.
Difficile, a mio avviso, che la dirigenza possa considerare profili, pure accostati alla Juve in questi giorni, come Klopp o Pochettino: allenatori che richiedono una certa tipologia di calciatori per professare il loro gioco, filosofia avversa alla dirigenza bianconera che invece, come già detto, ha dimostrato di preferire chi apprezza la duttilità nei ruoli, nei moduli e non si ancora ad uno stile di gioco pre definito. Presto sapremo chi guiderà la panchina bianconera la prossima stagione: ciò che mi sento di dire è che, anche qualora si decidesse di proseguire con Allegri, lo si debba fare con la massima convinzione da ambedue le parti di poter ancora incidere come fatto in passato, e che non sia una scelta di sopravvivenza.

Passiamo ora alle cessioni: manca solo la ratifica ufficiale del ritiro di Buffon, del quale abbiamo già il sostituto in casa; ad esso vanno aggiunte le sicure partenze di Lichtsteiner e Asamoah a parametro zero che con buone probabilità verranno rimpiazzati da Darmian e Spinazzola. Alex Sandro resta un’incognita: la stagione è stata deludente e senza dubbio, dovesse arrivare una buona offerta, credo che a questo giro la dirigenza non avrà problemi a privarsene; a quel punto si renderà necessario l’arrivo di un terzino di alto livello: il sogno mio personale sarebbe Marcelo ma riconosco essere un innesto di difficile realizzazione; in alternativa vedrei di buon occhio un profilo alla Filipe Luis, terzino di sicuro affidamento e esperienza europea o in alternativa la soluzione Bellerin, con eventuale spostamento di De Sciglio sull’out di sinistra.

Niente partenze illustri dicevamo, ma una postilla la ritengo d’obbligo: in questo momento un calciatore come Pjanic lo ritengo di gran lunga più indispensabile, ad esempio, di Dybala; spesso e volentieri l’assenza del regista bosniaco ha inciso in modo negativo sull’economia generale delle prestazioni e dei risultati bianconeri; ragion per cui mi auguro che non passi nemmeno per l’anticamera del cervello alla dirigenza bianconera di cedere anche a offerte clamorose per Pjanic. Discorso diverso per Dybala: certamente tenere tutti i migliori sarebbe meglio, ma dovesse arrivare un’offerta altisonante per la Joya credo che la sua partenza possa essere meno dolorosa rispetto a quella di Pjanic. Dico meno dolorosa perché l’esplosione di un calciatore come Douglas Costa, il cui riscatto spero non sia minimamente in discussione, ci potrebbe senza dubbio dare una mano anche senza Dybala, unitamente a un Bernardeschi in rampa di lancio. Ma chi acquistare in caso di una cessione eccellente; personalmente ho pochi dubbi: fossi in Marotta sferrerei un proverbiale “all in” su Milinkovic Savic, calciatore con caratteristiche uniche e che farebbe fare al nostro centrocampo un salto di qualità notevole. Immaginatevi, dando per assodato l’arrivo di Emre Can, un centrocampo con Pjanic in regia affiancato dal tedesco e da Milinkovic. Non male, direi.

Il secondo acquisto eccellente potrebbe essere un attaccante giovane che sappia fare ottimamente sia l’esterno che la punta centrale, ovviamente senza dimenticare il rientrante Pjaca e sul quale si dovrà a mio avviso puntare; tuttavia, a maggior con la partenza probabile di Mandzukic e la possibile di Dybala, qualcosa andrà fatto. E l’identikit sopra illustrato porterebbe proprio a quell’Anthony Martial, a più riprese avvicinato alla Juventus: inutile dire che sarebbe un grande acquisto, calciatore di prospettiva e qualità ma la trattativa con lo United non si prospetta facile, perché la concorrenza non manca e soprattutto perché Martial fu acquistato per una cifra molto elevata. In alternativa non escluderei profili come Bertrand Traorè, Bailly del Bayer Leverkusen oltre a un occhio di riguardo alla situazione di Dembelè al Barcellona.

Sui difensori centrali, penso con insistenza che, dovesse arrivare un’offerta importante per Rugani, la sua incredibilità sia meno forte rispetto agli anni passati. La pazienza nei suoi confronti sta iniziando a finire e l’ennesima stagione in penombra non agevola la sua situazione: è senza dubbio uno tra i migliori difensori centrali italiani ma manca ancora di quella cattiveria e personalità che si confanno ad una grande squadra; Varane, per fare un esempio, ha la sua stessa età ed è già un elemento autorevole in una difesa come quella del Real, cosa che purtroppo ad oggi Rugani non è nella Juventus.

Senza dubbio, oltre al rientrante Caldara, occorre un difensore centrale di alto livello e di valore europeo: è un peccato essersi lasciati sfuggire De Vrij, che sarebbe arrivato a zero e senza dubbio avrebbe dato il suo contributo alla causa; in alternativa anche un calciatore come Gimenez, già affiancato alla Juventus la scorsa estate potrebbe fare al caso nostro.

In ultima sintesi la Juventus che vorrei per la prossima stagione scende in campo con un 4-3-3 che annovera: Sczcesny tra i pali; da destra a sinistra Bellerin, Gimenez, Chiellini, De Sciglio; centrocampo Pjanic, Emre Can e Milinkovic Savic e in attacco Higuain, Douglas Costa e Martial con Bernardeschi titolare aggiunto. 

E voi che ne pensate? Che Juventus sognate per la prossima stagione?