Nonostante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid si sia giocata venti giorni fa la partita è ancora d’attualità. In casa Juventus la sconfitta ha lasciato scorie pesanti: dalle tensioni che nell’intervallo hanno avuto come protagonisti Barzagli, Bonucci e Dybala (oltre allo scontro verbale si sarebbe arrivati al contatto fisico) fino alle sirene di mercato che non lasciano insensibili Dani Alves e Alex Sandro corteggiati da Manchester City e Chelsea. La temperatura in casa Juventus è bollente. Giunti a questo punto, Andrea Agnelli, in qualità di Presidente ha il dovere di farsi sentire, è chiamato ad intervenire per restituire allo spogliatoio serenità, compattezza, concentrazione e motivazioni; solo in presenza di questi elementi è possibile continuare a vincere e gettare le basi per nuovi successi. Al contrario, la nuova stagione sarebbe da considerare fallimentare ancora prima di iniziare.

Sono molto grato ad Andrea Agnelli perché, grazie al suo lavoro la “Vecchia Signora” ha ritrovato competenza, managerialità e senso di appartenenza; questi elementi erano stati perduti nell’immediato post Calciopoli a causa dell’incapacità gestionale firmata Cobolli Gigli/Blanc. In altre parole, grazie ad Andrea e al suo staff la Juventus è tornata ad abbinare l’equilibrio finanziario ai risultati sportivi. Così si spiegano sei Scudetti consecutivi, 3 Coppe Italia di fila e due finali di Champions League in tre anni. L’operato di Andrea è ricco di pregi tuttavia in esso emerge una grave lacuna: lo snobismo verso i media. In virtù del carattere riservato il numero uno bianconero non ama particolarmente stare sotto i riflettori di conseguenza i rapporti con la stampa vengono curati dal Direttore Generale Beppe Marotta mentre il Presidente si concede raramente ai giornalisti, probabilmente anche perché non ritiene la comunicazione un valore aggiunto. Sbaglia, poiché se usati correttamente i media rappresentano una risorsa preziosa: da un lato rappresentano l’anello di congiunzione tra squadra e tifosi mentre dall’altro sono utilissimi in primis al Presidente poi ai suoi collaboratori  per tranquillizzare o stimolare i calciatori nei momenti decisivi e delicati della stagione. Attualmente, la Juventus sta vivendo un momento particolarmente delicato, fra tensioni nello spogliatoio e sirene di mercato che non si placano la temperatura è bollente di conseguenza il Presidente Andrea Agnelli ha il dovere di intervenire sia privatamente che attraverso i media, da un lato per restituire allo spogliatoio serenità, compattezza, concentrazione e motivazioni e dall’altro per tranquillizzare i tifosi preoccupati per la tensione che sta caratterizzando la Juventus.