Stasera la sfida fra Juve e Tottenham non dividerà solo le due tifoserie presenti a Wembley, ma anche l'Italia intera. 
Divisa a metà fra tifosi bianconeri e l'altra metà dei gufi di tutte le altre società italiane, che preferiscono andare contro il paese pur di augurare il male ai bianconeri.

Dal 1897 anno della sua fondazione la stessa storia si ripete, capita a chi vince e lascia agli le briciole. Per una notte molti saranno inglesi, ci saranno interisti, milanisti e napoletani che vogliono un goal di Kane, solo per il gusto di vedere a casa la Juve.

Lo sport, il nazionalismo non dice questo, tanto pù in Europa dove si lotta e vince per il proprio paese che ci accomuna in tutti i colori.
Non ci si deve stupire più di tanto, a volte accade anche per la nazionale spesso piena di juventini, ma poi quando Buffon alza la coppa tutti sul carro del vincitore.

Anche i castelli di sabbia creati volontariamente poi vengono cancellati dal tempi (Calciopoli), come le false accuse di ogni tipo. 
Alla fine la Juve si è sempre rialzata e non a caso si dimostra la più forte di tutto e di tutti.
Il segreto va ricercato in questa forza maggiore che le viene fornita dalle continue illazioni e provocazione da parte di tutti stampa compresa.

Arbitri, rigori, 3 fuorigioco sono sempre pro Juve. Ecco il Var che cambierà le cose. Infatti i risultati dicono l'opposto e il Var rischia il pensionamento appena nato.
Forse Allegri domenica rideva anche per quello, Dybala andava espulso per manifesta superiorità.

Il potere logora chi non ce l'ha. La Juve va a Wembley con i suoi milioni di tifosi nel mondo cercando di far rosicare l'altra parte del popolo italiano.