Si è conclusa la lunga stagione Nba con il titolo conquistato, per la prima volta nella loro storia, dai Toronto Raptors; è stata anche la prima volta che il titolo è stato vinto dalla squadra di una città al di fuori degli Stati Uniti. 

E' stata la consacrazione di Kawhi Leonard e di chi lo ha fortemente voluto in squadra, facendo un grande investimento su un giocatore fermo da quasi un anno e in scadenza di contratto, che il prossimo anno sarà libero di accasarsi dove riterrà più opportuno.

E' stato anche smentito il detto che "una squadra non si costruisce in un anno"; infatti Toronto, nell'estate 2018 prima ha licenziato l'appena nominato "allenatore dell'anno" Casey, per sostituirlo col suo vice Nick Nurse, poi ha ceduto la sua "stella" DeRozan per arrivare a Leonard; a febbraio ha fatto una trade per arrivare a Marc Gasol, creando così in poco tempo il gruppo che ha sbancato l'Nba.

Da sottolineare l'apporto di Nick Nurse che, alla sua prima stagione da capo allenatore in Nba, ha sempre mostrato, anche nei momenti più concitati delle finals, una grande tranquillità e serenità nella gestione dei giocatori e della partita, che va al di là delle capacità tecnico- tattiche, della creazione di schemi di gioco e di cura della fase difensiva.

La stagione ha registrato il grande flop di LeBron James e dei suoi Los Angeles Lakers, che non sono riusciti nemmeno a qualificarsi per i playoffs.

Anche a Houston si respira aria di delusione; si pensava potesse essere l'anno buono per sconfiggeree i "nemici" di Golden State, invece l'obiettivo è stato fallito, nonostante l'infortunio di Keviv Durant in gara 5 sembrava aver indirizzato la serie verso la vittoria dei Rockets, ma così non è stato e, ancora una volta, sono stati i Warriors a superare il turno. L'infortunio di Durant, cui si è poi aggiunto quello, forse ancor più importante, di Thompson hanno reso più semplice la strada verso la vittoria dei Raptors nelle finals contro i decimati Warriors.

I tanti infortuni subiti rendono grande onore e merito ai Golden State Warriors, che escono sconfitti dalle finals con l'onore delle armi e meritevoli di grandi apprezzamenti, forse superiori anche  a quelli degli anni delle vittorie.

Nei playoffs dell'Est, il percorso dei Raptors è stato tutt'altro che semplice: in semifinale di Conference contro la squadra di Philaelphia, la vittoria è arrivata solo in modo rocambolesco con un canestro allo scadere di Leonard, dopo che il pallone ha rimbalzato 3 volte sul ferro, prima di entrare; anche la finale di Conference è stata combattuta aspramente contro Milwaukee, che  ha combattuto ad armi pari, costringendo Toronto ai supplementari.

Si può dire che, con un pizzico di buona sorte in più, Philadelphia o Milwaukee avrebbero potuto essere al posto di Toronto in finale; da rilevare che le due squadre hanno adottato politiche differenti, infatti Philadelphia ha cercato di fare la stessa politica di Toronto cercando di inserire giocatori importanti anche se in scadenza di contratto, quali Butler, Harris, Scott, da affiancare alle stelle Simmons, Embiid e Reddick; invece Milwaukee ha cercato di aggiungere un pezzetto alla volta attorno alla sua stella Antetokoumpo; per il futuro sembra più solida la posizione di Milwaukee, ma non è detto. La deludente stagione dei Boston Celtics, che sembravano avere costruito negli anni un grande gruppo, ha insegnato che la programmazione delle stagioni a lungo termine può essere una buona idea, ma che non dà sempre risultati certi e positivi.

Ci si proietta già verso la nuova stagione Nba, che sicuramnete cambierà completamente il proprio panorama; l'appena annunciato acquisto di Anthony Davis da parte dei Lakers di LeBron James, ha già individuato quale sarà la squadra favorita per il prossimo titolo.