Ormai non è più una sopresa, il Toro è tornato ad essere una delle più grandi realtà giovanili grazie soprattutto alla qualità della sua Primavera.

La strada della dirigenza granata è ormai ben definita, puntare tutto sull'attuale squadra primavera per avere un futuro radioso con la Prima Squadra. Una squadra ricca di talento, a partire dal portiere Gemello (già convocato in prima squadra a 17 anni) fino alla stella della squadra, l'esterno d'attacco Millico.

Proprio quest'ultimo fa sognare i tifosi granata, giocatore di grande qualità a cui riesce ad abbinare un'esplosività incredibile, caratteristiche che lo rendono sicuramente tra i giocatori più interessanti di tutto il campionato Primavera.

Cairo già gongola, i suoi ragazzi hanno già delle quotazioni altissime. Il presidente granata è consapevole che tutto il talento che ha in casa potrà rappresentare un'importante base per il futuro della squadra di Mazzarri. Proprio dall'allenatore toscano ci si aspetta il coraggio di inserire i giovani anche in Serie A. Se il toro dovesse trovarsi lontano dall'Europa a poche giornate dal termine della stagione mi aspetto che diversi giovani facciano il loro esordio (Millico su tutti), per mostrare a tutta Italia le loro grandi qualità e facendo schizzare in alto il proprio valore di mercato.

Il Toro del futuro me lo immagino un po' come l'Atalanta, giovani talenti da mettere in mostra ogni anno con un allenatore che li sappia valorizzare. Di Gasperini putroppo il calcio italiano non ne ha altri, Mazzarri non è famoso per il lavoro svolto con i ragazzi più giovani, allora perchè non dare fiducia il prossimo anno proprio all'allenatore della primavera Coppitelli?

Chi è del mestiere o chi è appassionato dei campionati giovanili non può non conoscere "l'Enfant Prodige". Così soprannominato Federico Coppitelli perchè a soli 34 anni ha già vinto e dimostranto tanto a livello giovanile. Giunto alla Roma dopo aver incantato con i Giovanissimi del Frosinone, si ripete vincendo 2 scudetti, sfiorando per altre 2 volte la vittoria del titolo e conquistando la Nike Cup. Alberto De Rossi però è intoccabile sulla panchina della primavera della Roma e Coppitelli decide di tornare al Frosinone per affrontare il salto di categoria; 6 posto con una squadra piena di scarti di Roma e Lazio e la panchina della prima squadra sfiorata prima che venisse affidata a Pasquale Marino.

Un allenatore giovane, brillante e che ha dimostrato già grandi capacità e che al Toro sta facendo l'ennesimo capolavoro della sua breve carriera. Perchè non dargli fiducia il prossimo anno affidandogli la panchina di Mazzarri? Considerando che Cairo non sembra intenzionato a investire molto per rendere la rosa della Prima Squadra altamente competitiva, l'ideale sarebbe quello di dare spazio ai giovani, con un allenatore che sa bene come lavorarci ed è come loro una possibile stella del calcio italiano.

Se ai talenti primavera si aggiungono i vari Edera, Bonifazi, Parigini, Meitè ecco che la situazione potrebbe farsi davvero interessante. Il futuro granata sembra davvero prospero come non lo era dalla fine del vecchio millennio quando la primavera vinceva la Coppa Italia nel 98/99 con giocatori del calibro di Sorrentino, Comotto, Semioli e Pelissier.

Ora tocca al presidente Cairo e al direttore Petrachi non rovinare (o vendere) l'ottima materia prima disponibile e trasformarla in veri e propri metalli preziosi.