Ennesimo calciomercato in chiusura, però sarà un estate differente quella targata 2018. Sulla maggior parte di siti e giornali si elogia la serie A, per la grande campagna acquisti fatta dalle sue squadre senza rendersi conto che stiamo costruendo un giocattolo costretto a rompersi. Una legge in Italia ha fatto sì che il nostro campionato sia più appetibile per gli evasori fiscali delle altre competizioni (vedi Ronaldo), così "finalmente" a detta di tutti torneremo ad essere grandi... 

Ma analizziamo più dettagliatamente la situazione: squadre storiche (Bari, Cesena ecc.) falliscono e scompaiono dalla mappa, squadre ormai affermate come il Chievo vengono imputate per plusvalenze false, la Nazionale italiana dopo 60 anni non partecipa ad un Mondiale e per la prima volta nella storia esce dal ranking delle prime 20... Però a detta degli esperti è l'anno della rinascita della Serie A! Squadre grandi come le milanesi, in balia del vento nelle ultime stagioni, si rinforzano. Una grazie a plusvalenze simili a quelle del Chievo, valutando i giovani della sua Primavera senza neanche una presenza in serie A come giocatori affermati grazie all'aiuto di società "amiche". L'altro grazie ad un cambio di società con il quale viene riammessa alle coppe europee (della società precedente non si conoscevano neanche i proprietari...), e nonostante tutto va all in stile Texas hold'em, in barba a tutte le leggi del FPF. L'Udinese spende più di quanto spese per Zico per un giovane ragazzo come Mandragora (per carità capitano dell'Under 21), con solo 42 presenze in serie A: 20 milioni.    

A me sorgono delle domande: quando inizierà la toppa a scucirsi e a mostrare il buco che c'è sotto? Quante altre società storiche di serie A dovranno fallire per reggere le grandi? Quanti altri tifosi rimarranno senza squadra del cuore? E soprattutto, quanto ancora dovrà cadere in basso la Nazionale italiana? Buon campionato a tutti, nell'anno della rinascita della serie A.