Manca sempre meno all'inizio del nuovo campionato che ci accompagnerà per molti lunghi week-end. Ritorneranno i tifosi allo stadio, gli incontri nei bar e circoli e di conseguenza le dispute attorno ad un fallo più o meno chiaro, un rigore concesso all'ultimo secondo, anche se è intervenuta la Var.

Perché, come me sappiamo bene, gli italiani oltre ad un popolo di navigatori e poeti, siamo un popolo che ama lamentarsi e incolparsi a vicenda e negare anche la più nitida realtà. La notizia buona è che sta per finire il calciomercato, motivo in più, per alimentare dispute e baruffe tra addetti ai lavori e non, tra il popolo del web e a chi piace leggere ancora la vecchia Gazzetta...

Un giorno si legge che arriva tizio, un giorno Caio, un altro clamoroso scambio ma alla fine, si sa, che nella molteplicità delle notizie se ne avverano una misera parte. Questo porta però a logorarsi il cervello, a farsi venire il sangue amaro e ne risente anche il fegato. Una speranza per molte squadre che devono rialzarsi dopo una stagione da up e down e una sorta di scossa di assestamento per chi deve solo puntellare dei reparti con acquisti mirati, per cercare di mettere la ciliegina sulla torta dopo aver costruito delle ottime fondamenta.

Anche quest'anno ci sono stati molti tormentoni: Perisic, Griezmann, Nandez, Nainggolan, Dzeko e altri che devono trovare ancora una loro collocazione: Icardi, Chiesa, Higuain, Mandzukic, Suso, Lozano e Dybala. La Joya, non tanto più gioia di questa Juve, almeno per la societa, visto che dai tifosi gli atti d'affetto non mancano mai. Prima è stato venduto al Manchester con Lukaku in direzione Torino, poi al Tottenham; tutto svanito, come nella favola di Cenerentola, che allo scoccare della mezzanotte, torna ad essere un umile donna di casa e non più quella principessa voluta e desiderata da tutti. Perché in Inghilterra vogliono che il mercato finisca prima che aprani battenti il campionato, saranno pazzi loro e diamo indietro noi?? Bah, intanto si discute che il prossimo anno il mercato, almeno in Europa, nei massimi tornei, si conclude in una data uguale per tutti...

Ci sono una serie di motivi per cui Agnelli & company hanno messo in discussione il numero dieci: non di certo per le sue qualità tecniche, quelle solo uno che vive isolato dal mondo e che non ha contatti diretti con la società di oggi direbbe il contrario; è stato messo in dubbio il suo modo di giocare, prima con Allegri e ora con Sarri, ma soprattutto la sua non mentalità per raggiungere obiettivi a cui la società ambire. La Joya è caduto in un buco nero, dove non è riuscito a sfuggire da paragoni utopistici, Messi e Sivori in primis, e con i vari mancini del passato, pressioni, ci si aspettava una continuità soprattutto nella coppa dalle grandi orecchie e dal suo subconscio, poiché la persona con cui trascorriamo più tempo nella nostra vita è con noi stessi...

Argomentazioni che rafforzano la mia tesi sono visibili sotto gli occhi di tutti: il peso di aver Ronaldo come partner d'attacco, i problemi sentimentali, i grattacapi con l'agenzia che detiene i diritti d'immagine e la causa della Puma alla famiglia Dybala. Allegri disse più volte che l'argentino ha un carattere forte e ne uscirà, io penso invece che, pur avendo una famiglia e una relazione stabile ora, al ragazzo manca la mentalità dei fuoriclasse che si sono imposti nella storia del Football, unita a quel pizzico di spensieratezza.

In conclusione, per fortuna non si è materializzato lo scambio Dybala - Icardi e sono dubbioso ad altri tipi di scambi, preferirei venissero a Torino con un assegno a più seri allora se ne potrebbe parlare, visto che oggettivamente le cifre che ruotano attorno al mondo del calcio non seguono più nessuna logica.
C'è un fattore che, ha un peso non solo in campo, ma anche attorno ai movimenti in entrata e uscita della Continassa, e per chi vuole venire a calcare il manto erboso dell'Allianz Stadium, un giocatore che come mentalità non gli si può dire nulla.
Vi dico solo che è portoghese...