Il ritiro appena concluso di Bormio ha permesso al Torino e, in particolar modo, al tecnico Walter Mazzarri di tirare le somme e capire dove bisogna intervenire per rinforzare ulteriormente la rosa. Nonostante le smentite del patron, Urbano Cairo, sembra che i granata siano al lavoro per regalare all'ex allenatore di Napoli e Inter un rinforzo in attacco.

Il motivo è anche legato al fatto che non sono certi della permanenza Adem Ljajic e M'baye Niang, che non hanno preso parte al ritiro essendo in vacanza dopo il Mondiale disputato con le rispettive Nazionali. Mazzarri ha comunicato alla dirigenza di non ritenere i due incedibili e che possono essere sacrificati qualora dovesse arrivare un'offerta importante in sede. 

Con l'addio di almeno uno tra Ljajic e Niang potrebbe prendere quota la pista che porta a Simone Zaza. Il centravanti vuole lasciare il Valencia e tornare in Italia e il Torino e il Milan sono le squadre maggiormente interessate. I granata hanno già intavolato un discorso con il club spagnolo che, comunque, non lascerà andare l'attaccante per offerte inferiori ai 15 milioni di euro. Zaza, però, non è l'unica idea del Torino per rinforzare l'attacco. L'altra idea risponde al nome di Stephan El Shaarawy, che potrebbe lasciare la Roma questa estate visto che nella Capitale è chiuso da Under, Kluivert e Perotti, senza dimenticare che i giallorossi cercano un altro esterno d'attacco, come testimonia l'affare Malcom, sfumato solo in extremis. 

La sua quotazione si aggira intorno ai 15 milioni di euro e, a differenza di Zaza, El Shaarawy rappresenterebbe una variante tattica importante per Mazzarri, visto che è in grado di giocare in ogni ruolo sul fronte d'attacco. Inoltre i rapporti tra le due società sono buone e non è escluso che si possa intavolare la trattativa sulle stesse basi che portarono all'ombra della Mole Iago Falque due anni fa.