La diatriba sul completamento del Filadelfia tra la società Torino Calcio e la Fondazione Filadelfia continua senza grossi sbocchi. In buona sostanza, il Presidente Cairo vorrebbe che si mettesse mano ai capitali accantonati per costruire fabbricati utili alla squadra del Torino FC, mente la Fondazione ribadisce i vincoli di impiego dei capitali medesimi, imposti dalla normativa vigente. Se le parole che sono state spese in questi giorni fossero state pronunciate il giorno della posa della prima pietra (17/10/2015) tutti i presenti (me compreso) sarebbero inorriditi. Il Filadelfia attende ancora la costruzione della sede del Torino FC (perché il Presidente del Torino non la finanzia lui?), la foresteria ed il Museo della Leggenda Granata.
Quel giorno gli stessi supporters sarebbero insorti nel sapere che al Torino è stata assegnata un’area (il Robaldo) ormai fatiscente e che né il Comune di Torino né lo stesso Torino FC seguono con il necessario zelo per iniziare i lavori e successivamente per completarli. Ben cinque anni fa il Torino vinse il bando per il Robaldo, il 12/2/2019 la concessione edilizia è stata rilasciata dal Comune di Torino, ma i lavori non sono ancora iniziati, anche se recentemente si sentono voci di un futuro prossimo sblocco.
Sia per il Filadelfia che per il Robaldo si assiste ad un perfetto “scarica barile” fra i diversi enti competenti, senza mai un’azione di cuore, di vero affetto verso quelle opere che dovrebbero rappresentare più emblemi di una società di calcio moderna.

Questo desolante quadro di ostacoli, e di scarsa comunicazione tra le varie parti interessate, potrebbe essere superato, forse, con una precisa volontà politica da parte del Comune di Torino, il quale andrebbe sollecitato sia dalla Società Torino FC, sia dalla tifoseria organizzata e spontanea unita. Non si tratta di fare solo il bene del Torino, ma di riprendere ampie zone della città, rimodernandole ed utilizzandole non solo per i tempi della durata delle partite, ma per tutto il corso dell’ anno. Ampi spazi sono a disposizione nell’area Ex – Dogana, ed Ex Magazzini Generali, collegabili allo Stadio con Navette o tapis-roulant avveniristici, lungo la mitica Via Filadelfia. Da notare che queste aree sono adiacenti la ferrovia, che presto sarà demolita e la sua area costituirà a sua volta un ampio appezzamento per strade, servizi e altre opere anche pubbliche. La ristrutturazione di tale zona porterebbe ad un collegamento tra la zona Stadio e l’attuale asse Ferroviario di Torino – PortaNuova.
Vicino allo Stadio a Nord-Ovest il dismesso Ospedale Militare Riberi sarebbe un’ottima struttura con i suoi terrazzi che potrebbero ospitare ristoranti e bar ed altro. Mentre a Nord – Est, lungo il Corso Galileo Ferraris, esistono numerosi appezzamenti occupati da Magazzini delle FF.AA. che non credo sia impossibile ridestinare qualora si muovesse il Comune, che dovrebbe rivedere il P Piano Regolatore e probabilmente farsi promotore dell'iniziativa, su richiesta del Torino FC.
Questo progetto darebbe slancio, da un lato all’utilizzo dello Stadio Olimpico Grande Torino, che ora è possibile in qualchew misura, modificare con l’apposito decreto “Salva stadi” evitare la costruzione di un nuovo stadio e ristrutturare e rinvigorire un ampia area degradata della città, dalla Ex Fabbrica del Chinino al Riberi.
I capitali da reperire, indubbiamente ingenti, trattandosi di riqualificazione urbana di città post – industriale, potrebbero essere ricercati, ed eventualmente reperiti, nei bandi UE, di cui Torino ha già usufruito, senza contare le casse del Credito Sportivo e quelli di soggetti privati interessati, primo fra tutti il Torino FC.

Arrivando ai tifosi, con un’azione da incubatore intrapresa dal Torino FC, o auto-gestita, potrebbero organizzarsi in una o più Associazioni  che raggruppino i vari club ed altre espressioni del tifo non organizzato. Tali Associazioni, potrebbero occuparsi di ricercare un tessuto connettivo comune di valori e tradizioni da trasmettere alla società ed alla prima Squadra, considerando il contesto attuale. Una volta ottenuta una sostanziale unità di intenti, ed una massa critica sufficiente, queste Associazioni di supporters dovrebbero far sentire il loro peso sia nei confronti della città che della società Torino FC,  identificando tempi ed modi per stimolare i due Enti a rompere l’immobilismo attuale, in modo da portare il Torino FC dall’ attuale livello, ad un livello organizzativo decisamente superiore.
Una visione miope, che conduca alla sola contestazione di alcune figure della Società Torino FC, può non portare a significativi cambiamenti. Per contro, occorrerà cercare di costruire le condizioni per un intervento della Città di Torino sul Torino FC, abbandonando retorici presunti condizionamenti da parte dell’altra Società cosiddetta di Venaria, tra l’altro beneficiaria di un operazione simile.
Qualora la Città comprendesse l’importanza di un progetto di ampio respiro che coinvolgesse il Torino FC, idea non semplice da far accettare e condividere, veramente Torino farebbe spazio al Torino FC, come la tradizione della città prevede dall’ inizio del secolo scorso.
La Città di Torino si farebbe ampiamente perdonare lo scempio di aver lasciato distruggere il Filadelfia, e finalmente questa città avrebbe un ampio respiro dopo le Olimpiadi 2006 che il Torino onora giocando nello stadio Olimpico Grande Torino, dove si svolse l’inaugurazione delle Olimpiadi.
Oltre ai supporters, anche un presidente come il Dr. Cairo potrebbe farsi promotore e mettere in moto un processo simile, avendone la volontà oltre che l’indubbio interesse. Grazie alle sue molteplici risorse personali, non ultimo quelle imprenditoriali nel campo della comunicazione, potrebbe pensare sollecitare le Autorità Comunali a prendere in considerazione un progetto di tale ampiezza, e magari iniziare uno studio congiunto con la Città per realizzare questo progetto.
La stessa Città di Torino potrebbe farsi a sua volta promotrice di un progetto di idee, per passare poi alla fase esecutiva una volta reperiti i fondi.

Questi per adesso sono sogni, occorrerebbe che si muovesse qualcuno o qualcosa, per esempio si desse origine ad un comitato per Torino Calcistica e si incominciasse a far girare l’idea.
Rompiamo queste contrapposizioni da tifosi, ed incominciamo a lavorare in un intento comune!