25’pt: Gran botta da fuori area di Mandragora; Szczesny respinge, ma non trattiene e Sanabria da rapace attaccante d’area di rigore interviene sulla respinta e insacca di testa, nonostante l’inutile tentativo del portiere polacco di smanacciare il pallone. 46’st: Un errato passaggio all’indietro di Kulusevski finisce tra i piedi del numero 19 granata, che dalla trequarti s’incunea tra le maglie bianconere e con un deciso sinistro batte l’estremo difensore bianconero, non esente da colpe. 

Ecco, questi due goal racchiudono tutte le caratteristiche principali di Antonio Sanabria. Bravo a muoversi tra le linee, dotato di precisione e lucidità nel tiro, nonché un ottimo senso della posizione che fanno di lui anche un buon attaccante d’area di rigore. Venticinque anni paraguaiano, trasferitosi in Spagna con la famiglia entra subito nel mirino del Barcellona, ed è proprio dalla cantera blaugrana che viene lanciato nel calcio che conta. Sbarca nel nostro campionato acquistato sull’asse Sassuolo/Roma con poca fortuna, tanto da ritornare nella penisola iberica. I 35 goal con Sporting Gijon prima e Betis Siviglia poi gli aprono di nuovo le porte della serie A. Arrivato nel Genoa per sostituire il partentePiątek parte subito forte con 3 goal nelle prime giornate, ma i continui cambi sulla panchina rossoblu non ne favoriscono un perfetto ambientamento. Fino all’arrivo di Davide Nicola nella sua seconda metà di stagione in maglia genoana. Con sei reti contribuisce alla salvezza dei grifoni, poi però il mesto ritorno al Betis, per fine prestito. Ma il rapporto con il nostro calcio non è finito; quando il Torino chiama sulla panchina l’allenatore piemontese suo estimatore a sostituire un deludente Giampaolo. In un un momento in cui al Toro serve subito una punta da affiancare a Belotti, con il mercato di gennaio alle porte, la richiesta del nuovo mister è stata esplicita; così Sanabria approda a titolo definitivo sotto la mole, per 7 milioni di euro. Il resto è storia di oggi…

È già il resto è storia di oggi, il ragazzo da quando è tornato in Italia ha realizzato 4 reti in cinque match, ma al Torino sono fruttati solo tre punti. Troppi pochi con l’incubo serie B alle spalle. Non si vince un derby dal 2015 e ieri sembrava l’occasione giusta. Per come si era incanalata la partita c’è un pizzico di rabbia in casa granata per una vittoria sfumata a dieci minuti dal termine, grazie alla solita prodezza di Ronaldo. Ma a vedere il bicchiere mezzo pieno, si è visto quello spirito di squadra e sacrificio che alla fine porta i suoi risultati e il Cuore Toro deve mettere in questi ultimi incontri, per evitare di finire in una categoria che non appartiene a questi gloriosi colori.