Fa male, fa molto male esser stati eliminati così nettamente, per tre volte consecutive nelle ultime tre stagioni, nuovamente agli ottavi di finale della Champions League. Una competizione così prestigiosa ed importante da vivere come un sogno ad occhi aperti e che invece la Juventus, pur di inseguirla così ossessivamente a lungo, ha finito per trasformarla in uno dei suoi peggiori incubi con i continui tracolli subiti, da quasi trent’anni a questa parte, difficili da rimuovere dalla mente di ogni singolo tifoso juventino. Fa male soprattutto se si è perfettamente consapevoli del fatto che l’eliminazione non sia soltanto il frutto di una serie di sfortunati eventi ma perlopiù di un eccessivo masochismo messo in atto dalla società, in questi ultimi quattro anni, come quasi si provasse del piacere a trovarsi in questo perenne stato di autolesionismo confusionale. Un’ennesima eliminazione che lascia l’amaro in bocca, non tanto per come è arrivata ma soprattutto per via della qualità degli avversari affrontati, che senza nulla togliere alla buona organizzazione tattica mostrata sul campo, non erano certamente delle “insormontabili corazzate” tali da non poter essere sconfitte anche dalla Juventus di queste ultime tribolate stagioni. Dunque una delusione doppia, figlia della regnante confusione e di uno stucchevole atteggiamento di “arrogante” superiorità, nelle decisioni prese, avuto da tutto lo staff dirigenziale bianconero, che gli ha impedito di osservare con la “luciditá” necessaria, la direzione di malagestio intrapresa nell’ultimo triennio. Dunque nulla che non ci saremmo potuti aspettare in fin dei conti, visto l’andamento della stagione in corso, un “mezzo” disastro annunciato che lascia comunque intravedere dei piccoli barlumi di speranza per il futuro, poiché il nuovo corso intrapreso dalla dirigenza juventina attuale, soprattutto con gli acquisti e le cessioni di gennaio, sembra poter essere la strada più giusta da percorrere se si vuole ritornare a costruire una Juventus con quel DNA vincente che l’ha sempre contraddistinta nel corso del tempo. Adesso dopo aver digerito il boccone amaro del momento e dopo questa piccola prefazione, vorrei poter fare un’analisi accurata, da tifoso juventino sportivo il quale mi ritengo di essere, sulle diverse problematiche che hanno portato a questo ennesimo “tonfo” europeo, sconfessando anche i miei tanti, tantissimi colleghi tifosi juventini, leoni da tastiera, che forse troppo ammaliati dalla feroce critica e dai luoghi comuni messi in moto dai mass-media, sparano a zero su tutto e tutti non ragionando a “mente fredda”, senza ben comprendere quali siano le reali motivazioni per cui si sia arrivati a questa ennesima figuraccia.

MANCANZA DI QUALITÀ? NO DI CARATTERE!
Dal mio modesto punto di vista il problema principale di questa squadra al di là della, modesta?, qualità della rosa è l’assoluta mancanza di carattere seguita dai gravi cali di tensione della squadra in campo oltre ad un elevatissimo livello di disattenzione avuto soprattutto nei momenti chiave della stagione e di conseguenza nelle partite più importanti. Se ci fermiamo ad analizzare la partita di mercoledì, il Villareal ha atteso, semplicemente, il momento perfetto per colpire, ha sofferto il giusto, nel pt, cercando soltanto l’episodio chiave che le potesse permettere di poter, affondare la Juventus. Si è messo lì sornione con tutti i suoi uomini, dietro la linea della palla a difendere un primo tempo in cui meritava di capitolare mantenendo però costante il suo ritmo di gioco soprattutto nel secondo tempo, in cui la Juventus dava già l’impressione, ad un quarto d’ora dalla ripresa, di non poter reggere i ritmi della prima frazione di gara, con un possesso palla deleterio in cui gli attaccanti non hanno creato praticamente più pericoli nella porta difesa da Rulli. Nonostante i meriti del Villareal, l’azione del rigore che li porterà in vantaggio, nasce sempre da una disattenzione della retroguardia juventina che anziché spazzare via il pallone, senza badare per il sottile, dal lato sinistro della difesa decide di rigiocarla, erroneamente, indietro permettendo agli spagnoli di recuperare la sfera nella metà campo bianconera lanciando così Moreno, appena entrato, quasi a tu per tu davanti a Szczesny. Dunque può essere mai questo un errore da addossare all’allenatore? Può mai essere solo colpa di una squadra mediocre che comunque a questi livelli non può permettersi questo tipo di disattenzioni? Ma soprattutto può mai accadere che una squadra del livello della Juventus dopo aver subito un gol a quasi dieci minuti dal termine, più recupero, anziché ricompattarsi per andare alla disperata ricerca del pareggio si sgretoli in mille pezzi subendo un’autentica disfatta? Se anche voi come me state pensando che non è assolutamente possibile per quanto possa essere basso il livello di qualità della rosa, a questo punto risulta chiaro che molti giocatori, con qualche eccezione, non possiedono il carattere, la grinta e la determinazione necessaria per poter incarnare il “dna” Juventus. Queste sono qualità che ci sono o non ci sono in un gruppo di giocatori, non si possono comprare o insegnare, e quindi mi sembra piuttosto evidente che alla compagine bianconero tutto questo manchi, oramai, da troppo tempo. Quindi se prima non ci si metterà nelle condizioni di poter ricostituire il DNA Juventus creando una mentalità vincente, si possono cambiare gli interpreti, si possono investire milioni di euro ma il risultato non sarebbe poi cosi tanto diverso da quello attuale.

#ALLEGRIOUT? NO #FILOJUVENTINIOUT!
Non sono nemmeno tanto d’accordo con quella frangia di tifosi che continua perennemente a puntare il dito contro Massimiliano Allegri sin dal primo giorno del suo ritorno in bianconero
. Forse la storia recente evidentemente non ha ancora insegnato nulla viste le ultime due burrascose esperienze, prima del ritorno di Max, con l’esperto giochista Maurizio Sarri e poi con il “Guardiola del futuro” Andrea Pirlo dato che anche loro, con un Ronaldo in più e un Kean in meno, sono comunque stati eliminati dagli ottavi di Champions League, per mano di squadre, se vogliamo, anche di gran lunga inferiore a questo Villareal. Perché odiate così tanto questo allenatore? È vero il suo modo di far giocare la squadra non sarà spettacolare, la filosofia calcistica può non piacere a tanti perché si scontra con gli attuali concetti di gioco europeisti ma di certo la Juventus non è stata affidata ad uno “sprovveduto” alle prime armi o ad un apparente “giochista” fuori contesto che oggi, con tutto il rispetto, si trova ad allenare una squadra da metà classifica e non il Real Madrid. La Juventus in questo momento non ha bisogno di esperti soloni per risollevarsi e tornare presto nell’Olimpo del calcio, non è una questione di gioco propositivo o di pragmatismo allo stato puro, perché quello di cui necessità è semplicemente un gruppo di giocatori con gli attributi in grado di andare oltre a quelli che possono essere anche i loro limiti tecnici. Max Allegri è l’uomo giusto per poter portare in alto la Juventus, basta vedere i risultati che sta ottenendo in questa stagione e con questa rosa per rendersene conto. È abbastanza chiaro che non abbia la cosiddetta “bacchetta magica” per far tornare a vincere la Juventus nel più breve tempo possibile; ma la squadra è davvero di livello basso e un uomo solo come Vlahovic non può risolvere tutti i grandi problemi che la squadra bianconera si trascina da anni, senza aver mai dato una vera e propria sterzata decisiva per l’avvio di una grande opera di ricostruzione e di rivoluzione. Quindi continuare con questi duri attacchi ad Allegri lo ritengo davvero fuori luogo, cosa avrebbe potuto fare di più quando si ritrova con dieci giocatori infortunati e tre partite da affrontare ogni settimana? Cosa avrebbe potuto fare di più se la società gli rimpiazza un uomo da trenta gol a stagione come Ronaldo con Kean all’ultimo giorno di mercato? Cosa avrebbe potuto fare di più se si ritrova molto spesso costretto a schierare ancora giocatori come Desciglio o Rugani quando la società si permette il lusso di “regalare” giovani promettenti come Romero e Demiral all’Atalanta? Sinceramente credo che già esser riuscito nell’impresa di aver creato quantomeno una “specie” di gruppo che si possa definire squadra sia già una mezza impresa soprattutto se si trova quarto con un buon distacco dall’Atalanta e incredibilmente, se vogliamo, ancora con una piccola possibilità di lottare per vincere lo scudetto, senza poi considerare una finale di Coppa Italia quasi ipotecata. Quindi per questo vi dico che piú che gli #Allegriout vorrei poter vedere molti più #filojuventiniout, perché questo modo di fare “tifo” non è quello che serve in questo momento alla Juventus per potersi rialzare e ritornare ai livelli del calcio che conta.

QUINDI DA DOVE RIPARTIRE?
La stagione non è ancora finita ed è quindi troppo presto per poter fare dei bilanci, però dal mio punto di vista come detto in prefazione, nonostante il “mezzo” disastro annunciato, quello che è stato fatto fin qui non è tutto da buttare è il mercato di Gennaio ha dato garanzie su quello che la Juventus può e deve fare se vuole tornare ai suoi livelli nel più breve tempo possibile. È chiaro che va fatta una profonda rifondazione soprattutto a partire dai giocatori in scadenza di contratto al quale io non darei nessun seguito, forse ad eccezione del solo Cuadrado, ma questo non può bastare se la dirigenza non ricrea nuovamente quel modello vincente che era stato in grado di costruire con il duo Marotta – Paratici per quasi un decennio, diventando una delle squadre più forti d’Europa e soprattutto del nostro campionato. Per questo motivo ritengo, come sta circolando nelle ultime ore, che una figura come Giovanni Sartori, attuale Ds dell’Atalanta, possa fare davvero al caso per il futuro della Juventus, affiancandolo nel lavoro di Federico Cherubini. Quindi aspettiamo il termine di questa stagione per poter dare dei veri e propri giudizi se sia stato tutto un fallimento o se nel fallimento c’è comunque qualcosa da salvare, sosteniamo la squadra fino alla fine come è sempre stato nella lunga storia della Juventus.

Fino alla Fine forza Juventus
Ciccio.