Il precampionato made in USA non aveva fatto impazzire di gioia gli addetti ai lavori eppure qualche sprazzo di bel gioco, figlio delle idee di Giampaolo, sembrava essere venuto a galla. 

Già però gli ultimi impegni in Kosovo e contro il Cesena avevano fatto scattare dei campanelli d'allarme, ma il mister aveva rinviato le preoccupazioni con un laconico " serve tempo ".

L'iceberg era sempre più vicino ed il Milan continuava a navigarci contro incurante dell'esito disastroso dell'impatto. 

Chi lo avrebbe detto che l'iceberg sarebbe stato impersonato da un certo " Rodrigo Becão ".

Nella vittoria dell'Udinese, che ha giocato per buoni 60 minuti alla ricerca di uno scialbo pareggio, si erge così dal nulla un difensore brasiliano proveniente dalla lega Russa. 

23 anni, un metro e 91 centimetri ed una somiglianza a dir poco clamoroso con il mitico Aristoteles, campione agli ordini di Mr Canà nel film " l'allenatore nel pallone " .

Succede quindi che, circa dopo 60 minuti di nulla cosmico, il buon Becao svetti in area perentoriamente portando in vantaggio l'Udinese e sancendo la definitiva collisione del Titanic-Milan.

Scatta il panico generale. 

Il buon Giampaolo che fino a quel momento si stava dilettando a far improvvisare ruoli misteriosi a giocatori professionisti, decide finalmente di fare qualcosa dando spazio a Kessiè ed ai volti nuovi Leao - Bennacer. 

La frittata però ormai è fatta ed i rossoneri sono totalmente fuori dal match e rischiano in più situazioni il tracollo definitivo se non fosse per un monumentale Donnarumma che compie un incredibile intervento su girata di Lasagna.

Gli ultimi minuti sono la perfetta cornice di un disastro annunciato: il Titanic-Milan si inabissa attorcigliandosi su se stesso, Donnarumma come Rose mette in salvo il Milan inerpicandosi sulla sua porta e Giampaolo lentamente, come lo storico Di Caprio, affonda in un'insensata ipotermia d'agosto ripensando agli esperimenti che forse era meglio evitare.

Non ci sono davvero alibi a cui appigliarsi ed i nuovi acquisti, complici le scelte del mister, sono ancora oggetti misteriosi in attesa di essere presentati dignitosamente senza ruoli improvvisati che potrebbero minarne le prestazioni in maniera drastica e provocarne la bocciatura. 

Il pistolero Piatek, solo tra le maglie friulane, non ha avuto nemmeno occasione di sfilare dalla fondina il revolver. Un giocatore come lui ha bisogno della squadra e di un compagno di reparto di livello per poter esprimersi al meglio.

Un Paquetà più avanzato ed un Leao che per caratteristiche crea spazi tra le difese possono essere la ricetta per prepare per il futuro dei rossoneri. Ora sarebbe più indicato puntare su un profilo importante come Correa e rimettersi al più presto sui binari giusti.

Attendiamo la prossima giornata e speriamo che questo "naufragio" non diventi una vera e propria tragedia.