Che la Juventus si trovi oggi  in un ’’imbarazzo’’ micidiale che la investe a 360 gradi, forse non è chiaro a tutti…

E’ possibile che il primo posto in classifica, il lusinghiero passaggio del turno in Champions, il blasone e  l’esperienza  del club, possano aver illuso la maggior parte dei tifosi bianconeri che l’attuale momento critico che attraversa la Juventus, sia soltanto  una piccola turbolenza  prima o poi  tamponabile in qualche modo.

Ai  meno distratti, come me, questa situazione negativa che comunque si mantiene da inizio stagione e che ora sembra stia degenerando gara dopo gara, sembra somigliare sempre più ad  un iceberg sul quale si è in procinto di  cozzare da un momento all’altro.

La situazione che si prospetta ora è chiarissima:
La squadra finora si è mantenuta a galla tremolante, i risultati positivi acquisiti sul campo sono stati spesso casuali e perfino fortunosi, quasi mai scaturiti da un incisivo gioco di squadra.

L’auspicato percorso di crescita non si è verificato ed al contrario si registra di settimana in settimana una involuzione tattica disarmante.

La squadra ancora oggi non regge i 90 minuti, subisce l’avversario sia dal punto di vista tattico che fisico.

L’allenatore ha provato diverse soluzioni, nessuna delle quali ha mai dato risultati concreti e positivi. Poche speranze ancora per un complesso i cui problemi, prima che diventino anche  di ordine psicologico, sono chiarissimamente di natura fisica e  strutturale.

Sarri con la sua visione univoca di gioco e di idee è come se cercasse di cavare del succo da una pietra, oppure di suonare una melodia di Mozart  con due barattoli e una spugna per lavare i piatti. Servirebbe una scossa, un importante mutamento tattico, visto che altro non si può  cambiare… Ma il neo allenatore juventino non può, non vuole e probabilmente non sarebbe in grado di cambiare la sua ideologia di gioco. Se poi provasse a farlo,  quali risultati ci potremmo aspettare?

Non a caso  il mister bianconero, dopo l’ennesima  prova incolore della sua squadra, dopo l’ennesima schiacciante e ingiustificabile sconfitta subita,  abbia pubblicamente ammesso la sua grande preoccupazione. Sarri  si è rivolto ai senatori dello spogliatoio, ai giocatori di maggiore carisma ed  esperienza,  chiedendo loro, quasi a supplicali a dargli una mano per riuscire a tirar fuori la squadra dalla situazione in cui si trova.
Le parole di Sarri, la sua non celata preoccupazione, fanno capire chiaramente le proporzioni della crisi bianconera e soprattutto che lui stesso  non riesca più a trovare soluzioni valide per risolverla, si sia quasi  arreso all’evidenza e per questo chiede aiuto.

La Juventus con un organico falcidiato da gravi infortuni, strutturalmente incompleto per antonomasia, ora deve anche fare i conti anche con un allenatore in bambola, che dopo mesi di inutili tentativi, sembra  aver perso ogni speranza e non abbia più  idea sul da farsi.

In queste condizioni la Juventus si appresta ad affrontare la fase cruciale e decisiva della stagione. Per i motivi appena esposti la situazione  sembra  destinata solo a peggiorare.

Andrea Agnelli deve valutare la situazione con estrema attenzione, il momento è decisivo.
Ieri c’è stata una cena di lavoro tra il presidente bianconero, Sarri e Paratici, durante la quale senz’altro si sarà fatto il punto sulla situazione.
Molto difficilmente credo che Andrea Agnelli prenderà decisioni immediate. La situazione sembra pronta a precipitare…
E’ possibile che il presidente juventino rischi la sconfitta oppure, e sarebbe più grave, chiuda il recinto più avanti, quando i buoi  saranno già scappati.

Ma se Agnelli decidesse di richiamare da subito Allegri sulla panchina bianconera, cosa potremmo aspettarci oggi dal buon Max?
La rosa dell’attuale Juventus è più o meno quella dell’anno scorso, sono stati ceduti Mandzukic ed Emre Can, due giocatori importanti nell’economia del gioco di Allegri, manca Chiellini, prossimo al rientro, ma certamente non al 100% per poter garantire un certo rendimento…

Io credo che al momento, a livello di formazione, Allegri confermerebbe Szczesny in porta e A. Sandro sulla fascia sinistra. Rileverebbe senz’altro  Cuadrado dalla fascia destra difensiva, dove impiegherebbe senz’altro De Sciglio o Rugani. E Fin qui io sarei d’accordo con lui.
Credo che Allegri confermerebbe la coppia centrale difensiva Bonucci De Ligt, in attesa che Chiellini possa garantire adeguate garanzie. Poi quasi certamente si orienterebbe su  Bonucci Chiellini. Io non avrei dubbi nell’affidarmi alla coppia De Ligt Chiellini.

A centrocampo, Allegri quasi senz’altro schiererebbe il trio di sempre: Khedira, Matuidi, Pjanic. Io invece mi butterei a capofitto su Bentankur Rabiot  Ramsey (o Bernardeschi). Sulla fascia, ma con mansioni prettamente di tamponamento e non avendo più a disposizione Mandzukic, credo che Allegri punterebbe su  Bernardeschi. Al quale io, in quella posizione, preferirei Cuadrado, molto bravo ad attaccare ma anche a rinculare e a difendere.
Max in attacco sicuramente schiererebbe Ronaldo e Dybala, con quest’ultimo a stazionare soprattutto sulla linea dei centrocampisti. Farei anch’io quella scelta, ma Dybala lo lascerei spaziare in avanti senza particolari compiti di copertura.

Uno schieramento del genere, ora potrebbe attuarlo anche Sarri, che però spingerebbe la squadra a giocare più in avanti e con risultati più o meno simili a quelli ottenuti  finora.
La stessa squadra guidata da Allegri si manterrebbe più coperta e potremmo rivedere più o meno la solita Juve noiosa, ma pragmatica e micidiale dell’anno scorso.

Credo senz’altro che con Sarri ancora in panchina questo scudetto sia perso; con Allegri da subito, questo scudetto per Inter o Lazio non sarebbe più cosa TROPPO CERTA come lo è ora…