Ecco gli ingredienti e la ricetta per un perfetto dolce tiramisù.
Crema pasticciera: 60 g tuorlo, 46 g zucchero, 10 g amido di riso, 170 g latte fresco, baccello di vaniglia Crema tiramisù: 300 g mascarpone, 50 g panna fresca, 250 g panna montata, 250 g crema pasticciera bagnata al caffè: 100 g caffè espresso, 50 g zucchero, 10 g liquore al caffè (facoltativo) Procedimento: prepariamo la crema pasticciera: in un pentolino, mescoliamo i tuorli con lo zucchero, l’amido di riso e la vaniglia. A parte, scaldiamo il latte. Stemperiamo la pastella di tuorli con il latte caldo. Rimettiamo sul fuoco e, continuando a mescolare, aspettiamo che la crema si addensi. Trasferiamo la crema all’interno di una pirofila ben fredda, mescoliamo e copriamo con la pellicola a contatto. Lasciamo raffreddare in frigorifero.
Crema tiramisù: in una ciotola, mettiamo il mascarpone e la panna liquida, quindi lavoriamo con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. A questo punto, incorporiamo la crema pasticcera ormai fredda. Mescoliamo, infine incorporiamo la panna montata. Per la bagna, mescoliamo il caffè espresso con lo zucchero e, a piacere, del liquore al caffè. Prendiamo un bicchiere o una pirofila e creiamo la base con un tondino di savoiardo inzuppato nel caffè zuccherato. Copriamo con un generoso strato di crema tiramisù, truccioli di cioccolato fondente (o scaglie), quindi ancora un tondino di savoiardo inzuppato, crema, truccioli e finiamo con un ultimo tondino di savoiardo inzuppato, della crema tiramisù ed una spolverata di cacao amaro in polvere.
Questa è la ricetta per un perfetto tiramisù, data e spiegata dal Re dei dolci Iginio Massari.
E che c'entra questo con il calcio e questo blog? C'entra, perché un dolce perfetto è l'insieme di certi ingredienti, nelle giuste dosi, nei giusti trattamenti sotto le sapienti mani di uno chef stellato.
Ma ancora cosa c'entra questo con il calcio? Una squadra di calcio è il frutto di una ricetta preparata e presentata da un allenatore al pubblico. Solamente che gli ingredienti non li va lui al mercato di prima mattina a prenderli, ma c'è qualcuno che lo fa al posto suo, e quando non si riesce a prendere materia prima di ottima qualità, si opta per qualche soluzione da discount o sul banco delle offerte. Magari non si trovano proprio gli ingredienti giusti e ci si deve accontentare di qualcosa di diverso che ci può assomigliare. Quando lo chef si trova in cucina con i suoi aiutanti, appoggiato al bancone della cucina, guarda sconsolato la spesa fatta dai garzoni e girandosi verso i suoi collaboratori sbotta: "e mo' che prepariamo con queste cose? volevano il tiramisù e manco una torta di mele riesco a fare".
Ora, immaginate Sarri come uno chef, chiamato in casa Agnelli per preparare un bel tiramisù (la Juve) e che con molta fiducia accetta l'incarico. Arriva in cucina pronto a mettersi all'opera, ma si accorge che qualcosa non va. Gli ingredienti a disposizione non sono tutti giusti per un tiramisù e quindi deve adattare i gusti, le dosi, cambiare il procedimento, aggiustare il gusto... insomma è chiaro che il tiramisù, per il quale era stato chiamato non si può proprio fare. Può uscire un dolce, ma non un tiramisù, può essere un piatto accettabile, con delle punte di dolce dal retrogusto amaro, secco, friabile, ma non sarà mai un tiramisù, nemmeno accompagnato da un buon prosecco di Valdobbiadene. Ma tant'è, il cuoco (Sarri) inizia la preparazione e parte dalla base, cioè dalla crema pasticciera (difesa) e già qua l'ingrediente più importante manca subito (Chiellini) e bisogna gioco forza azzardare con uno di nuovo e mai provato (De Ligt), e nemmeno gli altri ingredienti sono così disponibili, uno solo va bene (Sandro) ma gli altri bisogna aggiustarli con un adattamento di cacao (Cuadrado).
Vabbe' passiamo alla parte centrale la crema tiramisù (centrocampo), e qua le cose si complicano, alcuni ingredienti sarebbero anche giusti e di qualità, peccato siano ormai vecchi e già usati e quindi poco affidabili (Kedira, Matuidi e Pjanic), ma però ce ne sono di nuovi e freschi, peccato però non pronti per questa crema, in quanto usati in altre ricette (Ramsey, Rabiot) rimangono di buoni e possibilmente utilizzabili bene solo un paio (Bentancour, Bernardeschi) sperando che montando la panna montata non smonti nel momento del bisogno (Bernardeschi). Terminiamo con il finale, la bagna al caffè (attacco), ecco almeno qua gli ingredienti sembrano giusti, ci sono i fiori all'occhiello del caffè e zucchero (Ronaldo, Dybala) ma da bilanciare bene, manca però qualcosa, manca quella ciliegina sulla torta manca quel ingrediente facoltativo ma allo stesso tempo determinante (liquore al caffè), che darebbe quel giusto tocco di personalità e decisiva spinta (il 9), in realtà, anche in altri, nella dispensa ce ne sarebbe uno di adatto, ma il tempo, la fragilità lo hanno reso meno incisivo di un tempo, o comunque non più all'altezza di un grande tiramisù (Higuain).
Con tutte queste difficoltà, il cuoco con tutti e suoi limiti, tenta l'impossibile, cioè di presentare un tiramisù degno dei più grandi cuochi, ma le premesse, le basi, non possono dare molte speranze. Infatti, ad oggi i tentativi fatti hanno prodotto un risultato a metà tra un dolce piatto e senza personalità, e un semifreddo preconfezionato industriale. Un piatto così difficilmente potrà avere successo e ottenere ottime recensioni, è un piatto che va assolutamente migliorato in tutte le sue fasi. Se si fida realmente di questo cuoco, il titolare di questo ristorante importante che vuole diventare stellato in Europa e avere un nuovo look anche in Italia, deve per forza di cose impegnarsi e procurare tutti gli ingredienti richiesti per creare questo tiramisù. Deve trovare ingrediente per ingrediente di qualità, di prima qualità o comunque di una marca grata al cuoco. Deve metterlo nelle condizioni ideali per esprimere il proprio talento, allora è solo allora potrà dare un giudizio sul suo operato. Oggi è solo un cuoco di una mensa aziendale dove si cerca di fare qualcosa di buono con quello che si ha a disposizione, senza infamia e senza lode. Altrimenti se crede, invece, che questo cuoco non sia all'altezza di questo ristorante, oppure non adatto a gestirlo nei termini e nelle condizioni pretese, allora lo cambi, ma si deve ricordare che il segreto del successo in questo lavoro è; o sì è in grado di procurare gli ingredienti giusti per il cuoco giusto, oppure il livello del menù sarà sempre da mensa e non da ristorante stellato.