Serve veramente trasformare il mitico Giuseppe Meazza in un museo? Correggetemi se sbaglio, ma a mio avviso San Siro è già un museo. Un museo pieno di dipinti e tele realizzate dai passati titani del calcio: da Gullit a Van Basten, da Ronaldo a Milito, da Zanetti a Pirlo, da Maldini a Baresi. Tutti quanti hanno fatto la storia in questo stadio e in queste mura! Ed ora per un capriccio delle due società meneghine l’incolumità del gigante di cemento rischia di andare perduta. I top club devono avere uno stadio di proprietà? E chissenefrega!

San Siro non si tocca! 

Il sindaco Sala non può fare niente contro le due società che daranno in posto alle ruspe gli spalti del Meazza. Non sono italiani o milanesi e quindi non possono capire l’amore che ogni tifoso nutre per per questo stadio. Non lo capiscono! E allora noi tifosi dobbiamo farglielo capire a Elliot e Zhang! Dobbiamo scendere in piazza a manifestare!

San Siro non si tocca!

E’ sacro, non può essere abbattuto come un qualsiasi stadio di una qualsiasi squadra provinciale. È un pezzo di storia di Milano e dell’Italia! 

Cari proprietari di Mina e Inter, non fatevi ammaliare da strambò disegni a linee curve, non soccombete al bisogno dei soldi. Non c’è motivo per trasformare quello che resterà di San Siro in un museo! Il Meazza per noi tifosi milanisti e interisti è come la Mecca per i musulmani: devi andarci almeno una volta nella vita. Io a causa della mia giovane età non ho ancora potuto ancora ammirarlo. Questo articolo lo scrivo pensando a tutti quei tifosi che come me non hanno ancora avuto l’occasione di entrare al Meazza. Per rispetto di queste persone e delle generazioni a venire io dico di ribellarsi.

San Siro non si tocca!