Ho appena finito di leggere l'articolo uscito alle 12 su cm.com che parla proprio di questo , un articolo che non vuole aprire una discussione, ma di fatto, chiuderla. Come si può non essere d'accordo, ogni misura che fino a pochi mesi fa sembrava eccessiva, dopo questi giorni di follia comune, va totalmente riconsiderata. Per citare (se non erro) un articolo del Direttore sul Milan pubblicato molto recentemente,"l'autocitazione è inelegante, tuttavia a volte si rende necessaria". Infatti qualche mese fa scrissi un articolo, riguardante proprio i tifosi italiani, non era ancora successo niente, ma miravo a far riflettere la differenza tra l'Italia e le altre nazioni, prendendo ad esempio i tifosi di Milan e Inter(della prima squadra soprattutto) e quelli del Borussia Dortmund, che nonostante una squadra molto deludente non si sono scomposti più di tanto, dimostrando una maturità notevole. A quanto pare la riflessione non è avvenuta, certamente non sono nessuno, né un giornalista nè un giocatore/allenatore famoso nè tantomeno un politico, per di più scrissi in momenti "meno caldi" di quelli attuali, quindi ai più passai ovviamente inosservato. Non sto qua ad autoelogiarmi, perché nessuno avrebbe potuto aspettarsi atti così raccapriccianti, nemmeno dai peggiori tifosi. Forse non sarò nessuno,ma voglio alzare la voce, mi schiero infatti con i giornalisti che dicono che bisogna agire ora,mi piacerebbe contro solo quei "pochi" criminali, ma non credo sia possibile, in ogni caso comunque,qualcosa va fatto. Alzo la voce, ma io avrò dei rimpianti se nulla dovesse cambiare, forse di non aver fatto abbastanza, forse di essere stato inutile ai miei colleghi tifosi, o peggio, se la situazione fosse così,potrei avere rimpianti di essere nato italiano, cosa di cui fino a non molto tempo fa, ero fiero.