In questi ultimi tempi, le varie tifoserie delle squadre di calcio italiane sono sempre piu' spesso al centro di brutte situazioni.
L'atteggiamento cosi' irruente da parte di alcuni soggetti rischia di complicare la vita alle societa' per cui tifano, ma anche per il resto degli stessi tifosi che vorrebbero solo seguire la loro squadra del cuore. 
I tempi, in cui si poteva andare allo stadio per seguire la squadra del cuore, con il resto della famiglia, sono ormai lontani e rischiano di diventare un gran bel ricordo. 
Nei tempi passati, ad essere a rischio a causa di scontri che potevano capitare tra due fazioni opposte erano solo alcune gare in particolare, come ad esempio un derby. Non che quell'atteggiamento non fosse sbagliato, ma almeno era limitato a quella gara. Oggi, invece, ogni gara, ogni momento, sembra essere quello buono per creare disordini.
Negli ultimi anni, durante alcuni scontri tra tifoserie, si e' arrivati addirittura a provocare la morte di un tifoso. Uno dei casi che ricordo maggiormente, e' la morte del tifoso napoletano, Ciro, morto in occasione della gara tra Lazio e Napoli. 
Inutile e superfluo dire che queste persone, questi atteggiamenti, con il calcio, con la tifoseria quella vera, pero', non c'entra niente.
Le societa' ormai sembrano in completo ostaggio di questi delinquenti, che sempre di piu' credono di poter fare come gli pare. 
Quando la propria squadra del cuore gioca male, perde una gara importante, naturalmente crea grande delusione, ma questo non autorizza nessuno, neanche (soprattutto) quei gruppi di tifosi che si dichiarano ultra' o fedelissimi, a fermare una gara, come successe qualche anno fa al Marassi con il Genoa o a distruggere tutto cio' che trovano davanti. 
In alcuni casi, si sono viste cariche da parte dei poliziotti presenti allo stadio per garantire un servizio d' ordine, un po' troppo violente ed esagerate. Questo accade anche perche' tante, tantissime volte, proprio i cosiddetti celerini  sono oggetto di sputi, lanci di fumogeni, lanci di pietre. 
Molti di questi tifosi, facenti parte degli ultra' si difendono sostenendo che il gruppo ultra' e' una grande famiglia, con cui ci si diverte la domenica tifando e intonando cori a favore della propria squadra. Magari all'inizio era anche cosi', ma al giorno d'oggi quei gruppi o quella famiglia sono diventati delle vere e proprie bande.
Nel giro di pochi mesi  abbiamo assistito al caso dei tifosi della Sampdoria che contestando il presidente Ferrero, hanno cercato di assalirlo mentre era al bar per fare colazione.
Dopo i tifosi doriani, c'e' stato il caso dei tifosi interisti che attraverso degli striscioni posti sotto casa, hanno minacciato Icardi e la famiglia se non avesse accettato il trasferimento in Francia. Poi sono arrivati igli orrendi buu dei tifosi del Cagliari, indirizzati all'attaccante interista Lukaku. A peggiorare questa situazione sono state le lettere indirizzate a Lukaku, da parte dei suoi stessi tifosi che giustificando le terribili offese della tifoseria cagliaritana, lo invitava ad abituarsi a certi brutti atteggiamenti.
Anche ieri allo stadio Bentegodi, durante la gara tra Verona e Milan, ci sono stati quei versi orrendi indirizzati ai calciatori di colore.Infine, almeno per il momento, sono arrivate le intimidazioni dei tifosi juventini nei confronti della propria squadra. 
Spero, vivamente, che tutti questi atteggiamenti totalmente errati, finiscano il prima possibile.