Il punto più basso della mia passione per i rossoneri è stato toccato nel corso dell’ultimo sciagurato derby: forse per la prima volta in cinquant’anni ho capito che tifare per questo club senza una proprietà non è difficile, ma del tutto inutile.
Ieri subiamo il ridicolo già denunciato a pieno titolo da Commisso e la nostra dirigenza patinata si appella ad un Fair play del tutto ridicolo, figlio dell’inconsistenza che oggi è il Milan dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
Un arbitraggio del genere non ci toccherebbe più per dieci anni se solo avessimo le palle per riempire il tavolo di cazzottoni, ma non le abbiamo, non abbiamo più nulla, se non un tardivo buon incontro giocato dai ragazzi ad Europa svanita e Coppa compromessa.

Semplice dire cosa mi aspetto da giugno: niente!
Ho capito chiaro e forte che con la finanziaria a tassi disagevolati non si arriverà mai ad un Milan degno dei primi posti, ma, semmai, ad una sequela di campionati in cui il vero obiettivo sarà quello di salvarsi il prima possibile. E diffido i ciarlatani che ancora popolano carta stampata e web come delle cassandre pietose, dal cercare di imbonire chi riempie San Siro in queste condizioni, con buffonate stile: “un paio di innesti e siamo competitivi”! Siamo dietro a Verona e Bologna e qualche pagliaccio vorrebbe farci digerire che bastano due innesti! 

Credo che Ibrahimovic, sperando non venga seguito da Donnarumma o Theo Hernandez, cioè gli unici profili insieme e Rebic e Bennacer degni di indossare questa maglia, ci abbandonerà al termine della stagione: un po’ perché 39 anni sono tanti anche per chi è forgiato nell’acciaio, un po’ perché tramite Raiola, che fa i suoi interessi, avrà capito che le speranze da queste parti sono miraggi.

Il Milan di giugno sarà la solita valle di lacrime, con uno Zlatan in meno e la disperata necessità di acquistare 2 e non più un solo centravanti, rifare il centrocampo e capire se va rifatta daccapo anche la difesa ad esclusione di Hernandez. Il tutto condito dal menefreghismo americano e dai veti sudafricani ripetuti con cadenza sistematica.
La solita missione del tutto irrealizzabile che, se ci andrà di lusso, ci regalerà quattro profili da 5 centesimi che esplodono come Theo, nella prospettiva piu’ realistica 4 Leao, ovvero altrettanti profili che a febbraio 2021 non sapremo ancora se sono dei veri giocatori o altro... su cui stendere un velo pietoso.