Il compleanno di una leggenda del calcio non è mai una ricorrenza qualsiasi. È un giorno particolare, specialmente se il calciatore in questione è passato tra le fila della propria squadra del cuore. "Chi la maglia ha onorato, mai verrà dimenticato.". Questa che ho appena citato, è una frase cardine del calcio, spesse volte utilizzata dai tifosi per onorare la memoria di un grande calciatore, uno che ha scritto la storia del calcio internazionale.
Oggi, non sono qui per scrivere un pezzo che racconti una storia qualunque... Sono qui per ricordarvi che oggi, 24 ottobre 2020, Wayne Rooney, uno che ha fatto la storia del calcio, un calciatore d'altri tempi, compie 35 anni. Sembra passata una vita da quando esordì in Premier League con addosso la maglia dell'Everton e da allora, The Wonder Boy, ne ha passate tante, tantissime direi, fino ad arrivare ad oggi, a 35 anni, ad essere attaccante, capitano e collaboratore tecnico del Derby County, club di seconda divisione inglese. Rooney, negli ultimi anni, ha perso popolarità nel panorama calcistico attuale, un panorama che ha messo da parte l'attaccamento alla maglia per lasciar spazio al denaro, ma nessuno potrà mai dimenticare le sue gesta eroiche che hanno condotto prima l'Everton e poi il Manchester United alla gloria.
In occasione del suo compleanno, ho voluto fare qualcosa di particolare, quindi perché non farlo su VivoperLei? Così, ho deciso di spiegarvi quali sono i 35 motivi per cui vale la pena festeggiare un giocatore spaziale come Wesley Rooney partendo dagli albori della sua carriera fino ad arrivare ai giorni nostri.
Pronti? Andiamo! 

1. Rooney fece un provino per il Liverpool, squadra della sua città, ma fu scartato perché si presentò con la maglia dell'Everton, la sua squadra del cuore. 

2. Ad 11 anni fu adocchiato da alcuni osservatori dell'Everton che lo portarono nel loro settore giovanile. 

3. Nella stagione 2001-02, condusse la juniores in finale di FA Cup senza però, vincere nella partita più importante. 

4. Ha esordito in Premier League con la maglia dell'Everton a soli 16 anni, dimostrando ai più scettici di essere in grado di sopportare il peso di un intero attacco nonostante la giovane età.

5. La prima doppietta l'ha realizzata a poco più di 17 anni contro il Southampton.

6. Debuttò con la Nazionale inglese a 17 anni contro l'Australia diventando il più giovane esordiente con i Leoni. 

7. Si trasferì, dopo due anni con i Blues, al Manchester United per la considerevole cifra di 39 milioni di euro.

8. È il più giovane marcatore con la casacca dell'Inghilterra. 

9. Realizzò la sua prima tripletta in carriera contro il Fenerbahce in una sfida della fase a gironi di Champions League.

10. Vinse la sua prima ed unica Champions League dopo un'annata straordinaria con i Red Devils trascinati dalla coppia delle meraviglie Ronaldo-Rooney.

11. Fu l'assoluto trascinatore dello United nel Mondiale per club, in cui realizzò 3 gol, tutti decisivi per la vittoria della competizione.

12. Decise la sfida di campionato contro l'Hull City, vinta dal Manchester per 4-0, grazie ad un poker.

13. Realizzò un gol spettacolare in rovesciata, uno dei gol più belli che si siano mai visti nella storia del calcio, nella stracittadina contro il Manchester City ipotecando la partita sul risultato di 2-1. 

14. Vinse la Premier League e, nello stesso anno, diventò il miglior marcatore nella storia del Derby di Manchester. 

15. Fu l'assoluto protagonista della goleada all'Arsenal nel 2011, mettendo la firma su 3 degli 8 gol del Manchester United.

16. Realizzò la sua prima marcatura nella Coppa del Mondo nel 2014, a 29 anni, all'Uruguay. 

17. Con una rete inflitta al Liverpool nel 2016, diventò il miglior marcatore con la stessa maglia nella storia della Premier. 

18. Nello stesso anno, raggiunse le 100 presenze con la Nazionale nell'Europeo. 

19. È il miglior marcatore di sempre nella storia del Manchester United con 253 gol. 

20. Dopo 13 anni a Manchester, fece ritorno alla squadra che lo lanciò, 13 anni prima, nel mondo del calcio: l'Everton. 

21. Nel 2017, a soli 32 anni, diede l'addio alla Nazionale a causa delle sue energie che col tempo iniziavano a scarseggiare. 

22. Mise a segno una tripletta ai danni del West Ham in campionato. L'ultimo dei 3 gol non verrà mai dimenticato: un missile da centrocampo finito alle spalle del portiere. 

23. Si trasferì, dopo un solo anno con i Toffees, al D.C. United nella massima serie statunitense. 

24. Realizzò una tripletta sensazionale contro il Real Salt Lake nella sfida vinta dalla sua squadra per 5-0. 

25. Nella seconda stagione, ha fatto un altro gol alla Wayne Rooney: tiro da centrocampo terminato direttamente in porta. 

26. Il 15 novembre 2018, giocò la sua ultima partita con l'Inghilterra in occasione di un'amichevole contro gli USA indossando fascia di capitano e maglia numero 10. 

27. Nell'estate 2019, si trasferì al Derby County, in Premiership nelle vesti di giocatore e collaboratore tecnico. 

28. Ad oggi, in tutte le competizioni, ha disputato 899 partite segnando 374 gol. 

29. È il miglior marcatore della nazionale inglese. 

30. Sia a livello individuale che a livello di club, ha un palmarès di tutto rispetto: 4 Coppe di Lega, 5 Premier League, 6 Community Shield, 1 Coppa d'Inghilterra, 1 Champions League, 1 Mondiale per Club, 1 Europa League, 1 Scarpa d'Oro della Coppa del Mondo, 1 Trofeo Bravo, 1 European Golden Boy, 2 England Player of the Year è molte partecipazioni alle formazioni dell'anno. 

31. È un grande lottatore sia dentro che fuori dal campo, qualità che, soprattutto nei suoi primi anni di carriera, era evidente. 

32. Ha sempre avuto un carattere forte, duro, essendo nato e cresciuto in un quartiere periferico di Liverpool in cui la violenza era l'unica strada percorribile. 

33. Ha sempre sostenuto di amare il rap americano e di adorare 50 Cent e Jay-Z. 

34. La sua amicizia con CR7 stava per essere compromessa da un occhiolino fattogli dal fuoriclasse portoghese in seguito all'espulsione rimediata con la Nazionale inglese. 

35. Ma il vero motivo per cui non dimenticheremo mai Wayne Rooney è perché era e continua ad essere, seppur a livelli più bassi, una leggenda.

"Nessuna maturità potrà mai farti reprimere l'impulso di dare un calcio a un pallone quando incontri dei bambini che giocano per strada.". Questo pomeriggio, mentre vagavo spensieratamente su Twitter come un comunissimo ragazzo che non sa come impiegare il suo tempo, mi sono imbattuto in questa bellissima frase. Giuro che ne sono rimasto veramente colpito. Dopo averla letta, sono rimasto per qualche secondo a bocca aperta a contemplare internamente il profondo  significato che lascia trasparire. Leggetela, leggetela ancora e pensate al suo significato... Molti ragazzi di strada sono riusciti a diventare calciatori partendo da un gesto molto semplice: tirare calci ad un pallone.