L'ex Presidente del Milan e, fatto non trascurabile del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusoni, di fronte al difficile periodo del Milan ha dato la sua opinione sull'operato della società. Ecco l'intervista a Sport Mediaset!

IL SOLITO BERLUSCONI: "Problema di modulo!"

Gli appuntamenti elettorali si fanno prossimi, data prevista per le elezioni nazionali il 4 Marzo, e come un felino Berlusconi non muore mai. Hanno provato ad accopparlo in tutti i modi, ma alla veneranda età di 81 anni ancora fa parlare di sé. Dopo aver da poco svenduto il suo giocattolino, ha comunque sentito la necessità di dire la sua di fronte alle difficoltà in "casa milan".

"Sento un forte dolore, soffro al punto che a volte non riesco a vedere la partita fino alla fine, mi fa male vedere il Milan giocare in un certo modo - ha tristemente esordito Non sono d'accordo sull'arrivo di alcuni giocatori, ma soprattutto non mi piace il modulo. Ne ho parlato anche con Ancelotti e Capello i quali mi hanno dato ragione".

Dichiarazioni pesanti quelle di Silvio che parla di un Milan inguardabile.
Ma peggio ancora fa riferimento al mercato stellare che tanto era stato osannato, e che potrebbe invece condannare questo Milan a guai finanziari. Dichiarazioni che però non arrivano a sproposito. D'altronde le modalità di Berlusconi sono sempre state chiare. Dai tira e molla con David Beckham fino a Ronaldinho e Dida, si trattava di veri e propri spot elettorali. I successi del Milan corrispondevano di sovente ai successi politici del Presidente Berlusconi

"Con Sacchi le nostre ali erano i terzini. - continua Silvio - Bisogna tornare a quello che tanto ci ha fatto vincere in passato: servono le due punte. - Berlusconi ha poi parlato dei suoi campioni - Abbiamo tre fuoriclasse: Donnarumma, Suso e Bonaventura. Gli ultimi due sono sempre relegati sugli esterni,  dopo due dribbling si trovavano sul fondo a crossare ma per una punta sempre sovrastata dai difensori, come capitava con Bacca e Lapadula. A Gattuso faccio comunque il mio in bocca al lupo".

Berlusconi è quindi in piena corsa politica, ma pure in rispolvero per quel che riguarda il mondo calcistico, con i suoi soliti consigli dal punto di vista tattico. In generale il Cavaliere sembra però aver preso di buon grado l'esonero di Montella.