Cosa ci fa un italiano in quel di Londra, precisamente al Chelsea? Semplice, trionfa.  E' il made in Italy al Chelsea. Il Chelsea è un pò un club italiano, con una forte impronta italica. E' un pò un nostro orgoglio in Inghilterra. Questo è il THE ITALIAN STYLE IN THE BLUES. Lo stile italiano che fa trionfare il Chelsea. Vialli, Zola, Di Matteo, Ranieri, Ancelotti, Sarri e davvero tanti altri  sono gli italiani vincenti al Chelsea. Italia e Chelsea sono un binomio vincente. 

Il Chelsea vince l'Europa League 2018/2019. E' il trionfo di Maurizio Sarri, coach italiano alla guida dei blues. Da "Fuck Sarri Ball" a "Smack Sarri Ball". Niente Fuck ora per Sarri, solo baci per lui. E' la sua rivincita. Il Chelsea in Europa League ha avuto un cammino incredibile. 18 partite senza mai perdere. In totale 12 vittorie e 3 pareggio. Un pareggio, quello della seconda semifinale contro l'Eintracht Francoforte, poi ha visto i blues trionfare ai calci di rigore.

Il Chelsea ha dominato la finale battendo l'Arsenal di Emery per 4 a 1. Giroud, Pedro, e doppio Hazard, di cui un gol, il terzo, su calcio di rigore da parte del belga numero 10 dei blues. Un azzardo di troppo riuscito perfettamente. Per l'Arsenal in gol Iwobi. Al primo anno di Chelsea, Sarri raggiunge la terza posizione in premier league, che consente ai blues di partecipare alla prossima Champions league, ha raggiunto la finale di coppa di lega persa contro il Manchester City e ha vinto l'Europa league. Primo anno, un trofeo europeo. Trofeo che consentirà al Chelsea di giocarsi la supercoppa europea contro la vincente della Champions league. 

Sarri è stato anche criticato durante questo anno al Chelsea perchè non faceva vedere il bel calcio che esprimeva il suo Napoli. Il Sarrismo al Chelsea è stato poco visto, solo a sprazzi, ma è in caricamento, tanto per usare un gergo da videogame. Nella finale si è visto un Chelsea molto aggressivo, veloce nel giro palla, i  calciatori si inserivano bene senza palla, si iniziano a intravedere delle situazioni, dei movimenti, che sono stati imparati a memoria. E il Sarrismo sta arrivando se avranno la pazienza di aspettarlo. Hazard è salito in cattedra con la sua doppietta. Si sono visti movimenti assimilati a memoria durante gli allenamenti. Il gol di Giroud che ha portato il Chelsea in vantaggio è stato una torsione di testa con un movimento perfetto da parte dell'attaccante francese, che già si era abbassato con il corpo, Emerson Palmieri mette un cross non alto, ma teso e poco alzato, come se Giroud già sapesse che sarebbe arrivato un pallone simile, e si abbassa infatti prima e fa un gol da vero bomber.

Gli eroi della finale sono stati schierati da Sarri con il suo solito 4/3/3 che ha visto Kepa in porta, in difesa il capitano Azpilicueta, Christensen, D. Luiz, Emerson Palmieri, a centrocampo Kanté, Jorginho, Kovacic, e in avanti Pedro, Giroud e Hazard. Le sostituzioni fatte da Sarri sono state tre e ha visto entrare in campo per prendere parte al trionfo anche Barkley, Willan e Zappacosta. 

Le critiche a Sarri sono state ingiuste. In Inghilterra si gioca tantissimo, ci sono due coppe nazionali, la Fa Cup e la coppa di lega inglese, e gli allenamenti sono fatti spesso in funzione delle partite e si hanno pochi giorni per allenarsi, e quindi far assimilare il Sarrismo a nuovi calciatori e far imparare a memoria richiede tempo, che in premier si ha poco. Eppure a sprazzi qualcosa si è intravisto, ma c'è bisogno di tempo per far sì che prenda vita completamente il Sarrismo in blues. La pazienza è la virtù dei forti ma evidentemente i supporter fanatici o gli oligarchi mangia allenatori non ne hanno molta. Se al primo anno è riuscito ad imporre il suo gioco a sprazzi, immaginatevi cosa potrà fare con più anni a disposizione Sarri. Ovviamente ha bisogno anche di campioni. Il bel gioco senza i campioni non porta a nulla. Privarsi di Sarri significa privarsi del Sarrismo, quello per il quale è stato preso ma non è stato aspettato. Rinunciare a Sarri sarebbe un errore. Significa non dare tempo per fargli mettere in atto ciò per la quale è stato preso. Tutto è subito è impossibile. Con un pò di pazienza invece tutto diventa possibile. 

L'Europa league è l'ennesimo trionfo made in Italy del Chelsea. E' il trionfo dei blues, il trionfo di Roman Abramovich, di Marina Granaskovia, di Maurizio Sarri e della cerchia di italiani al Chelsea, da Gianfranco Zola, suo vice, a Davide Zappacosta fino ai naturalizzati italiani Jorginho e Emerson Palmieri. Ma è anche il trionfo di Hazard, alla sua ultima partita in blues, lo aspetta il Real Madrid, Pedro, Giroud, David Luiz, e tutta la rosa del Chelsea. Al management del Chelsea va premiato il coraggio di aver preso un tecnico che non aveva vinto nulla in carriera se non un campionato di eccellenza e una coppa italia di Serie D con il Sansovino. Una carriera, quella di Sarri, che viene da una lunga gavetta, che si è svolta in provincia, in squadre piccole minori. Una carriera che lo ha visto allenare dal 1990-91 squadre come Stia, Faellese, Cavriglia, Antella, Valderma, Tegoleto, Sansovino, Sangiovannese, Pescara, Arezzo, Avellino, Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria, Sorrento, Empoli, Napoli, e Chelsea. Maurizio Sarri, nato a Napoli il 10 gennaio 1959, è di origini umili, figlio di operai, è stato un calciatore dilettante che lavorava come dipendente della Banca Toscana. Dal 1999 lascia questo lavoro, dopo l'esperienza al Togoleto, per dedicarsi solo alla carriera da allenatore. Una gavetta lunghissima, umile, in tante piazze piccole. Chapeau a Marina Granaskovia che ha avuto il coraggio di puntare su un tecnico il cui pedigree e palmares era abbastanza modesto, per non dire nullo. Scommessa vinta. Sarri meritava di trionfare. E merita di restare. 

               EUROPA LEAGUE 2018/2019

THE WINNER IS: CHELSEA FOOTBALL CLUB