"Un giocatore è ottimista di natura" è uno dei tanti motti che circolano nell'ambiente del gioco d'azzardo; ogni giocatore che si rispetti quando si siede ad un tavolo spera sempre di avere quella carta, quell'asso nella manica che può lasciare tutti a bocca aperta, e fin qui il d.s. giallorosso Monchi ne ha avuti parecchi. Pareva un'estate quasi tranquilla quella che si prospettava in casa Roma, finalmente senza quell'assillo del fairplay finanziario, grazie anche ad un'insperata semifinale raggiunta in Champions; e questa campagna di rafforzamento pareva promettere bene con gli iniziali acquisti di Cristante e Kluivert, perfetti nelle loro caratteristiche ad aumentare i giri del motore di una squadra che sì le sue occasioni le creava, ma concretizzava poco rispetto a quanto prodotto. Bryan negli ultimi anni ha avuto una crescita con Gasperini veramente notevole, grazie alla sua capacità di inserimento ha visto aumentare in maniera esponenziale il suo contributo in fase offensiva; i 9 goal segnati nello scorso campionato rappresentano un buon biglietto da visita. Sul versante sinistro si è cercato di prendere un giocatore abile nell'uno contro uno, e con ampi margini di miglioramento; in questo senso si spiega l'acquisto dall'Ajax del figlio di quel Kluivert che ha fatto le fortune del Milan di Sacchi. Justin incarna per caratteristiche l'identikit ideale del giocatore che cerca Eusebio Di Francesco; un giocatore che, se ben disciplinato, in un contesto totalmente diverso dal campionato olandese può rivelarsi letale.

Queste prime mani giocate così bene parevano aver instillato nel nostro gambler una grande fiducia, ma in questo campo l'imprevisto è sempre dietro l'angolo; ed ecco che verso la fine di giugno si concretizza un vero e proprio fulmine a ciel sereno con la cessione di un uomo chiave come il ninja Nainggolan ad una diretta concorrente come l'Inter; quel ninja entrato a suon di goal, assist e recuperi prodigiosi nei cuori dei tifosi. La cessione avviene per una cifra ritenuta dagli addetti ai lavori molto bassa per quelle che sono le potenzialità uniche di uno dei pochi centrocampisti nel nostro campionato capace di fare le fortune di una squadra; i 24 milioni + Zaniolo e Santon fanno sì che per molti il vero affare sia stato fatto dalle parti della Madonnina, ed hanno gettato nello sconforto più totale i tifosi della Roma, che vedendosi togliere in un colpo solo di uno dei leader più carismatici della squadra hanno reagito male, sfogando tutta la loro delusione nei giorni successivi sul web e sulle varie radio capitoline. Proprio nei momenti di difficoltà un vero gambler riesce a portare la dea bendata dalla sua parte, ed è proprio qui che Monchi riesce a giocare al meglio le sue mani convincendo una vecchia conoscenza del nostro calcio a sposare la causa giallorossa, quel Javier Pastore che fa ancora brillare gli occhi ai tifosi del Palermo, ancora ammaliati dalle sue magie. È assolutamente indubbio che le carattestiche tecniche fra il Flaco e il Ninja siano totalmente diverse; il Flaco è uno che ama spaziare sulla trequarti avversaria per offrire tanti palloni palloni alle punte, ma negli ultimi anni, visti anche i rivali che aveva nella sua ex squadra, ha saputo per esigenze di copione adattarsi anche a fare la mezzala in un centrocampo a tre, permettendo a DiFra di poter cambiare assetto tattico in qualunque momento della partita. Spetterà dunque a Strootman il compito di sradicare più palloni possibili, e forse ritornare quella lavatrice che ha fatto tanto innamorare i tifosi giallorossi.

Risolta brillantemente la prima crepa, eccone arrivare un'altra, sotto forma dei vicecampioni d'Europa del Liverpool, che, essendosi accorti della inaffidabilità del proprio portiere titolare nella maniera peggiore possibile, e cioè in una finale di Champions, eccoli presentarsi con un assegno di ben 75 milioni e scippare via forse il portiere più forte della Serie A, quell'Alisson che, grazie alle sue parate, ha tenuto molte volte in piedi la baracca. "Era un'offerta difficilmente rifiutabile" dirà poi il d.s. giallorosso, ma visto che il domino dei portieri innescatosi quest'estate ha di fatto privato la squadra capitolina di molte valide alternative, ecco che il nostro gambler gioca un'altra mano delle sue, andando a pescare il successore del portiere brasiliano in Danimarca. Robin Olsen è stata una delle rivelazioni del Mondiale, grazie alle sue parate ha portato la Svezia alla seconda fase del torneo (battuti poi dalla Svizzera agli ottavi), in un vero e proprio girone di fuoco con Messico, Sud Corea e Germania. Soltanto il tempo ci dirà se questo acquisto sia stato un azzardo oppure un successo, sta di fatto che ormai mancano pochi giorni alla fine del mercato, e mancano ancora quelle due pedine che completerebbero la rosa, e cioè un mediano davanti alla difesa che possa far rifiatare De Rossi, ormai non più capace di rendere al massimo durante tutta la stagione, e quell'ala destra che era stata individuata in Malcom ma che è poi stata scippata sul fotofinish dal Barcellona. Il mazziere sta dando le ultime mani, spetterà al nostro gambler stupire e giocare quelle mani vincenti (N'Zonzi, Berardi,Bailey e Promes sono i nomi che circolano con maggiore insistenza) che permetterebbero di sbancare al casinò, per dare finalmente un assalto a quel trofeo che i tifosi giallorossi aspettano da tanto, troppo tempo.