È mia abitudine aspettare sempre almeno ventiquattro ore, dopo una cocente sconfitta, prima di parlarne e cercare di trovare un po’ di equilibrio nelle analisi. Fallo subito dopo il triplice fischio finale, varrebbe soltanto per vomitare fuori la frustrazione e non sarebbe per niente costruttivo. 
In compenso ho letto e ascoltato le più svariate e fantascientifiche teorie su colpe e colpevoli, che in questi casi non mancano mai. 

Sicuramente molte di queste teorie ed analisi sono fatte da tifosi che avranno al massimo vent’anni, e che quindi hanno vissuto soltanto la Juventus vincente degli anni d’oro, da Conte in poi per interdici, e probabilmente si erano convinti che il calcio fosse così è che la loro Juventus sarebbe stata per sempre così. Chi invece, come il sottoscritto, di anni ne ha una cinquantina, e che di cicli positivi e negativi ne ha vissuti parecchi, ha una teoria un tantino diversa, basata su cinquanta anni di esperienze sul campo, e quindi non per forza più giuste delle altre, ma almeno con qualche fondamenta in più.

Ad esempio la soluzione più gettonata da quasi tutti sarebbe quella di esonerare Allegri, ritenendolo il maggior colpevole dello stato attuale della squadra e della società nel suo insieme. Ecco, questo è il classico ragionamento superficiale, che solitamente eravamo abituati a veder fare ad altre società e altri tifosi, che non avendo alle spalle una società seria e preparata, ad ogni fallimento riversavano le loro responsabilità tutte sulla figura dell’allenatore, con i risultati che tutti conosciamo bene. Ora sembra che il tifo bianconero sia diviso tra Allegriout o Allegriin. Sarebbe fin troppo scontato e semplice se con questa mossa la Juventus tornasse ai fasti di qualche anno fa, ma purtroppo non è così e non sarà così. Non perché ho la certezza che Max non verrà esonerato, ma perché ho la certezza che se questa sarà l’unica scelta, non cambierà nulla. 
Allegri avrà sicuramente delle responsabilità, ci mancherebbe, più che altro sotto il profilo di gestione del gruppo che sembra non ascoltarlo, ma i problemi sono molto più gravi e profondi. Il discorso della Juventus di Allegri che non gioca bene è diventato il classico luogo comune, ma sembra poco intelligente e disonesto parlarne. Basta un po’ di memoria, qualche video su YouTube per ricordare le Juventus del passato soprattutto quelle del 2015 o del 2017, quante belle prestazioni hanno offerto ai massimi livelli, arrivate ad un passo dalla gloria e fermate soltanto dal Barcellona e dal Real più forti degli ultimi anni, eppure al comando di quelle Juventus c’era Allegri no?
Il punto è che a questi livelli, in queste squadre la differenza la fanno i giocatori non gli allenatori. Gli allenatori devono essere bravi a gestire un gruppo di campioni, ma poi la differenza in campo la fanno i giocatori. Guardate Kloop e Simeone, anche loro vivono momenti difficili eppure nessuno si sogna dì metterli in dubbio. 
La realtà è che la Juventus non c’è più! La Juventus ha iniziato il suo lento declino quando qualcuno ha preso decisioni folli in continuazione. La prima è stata quella di credere di poter andare avanti senza un vero direttore sportivo, e lasciare partire Marotta. Poi si è deciso di ascoltare il tifoso medio che poverino era stanco di vincere, si annoiava ad avere una squadra vincente e una società modello finanziariamente, allora è iniziato un zigzagare tra Sarri, Pirlo e poi ancora Allegri, gettando alle ortiche quattro anni. Nel frattempo la società è sprofondata in un rosso in bilancio imbarazzante, con i fatti odierni pronti a dare un’altra bella spallata, la rosa è stata mutilata tecnicamente in ogni reparto, e alla fine siamo ancora senza un direttore sportivo. 
Il mercato estivo della Juventus è stato, evidentemente, fallimentare e poco lungimirante. Prendere giocatori come Pogba e Di Maria denota una non programmazione e una mancanza di scouting paurosa. Una società come il Napoli, ad esempio, ci ha umiliato con due acquisti come Kim e Kwara, dimostrando la differenza tra lavorare bene e improvvisare. Abbiamo un parco giocatori giovani importante, forse il migliore, eppure siamo schiavi di vecchi scarponi strapagati senza più un briciolo di orgoglio, che ci stanno usando per il mondiale. Sandro, De Sciglio, Cuadrado, Bonucci, poi la mediocrità di gente come Kean, Mckennie, Rabiot, tutti giocatori che nelle Juventus del passato non avrebbero mai visto il campo. 

La Juventus deve tornare ad avere un blocco di giocatori giovani e italiani. Capisco che la maglia bianconera pesa tantissimo, e non si può pensare che ragazzi come Miretti, Fagioli, Soule’, Rovella e Iling possano tutti essere titolari in questa Juventus, ma pensate che noi tifosi saremmo più arrabbiati e amareggiati di quanto lo siamo oggi?? Le prestazioni offerte quest’anno contro Sampdoria, Monza, Milan, Haifa, e la doppia sfida col Benfica, sarebbero state peggiori di come lo sono state con quei scarponi in campo? Non credo!!
Molti dicono con estrema certezza che il mercato lo ha fatto Allegri. Ora io questo non lo so, però bisogna stare attenti a quello che si dice, perché bisognerebbe sapere anche cosa gli è stato chiesto. Perché se la società “pretendeva” subito risultati è abbastanza ovvio che si sia puntato su quel tipo di giocatori, sbagliando. 

La Juventus va rifondata. Va fatto seguendo dei semplici passaggi.
Trovare un buon direttore sportivo, poi serve una figura importante che dia nuovamente serenità e certezze all’ambiente e che abbia un certo carisma, e mi viene in mente soltanto Alex, Arrivabene e Cherubini possono continuare a fare i contabili non i direttori sportivi. A questo punto l’allenatore potrebbe rimanere Allegri in questo contesto. Alternative sicure non ne vedo tranne Conte. 
Poi ci sarà da fare i conti con una situazione economica molto difficile, aggravata dall’eliminazione dalla Champion’s e dalla possibilità di non esserci l’anno prossimo. Quindi quale occasione migliore per un bel repulisti e spazio ai giovani? 

Anche il presidente barcolla nella sua posizione. Troppe scelte sbagliate, troppe brutte figure, ma è un Agnelli nell’anno del centenario, e forse si salverà ancora, ma sarà l’ultima probabilmente. Deve cambiare in fretta, agire bene senza piu bonus. 
La Juventus ripartirà, lo ha sempre fatto, è nel dna, tornerà a vincere e a riaprire un ciclo. Ma ora è il momento delle scelte importanti e gli uomini devono fare gli uomini!!