La gestione del tempo nelle partite di calcio è demandata esclusivamente all'arbitro che stabilisce anche i minuti di recupero al termine sia del primo tempo che al termine della partita.

Questa situazione, come provato dalle rilevazioni statistiche, porta ad una durata effettiva di gioco fra i 52 e i 55 minuti sui novanta ufficialmente fissati (in qualche caso, come rilevato per Fiorentina-Juventus il tempo giocato è stato di soli 45 minuti!). Ed oltre a questo, che naturalmente limita la fruibilità dello "spettacolo" da parte degli spettatori che praticamente pagano il biglietto per assistere mediamente ad oltre 35 minuti di attività varie e non di calcio giocato.

A ciò si aggiunga che ormai in diverse partite si assiste ad evidenti perdite di tempo già nel corso del primo tempo: rinvii del portiere ritardati, falli laterali con passaggio della palla da un giocatore ad un altro, calci di punizione per i quali la posizione del pallone viene continuamente rivista, calciatori che stramazzano a terra come colpiti da un fulmine a seguito di un semplice contatto..., con l'aggravante che tali situazioni, non solo sono tollerate, ma addirittura definite da qualificati commentatori come "gesti di esperienza, sviluppo senza fretta... per recuperare secondi preziosi". Si tratta in effetti di gesti assolutamente antisportivi.
Ancora più grave la situazione verso la fine della partita, quando, guarda caso, calciatori della squadra che ha interesse a mantenere il risultato vengono colti da improvvisi crampi con perdite di tempo significative ed ancor più durante i minuti di recupero nei quali praticamente non si gioca. Poi, per paradosso, se nonostante l'atteggiamento ostruzionistico, il risultato cambia a sfavore di chi ha agito perdendo tempo,  l'arbitro allo scadere del novantesimo concede comunque minuti di recupero che vanno di fatto a favorire chi ha agito scorrettamente.

A mio avviso tutti i problemi che ho appena accennato si potrebbero superare con l'introduzione del "tempo effettivo" gestito a cura del "quarto uomo" che ad ogni "fermo palla" ferma anche il cronometro.

Sono convinto che nel nuovo contesto proposto le azioni di perdita di tempo si ridurrebbero implicitamente, non avendo più motivazione. Tuttavia al fine di mantenere in tempi ragionevoli la conclusione della partita, la durata dell'incontro potrebbe essere ridotta a 60 minuti (trenta per tempo), comunque superiori ai dati medi attuali.