Guardiola non andrà mai alla Juve: pur di fare ascolti tv le testate giornalistiche sparano nomi, la Juventus e quotata in borsa e creare aspettativa fa parte del gioco: Pep non lascerà mai il City ecco perché.

Al-Mubarak si laurea in Economia e Finanza alla Università di Tufts, Boston, Stati Uniti d'America; è membro del Consiglio Direttivo per l'Emirato di Abu Dhabi e presidente del Dipartimento di Organizzazione e Amministrazione. Dal settembre 2008 è il presidente della squadra di calcio inglese del Manchester City.

Al-Mubarak prende il posto di presidente esecutivo del Manchester City il 1º settembre 2008: la sua azienda compra il club, ormai in fallimento, dopo le cause giuridiche dell'ex presidente Thaksin Shinawatra, per 210 milioni di sterline. Il principe di Abu Dhabi, Sheikh Mansour Bin Zayed Al Nahyan, affida a Khaldun al-Mubarak, il compito ufficiale di dirigere il club. Arrivati però alla fine del calciomercato estivo, i nuovi proprietari non hanno potuto rinforzare la squadra a sufficienza, con l'unica eccezione di Robinho, pagato 42 milioni di euro, dopo la rottura con il Real Madrid.

A gennaio 2009, fanno sapere con un comunicato ufficiale la volontà di portare a Manchester il fenomeno del Milan, Kaká. Dopo vari giorni, arriva da parte dei dirigenti milanisti l'ufficializzazione dell'offerta dei citizens; si parla di circa 120 milioni di euro, con un contratto di 18 milioni di euro più il 20% per Kaká. Lunedì 21 gennaio 2009 Kaká rifiuta la faraonica offerta dello sceicco decidendo di restare al Milan.

Negli anni successivi il club si rafforza con l'acquisto di numerosi giocatori di valore internazionale, riuscendo a vincere la Premier League e a rendere il club uno dei più forti del campionato.

Uomo potentissimo: impossibile competere con lui può mettere sul piatto qualsiasi cifra per trattenere Guardiola.
La Juventus potrebbe pure perdere Sarri: Abramovic può ribaltare tutto e trattenere Sarri, e li davvero l'ipotesi clamorosa sarebbe quella di riprendersi Allegri.
Juventus senza Marotta con Paratici e Nedved impreparati: Agnelli si sta fidando troppo dei suoi collaboratori, attenzione che così si rischia di prendere davvero un abbaglio clamoroso.