Come un colpo a ciel sereno, Sergio Ramos lascia il Real Madrid, dopo sedici anni di cui sei da capitano e ben 671 presenze e 101 reti

Questo accadeva 4 giorni fa, quando la società blancos gli dava il benservito, per un rinnovamento del reparto difensivo; la sua posizione verrà presa da David Alaba, che si era svincolato dal Bayern Monaco. Dopo il pianto in conferenza d'addio, tra tutto quel che aveva vinto con la camiseta blanca, si è cominciato a pensare a quale sarebbe stato il futuro del campione spagnolo ed ex capitano della Nazionale spagnola. Si è parlato di PSG, anche se poi i parigini non hanno fatto una vera offensiva, soprattutto alla richiesta del giocatore che vorrebbe un biennale con ingaggio minimo di 15 milioni di euro più 5 alla firma, quindi 20 milioni al primo anno di contratto e 15 al secondo. Il PSG si è fermato, anche perchè deve chiudere prima Gianluigi Donnarumma, al quale staccherà un assegno da 10 milioni di euro a stagione con scadenza al 2026, poi una volta chiuso per il portiere si potrebbe gettare sul campione spagnolo, che però nel frattempo aveva ricevuto informazioni anche su un interessamento del Milan del suo idolo Paolo Maldini, che porterebbe il giocatore ad indossare proprio la gloriosa maglia rossonera. Certo in questo caso l'ingaggio non sarebbe da 15 annui, ma molti in meno, anche perchè il club rossonero non potrebbe, ad oggi, sostenere tale ingaggio, anche in base all'abbassamento del monte ingaggi partito da questa stagione, che ha visto fuori Gigio Donnarumma con i suoi 7 milioni di euro, e mantenuto soltanto Zlatan Ibrahimovic sempre con 7 milioni. Ma ora vi porto un'ultimissima offerta pervenuta al campione spagnolo...

Proprio in questi giorni Sergio Ramos ha ricevuto un'importante telefonata: sul cellulare il numero del suo ex tecnico Josè Mourinho, che lo ha allenato dal 2010 al 2013, e con il quale ha stretto un bellissimo rapporto al tempo. La situazione però non è delle più facili, anche perchè il giocatore preferirebbe giocare la Champions, contando che non giocherà più di due o tre anni, e lì vorrebbe passare nella competizione che più gli si addice, e poi la situazione ingaggio, visto che la Roma, almeno fin quando i Friedkin non si esporranno, non sembra potersi caricare tale esborso. Mourinho però sa come convincere i campioni, lo ha fatto all'Inter nel 2009-2010, quando convinse Samuel Eto'o e Wesley Sneijder a vestire il nerazzurro lasciando Barcellona e Real Madrid, squadre all'apice, per puntare su una squadra che vinceva solo in Italia, e alla fine ebbe ragione portando alla vittoria del triplete nel 2010. Poi è vero, Mourinho ha avuto un calo come tecnico, forse quel triplete lo ha portato alla consapevolezza che alla fine arrivare a vincere tutto in un club almeno una volta nella vita è il maggiore ragiungimento, quindi ora gli mancherebbe di vincere un Mondiale e un Europeo per completare i risultati più importanti da allenatore. Ramos sarebbe tentato, Roma è una città storica, quindi vedere in lungo e largo la 'Caput Mundi' è un'esperienza bellissima da fare, indossare la maglia giallorossa con un tifo caloroso e che si attacca molto ai giocatori simbolo, e lo Stadio Olimpico, uno dei più belli d'Europa, che era e sarà sempre pieno; a Roma sarebbe quel giocatore che riporterebbe entusiasmo, che manca dall'addio di Francesco Totti, e sarebbe il punto di riferimento per tutta la squadra. Mourinho sa quindi come riuscire a convincere il giocatore, anche senza competizione Champions, ma con la promessa di costruirgli intorno un gruppo importante, visto che portare Ramos e lasciare la rosa così com'è non potrebbe portare a miracoli, con il portoghese in panchina e lo spagnolo in campo. L'amicizia tra i due però potrebbe andare oltre la Conference League di questa stagione, e un solidalizio con la società che dovrebbe accollarsi almeno un bell'esborso in questa stagione per un mercato importante. Ramos ad oggi non ha dato risposta, forse in quella chiamata avrà avuto le sue perplessità, certamente darà precedenza a club importantissimi, a chi potrebbe dargli la possibilità di guadagnare tale ingaggio, ricordo 15 milioni più 5 alla firma per un biennale, e poi pian piano se questo non accade andrà a vagliare altre offerte, con la Roma che non potrà promettergli di giocare in Champions, che non potrà dargli quel che chiede sotto il profilo ingaggio, ma che gli offrirebbe di vivere in una città monumentale, di avere un pubblico affettivo e caloroso, e di divenire nel breve tempo un simbolo nella storia giallorossa.