ci siamo, è arrivato il momento che stavo aspettando da quando il dr. Tavecchio recitò la sua performacebananiera e padanorazzista. Era naturale che arrivasse il giorno che una curva, un tifoso o un gruppuscolo di incivili venissero puniti per fatti di "razzismo" o consimili e naturalmente, il nodo Tavecchio, a quel momento sarebbe venuto al pettine. La frase, come s'è detto, poteva essere "scappata" ma se chi l'ha pronunciata è il vertice di un'istituzione, come farà quell'istituzione ad usare misure sanzionatorie verso chi si fa "scappare" cose analoghe. E' qui che casca l'asino ed è adesso che si capisce in concreto perchè Tavecchio doveva lasciare a prescindere dagli interessi che lo sostenevano. La credibilità non si genera con il gioco delle tre carte. Bestemmiare è una cosa incivile e se lo facesse una persona comune meriterebbe tutto il biasimo, se a bestemmiare fosse però il Papa, la cosa avrebbe un significato ben più grave e diverso e la bestemmia dovrebbe essere derubricata dai peccati mortali, o il Papa dovrebbe lasciare la tiara. Queste sono regole di vita, di senso civico e di responsabilità e a noi non interessa affatto quali interessi Tavecchio custodisca o favorisca, perchè noi (come nelle scuole materne) siamo quelli a cui si insegna a vivere, soprattuto con i valori dello sport e lo impariamo con l'esempio e non con le chiacchere. E' arrivato il momento che in questo paese si realizzi un risveglio civico sgretolato in un infausto recente ventennio.