Che confusione! Dopo la pausa settimanale a causa delle qualificazioni agli Europei 2024, la Juventus ritorna in campo e trionfa contro il Verona, ma con molta fatica. 
La Juventus porta a casa tre punti e punta la Roma, la quale si trova in sesta posizione a tre punti di distanza, anche se la squadra di Jose Mourinho non ha ancora giocato.  Il Verona, guidato dal nuovo allenatore Zaffaroni, si trova in diciottesima posizione, in zona retrocessione. La zona salvezza si trova a soli cinque punti di distacco, che sembrano molti. Il compito del nel-allenatore è sicuramente regalare la salvezza alla squadra veneta, che non sta di certo vivendo il periodo migliore.

Oggi abbiamo visto, obiettivamente, una brutta partita: dopo soli venticinque minuti di gioco, durante la prima frazione, le squadre erano molto lunghe, come se fosse stata una finale Mondiale durante gli ultimi minuti del secondo tempo supplementare.  Molta confusione nel campo di gioco: molti passaggi sbagliati, molti controlli, per non parlare dei continui contropiedi, che sì, rendevano la partita di certo più divertente e meno monotona, ma non piacevole da vedere. 
Oggi la Juventus, ma anche il Verona, tirano poco e raggiungono le specchio avversario rispettivamente due e tre volte. Molti, parecchi falli, soprattutto da parte del Verona, che però riceve un totale di soli due cartellini gialli. A causa di questi, gioco molto spezzettato, cosa che di certo non è bella da vedere e sicuramente non fa piacere all'allenatore. 
Allegri schiera titolare Enzo Barrenechea, giovane talento argentino, centrale di centrocampo, per dettare e creare il gioco vero e proprio dalla propria area fino a quella avversaria. Però, non la miglior giornata per l'argentino, che dopo un primo tempo anonimo, esce al posto di Fabio Miretti.

Come scritto in precedenza, tanti, troppi errori per entrambe le squadre. Molti errori da parte di Moise Kean, che ha lisciato parecchi passaggi. Anche Di Maria, incredibilmente, nell'ambito tecnico, tanti stop sbagliati e dribbling non andati a buon fine.
In sintesi, la partita è molto confusa, "tanto fumo e niente arrosto", come si suol dire. Non sono partite belle da vedere e le cose da migliorare per entrambe le squadre sono parecchie, sia tecnicamente sia fisicamente, per ottenere migliori risultati.

Ora riassumerò brevemente la partita e descriverò i momenti salienti che l'hanno caratterizzata.
La Vecchia Signora scende in campo con un 3-5-2, trasformabile in 5-3-2 con gli esterni di centrocampo che possono trasformarsi in terzini che quasi giocano sulla linea laterale. La squadra di Zaffaroni si schiera sul terreno di gioco con un 3-4-1-2, con il trequartista che gioca dietro le due punte, Gaich e Kevin Lasagna. Non c'è molto da dire su ciò accaduto durante la prima frazione di gioco: fino al venticinquesimo minuto entrambe le squadre sono molto lunghe, con il pallone, che come durante una partita di tennis, viaggia di qua e di la, senza un attimo di tregua.  La Juventus ha un'unica importante occasione al trentasettesimo minuto: Danilo batte una punizione appena fuori dall'area avversaria, dopo un breve schema tra lui, Milik e Juan Cuadrado. Il brasiliano colpisce splendidamente il pallone che sembra indirizzarsi verso la porta di Montipò. Sfortunatamente, però, la palla colpisce la schiena di un giocatore gialloblù, che indirizza il pallone verso la traversa, che in seguito spedisce il pallone in calcio d'angolo.  Enorme occasione per i bianconeri, ma la fortuna non è stata dalla loro parte.
Questa è la vera unica occasione del primo tempo per entrambe le squadre.

Alla ripresa, dopo dieci minuti, la Juventus trova finalmente la rete del vantaggio con Moise Kean. In una partita così confusionaria, la Vecchia Signora riesce a creare un'ottima azione tra la difesa della squadra veneta. Dopo una serie di passaggi il pallone carambola nei piedi di Kean, che solo in area, ha tempo di controllare la palla e tirare. Riesce a segnare, spiazzando Montipò che si butta dalla direzione opposta rispetto alla conclusione partita dai piedi dell'attaccante italiano.   Grande rete della Juventus, che costruisce un'ottima azione, aprendo la scatola difensiva dei gialloblù.
La partita, fino al triplice fischio che determina la fine, diventa sempre più nervosa. Parecchi falli e interruzioni che innervosiscono gli animi dei giocatori di entrambe le squadre. Entrambe le squadre avranno occasioni di qua e di la, sempre più disordinate e frettolose.  Comunque nessuni riuscirà a trovare la rete.

Dopo sei lunghi minuti di recupero, l'arbitro Marchetti fischia tre volte e decreta la fine del match: Juventus 1, Verona 0. 
Brutta partita, ma i tre punti sono fondamentali per i bianconeri, per riprendersi dopo la penalizzazione che ha scosso tutti. Ci sono molte cose da migliorare e forse calciatori da vendere o comprare a seconda delle opinioni, ma finché i risultati arrivano, non si può che non essere orgogliosi.