Oggi voglio dedicare un articolo ad uno dei più grandi terzini, difensori di sempre, Paolo Maldini.
Figlio del grande Cesare, che da calciatore aveva indossato con onore e con tante vittorie, la maglia del Milan, ed era stato il primo capitano rossonero ad alzare la Coppa dei Campioni.
Paolo Maldini esordì giovanissimo alla corte del grande maestro svedese Nils Liedholm, esordi' a sedici anni, e da quel giorno non è stato mai più in discussione. Paolo Maldini è stato innanzitutto un grande uomo, persona seria, mai una polemica, più di venti anni di carriera da calciatore, e mai abbiamo sentito una grossa discussione, polemica, litigio tra lui e qualche allenatore o collega.
Nils Liedholm ci aveva visto lungo, aveva lanciato Paolo giovanissimo, e all'inizio come sempre succede in Italia, si era parlato di raccomandazione dal padre, e tutto quello che si può immaginare, ma dopo pochissimo coloro che dicevano queste malignità si sono dovuti ricredere, e hanno capito le enormi qualità del giovanissimo Paolo.
Giocatore completo, ha giocato quasi in tutta la carriera come terzino sinistro, suo ruolo, anche se Maldini è ambidestro, ma calciava benissimo con entrambi i piedi, e all'occorrenza, soprattutto nel finale della lunga carriera, è stato impiegato quando serviva anche come difensore centrale, o come terzino destro.

Paolo Maldini per me, ma credo per tutti, è stato il terzino italiano più forti di tutti i tempi, il più completo, e uno dei più grandi di sempre al mondo. Aveva tutto, tecnica, carisma, corsa, velocità, grinta, correttezza, tempismo, forte di testa, grande dribbling, insomma calciatori cosi' non se ne trovano più. Ha vinto tutto, tantissimo nell'epoca berlusconiana, è stato l'idolo di ragazzini di tutto il mondo e di molti suoi colleghi, fonte di ispirazione di moltissimi difensori giovani.
Anche in nazionale è stato una colonna dal 1988 al 2002, ed è stato vicecampione del mondo nel 1994, forse il suo unico rimpianto di una carriera perfetta.
Col Milan ha vinto tantissimo: 5 Champions League, 5 supercoppe europee, 3 coppe del mondo per clubs (2 intercontinentali, 1 mondiale per clubs), 7 scudetti, 5 supercoppe italiane, 1 Coppa Italia, ed ovviamente tantissimi premi individuali.

Oggi è dirigente del Milan, da poco direttore tecnico dei rossoneri, e sta cercando di far tornare in alto l'attuale Milan, che purtroppo per i tifosi milanisti è lontanissimo anni luce dal Milan di Maldini calciatore, del Milan che dominava in Italia, in Europa, e nel mondo. Quella fu una delle squadre più belle della storia, e una delle più vincenti di sempre, e Maldini era uno dei diamanti di quella squadra di fenomeni.

Auguri Paolo, mito assoluto!