La stagione 2020/21 della Juve ha aperto i battenti e di conseguenza è arrivata anche la prima conferenza stampa di Andrea Pirlo come allenatore della vecchia signora. Parole chiare, decise, ferme, quasi da incidere su delle tavole sacre.

"Voglio una squadra che abbia il possesso della palla e che, quando la perde, aggredisca gli avversari e cerchi di recuperarla il prima possibile". L'idea in testa del maestro è chiara inscalfibile, ora bisogna mettere in pratica. ​​​​​Il primo passo è stato fatto con la cessione di Matuidi all'Inter Miami di Beckham e l'acquisto, c'entra sempre America, di Weston Mckennie, texano, nativo di Little Elm, centro abitato nella contea di Delton, 40 miglia a nord-est di Dallas. È un centrocampista, classe 1998, 1.84 per 85 kg di muscoli. Vanta 91 presenze tra Bundesliga, coppa di Germania e Champions League e 19 presenze e 6 gol segnati nella nazionale Usa.

Questo fa capire che non è una scommessa vera e propria ma dietro c'è un lavoro curato e lungimirante, coadiuvato dell'apertura di Pirlo. 

Dove può giocare Mckennie?

Sicuramente è un giocatore polivalente che si può adottare diverse situazioni di modulo e tattiche. Nello Schalke 04 ha ricoperto svariati ruoli, dal terzino destro al difensore centrale, tutti i ruoli del centrocampo fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di seconda punta. Quello che gli meglio è a centrocampo, il vero tallone d'Achille della Juve negli ultimi anni. Quello che risalta all'occhio subito di questo ragazzo è l'atleticità e il dinamismo, la falcata negli spazi aperti, peculiarità mancante nell'ingranaggio bianconero.

È molto bravo nel pressare e nell'appoggiare per far ripartire l'azione offensiva, senza sdegnare nella visione di gioco. E l'idea espressa da Pirlo di difendersi a 4 per impostare a 3, Il texano potrebbe fare il classico mediano di rottura, alla Casemiro per intenderci, condito da una buona tecnica di base, coadiuvato da Bentancur e Arthur, in attesa di nuove pedine. Una statistica che risalta è quella relativa ai contrasti: 12,4 a partita, con il 50% andati a buon fine.

E fuori dal rettangolo di gioco?

Sicuramente farà aumentare la notorietà e la diffusione del brand Juve in terra americana, cosa già avvenuta, a mio parere, con l'investitura di Pirlo sul trono della prima squadra. Quando è passato dall'Academy del FC Dallas allo Schalke 04, lo hanno etichettato "Stella emergente del calcio americano". Solo il passare del tempo ci dirà se riuscirà a conquistare titolarità, ambiente e tifosi a strisce bianconere.