Stasera c'è l'Inter!
Ormai sono talmente rassegnato al fatto che la Juve non possa offrire più nulla di interessante, almeno per quest'anno, che ho preso masochisticamente a cercare sofferenza nelle vittorie degli odiatissimi lontani e impresentabili parenti.
Stavolta la partita è disponibile tramite Prime, con una commentatrice un po’ diversa… piena d’entusiasmo.

Prima dell'inizio della partita ho dovuto sopportare uno spettacolo indecente ad opera dell'unico ex giocatore dell'Inter a cui non ho saputo perdonare le troppe malefatte compiute nel corso di una carriera che poteva anche non esserci e nessuno se ne sarebbe mai accorto. Sto parlando di Marco Materazzi, e naturalmente mi riferisco in particolare alle provocazioni che hanno portato alla testata da parte di Zidane. Vincere così la finale dei Mondiali è stato qualcosa di cui mi sono vergognato. Poteva essere un giorno che avremmo potuto ricordare con piacere, invece grazie a lui è diventato il giorno della vergogna.
Guardi anche El principe Milito, e ti rendi conto di quante volte si rifilano ai giocatori dei soprannomi che non hanno davvero ragione d'essere. Ora come ora il soprannome più adatto per Milito potrebbe essere "lo stalliere, altro che principe!" Mkhitaryan, poi, ha un cognome che vagamente ricorda le scimitarre affilate dei tigrotti di Mompracem di Sandokan. Ti immagini Kabir Bedi. Poi ti giri e vedi lui: un impiegato del catasto, o poco più…
Benfica con vocazione suicida, per fortuna che c'è Joao Mario, con la sua pelata, a fungere da faro nell’oscurità e a mettere ordine nelle geometrie del suo centrocampo.
Alzi la mano chi non pensa alle caramelle gommose Dufour ogni volta che viene citato Dunfris!

L'Inter si presenta a questo appuntamento non certo in forma smagliante, ma nonostante ciò ha la fortuna di affrontare una squadra che, se possibile, è messa ancora peggio. Piccinini cerca di convincerci che le mazzate che solo ieri Onana e Brozovic si sono date di santa ragione erano solo un modo particolare di riscaldarsi.
Guardando meglio, mi rendo conto solo adesso che l'arbitro è praticamente il sosia sputato di Miguel Bosé.
Le uscite dei difensori del Benfica dal pressing dell'Inter sono sempre ad alta intensità di emozioni.

Primo gol dell'Inter super- telefonato. Mezz'ora prima che partisse la chiamata, già era possibile stabilire quanto tempo ci avrebbe messo per aggiustarsi la palla, quanto per far giungere la palla in porta, e quanto per esultare e tornare a centrocampo.
Se queste sono squadre da semifinali di Champions a ‘sto punto ci poteva andare davvero anche la Pergolettese.
Se posso permettermi una valutazione tecnica, mi sa che Di Marco è leggermente scarso...
Continuo a vedere giocate dei calciatori del Benfica degne di una squadra di metà classifica... Nel campionato di eccellenza
Inzaghi in versione vigile urbano regola mirabilmente il traffico di centrocampo con le sue braccia, gli manca solo la paletta.
Con le aree tecniche a ridosso del campo di calcio, prima o poi succederà che qualche calciatore uscendo dal campo per cercare di mantenere la palla giocabile, vada addosso al proprio allenatore, magari volutamente, per regolare qualche conticino rimasto in sospeso...
A guardare meglio come Inzaghi gesticola, più che capo dei vigili urbani è un capostazione.

Dopo il bosco verticale mi rendo conto solo adesso: c’è lo stemma dell'Inter, verticale anch’esso. Sono troppo avanti. Meglio forse un po' meno.
Acerbi fa sfoggio di grande conoscenza della lingua dei sordomuti che utilizza per capirsi perfettamente con l'arbitro. Joao Mario osserva tra il perplesso e il divertito questo dialogo tanto incomprensibile quanto suggestivo.
Annullato un gol a Lautaro per una spinta di un'intensità 10 volte inferiore a quella che aveva permesso alla Lazio di far volare via Alex Sandro e segnare (e poi vincere).
Prima o poi qualcuno nella foga della giocata uscirà fuori e andrà addosso ad Inzaghi, zittendolo per sempre.
Difesa dell'Inter imbarazzante sul Gol!
Joao Mario nonostante i suoi trascorsi interisti comincia a starmi simpatico.
Complice il vento stasera abbiamo un Inzaghi con capigliatura in versione maga Magò.
I telecronisti continuano a ripetersi a vicenda, per tranquillizzarci, che ci sono due gol da recuperare: il cagotto è evidente!
Pagherei a botte di centinaia di euro per capire cosa significano quei gesti paradossali e imbarazzanti che Inzaghi continua a riproporci senza vergogna.
Qualcuno zittisca (o immobilizzi, che è la stessa cosa) Inzaghi!
Le similitudini di Inzaghi con una bertuccia sono evidenti. Spero che nessuno se la prenda, si tratta di pura e semplice somiglianza.
Avere il piacere di vedere un giocatore segnare ed esultare con gioia, senza nessun gesto precostituito e prefabbricato, tipo quello di Tardelli ai mondiali dell''82 non c'è neanche più da sperarci. La novità di Barella: segna e si bacia il tricipite rappresenta la nuova frontiera. Le interpretazioni malevole possono davvero essere infinite…

Tra il primo e il secondo tempo c'è una pubblicità dell’Allianz che mostra un bambino che si lancia da un'altezza impossibile in piscina e che se dovesse arrivare a toccare l'acqua dando una panciata non ci sarebbe assicurazione che potrebbero restituirgli la salute persa! Un invito subliminale agli juventini a compiere l’insano gesto?
Barella dal basso del suo metro e tanta voglia di crescere ha comunque uno sguardo inspiegabilmente minaccioso. Deve essere la stessa strategia di certe farfalle che assumono dei colori spaventosi per far scappare via i loro potenziali cacciatori…
Lautaro, con la fissità del suo sguardo, non me ne vorrà se lo dico solo adesso e non prima, quando avrebbe anche potuto raggiungermi, lo trovo inquietante e minaccioso.
A vedere l'inconsistenza di queste due squadre verrebbe da pensare che una Juve meglio gestita avrebbe potuto tranquillamente essere al posto di una di queste due. Poi però ti ricordi delle partite obbrobriose, vergognose, imbarazzanti che la juve è stata capace di fare, e la considerazione finale che ti viene spontanea è che se non sono queste due le squadre che meritavano di finire in semifinale di sicuro non poteva esserlo la Juve!
Lautaro ha letteralmente falcidiato un giocatore del Benfica che stava per fare gol. I commentatori hanno minimizzato perché pensano che a seguire le partite ci siano solo tifosi dell'Inter o tifosi del Benfica, i pirla non considerando che ci possa essere una fetta importantissima di pubblico, forse la maggioranza, che è data da gente che avendo squadre che fanno letteralmente cagare in questo periodo, come la Juve, devono trovare conforto nelle disgrazie altrui, o no?

Sta per arrivare il momento di Romelinu!
Se alla fine vincerà l'Inter, la ringrazieremo per averci vendicati. Ahahahah Naturalmente scherzo! Neanche se il Benfica ci avesse umiliati 10 a 0 tra andata e ritorno, potrei mai avere un risentimento nei loro confronti superiore a quello che ho nei confronti dell'Inter. Nessuna vendetta, bensì nuova sconfitta.
Non c'è verso di vedere una esultanza decente, non c'è niente da fare, siamo nelle mani di una generazione di irrispettosi.
Charanoglu e un altro di quei cognomi onomatopeici che in qualche modo richiamano chi quel verso lo fa. In questo caso direi, ad occhio e croce, un tacchino!
Bel gol di Antonio Silva, ma nel complesso Benfica che poteva pure rimanere a casa, e nessuno se ne sarebbe accorto.
Benfica: pochissimo Ben e per nulla  f***
I due gol finali del Benfica sono frutto di un’Inter con la testa già sotto la doccia. Per noi della Juve è una bella soddisfazione vedere l’Inter vendicarci!
Grazie Inter… (ve possino...)

Alla prossima, e speriamo l’ultima!
Un grandissimo estimatore, vostro, e dei colori nerazzurri!