Dopo la retrocessione e dopo aver già aperto la porta delle uscite con i saluti al tecnico Seedorf e ai giocatori Emre Çolak (Al-Wahda) e Florin Andone (dal 1 luglio al Brighton&Hove) il Depor è costretta a trovare un modo per abbassare il peso salariale.

Il presidente Carmelo del Pozo nella conferenza del 23 maggio ha dato già le linee guida del prossimo mercato. Da una parte ha comunicato a tutti di aspettarsi una rosa diversa dalla stagione appena conclusa dall'altra c'è il nodo allenatore per il quale si é detto disposto ad aspettare anche 6 settimane (si parla di Natxo González attualmente impegnato nei playoff col Real Zaragoza per salire in Primera División) .

La certezza è che a livello sportivo e a livello economico il progetto Depor sembra meno appetibile e allora ecco che i giocatori, con le clausole abbassate dalla retrocessione, devono decidere se abbracciare i colori e il popolo Coruñes. Del Pozo vuole ripartire anche da un concetto fondamentale "hombres no nombres", al Depor arriveranno uomini non nomi, da qui inizierà la scalata per la promozione.

Ma prima le cessioni...
Una soluzione individuata dal club gallego potrebbe essere quella di cedere alcuni giocatori a titolo temporaneo per riabbracciarli nella prossima sessione estiva in caso di promozione, soprattutto se le offerte per loro non raggiungesse le cifre desiderate dal Depor. Questo discorso può valere per i profili interessanti come Carles Gil, Schär o Sidnei.

Altri, come Guilherme arrivato solo un anno fa dall'Udinese per 5 milioni di euro pesano sulla casse più come acquisto che come salario avendo ancora rate da pagare fino al 2019. Per lui e altri giocatori la soluzione sembra quella di prestiti con obbligo di riscatto.

Spinosa è anche la questione di Fede Valverde che pubblicamente ha manifestato di voler restare ma il cartellino è di proprietà del Real Madrid.
Molti giocatori sono all'ultimo anno di contratto, resterà solo ci è attaccato alla maglia per tutti gli altri la porta delle uscite è già stata aperta....