La teoria dello Yin e dello Yang affonda le radici nella filosofia cinese ed è una teoria che mette in contrapposizione gli aspetti negativi della vita (Yin) con gli aspetti positivi (Yang) affermando che uno non può esistere senza l'altro. Questa teoria è applicabile, rimanendo anche in tema territoriale, con il lavoro svolto da Suning da due anni a questa parte per l'Inter, lavoro che spesso è stato al centro di aspre critiche per acquisti che non sempre si sono rivelati all'altezza dei soldi spesi( Gabigol) oppure per via di una potenza economica che sembra essersi rivelata inferiore alle aspettative dei tifosi in primis e degli esperti del settore portando alla lecita domanda: Suning è più Yin o più Yang?

Bisogna innanzitutto partire da alcune considerazioni: l'Inter è una delle aziende nelle quali ha investito l'azienda Suning, proprio come il Jiangsu ,la WWE (più importante compagnia di wrestling mondiale) e tante altre. La potenza della proprietà cinese, quindi, non è sicuramente valutabile per i soldi spesi a favore della causa neroazzurra, che comunque a differenza di come la pensano molti, sono stati tanti, come ad esempio quelli spesi nel risanamento dei debiti che erano stati lasciati dalle proprietà precedenti.

Suning è spesso criticata per i mancati acquisti di top player nelle sessioni di calciomercato, ma (per fortuna dei tifosi nerazzurri) non è questo il progetto di Mr. Zhang, che invece sin dal suo arrivo si è occupato di dare una sempre più forte immagine societaria all'Inter, che ottiene sempre più sponsorizzazioni, che amplia il suo impianto d'allenamento e che spera di avere in un futuro non troppo anteriore anche uno stadio di sua proprietà proprio come le big d'Europa.

Ma si sa, ai tifosi piace vincere, ai tifosi piacciono gli acquisti a 9 cifre, l'alzare trofei a fine anno, e in questo Suning ancora lascia i tifosi con un po' di amaro in bocca, anche se è importante non dimenticare che l'obiettivo dell'Inter da sei anni a questa parte era quello di tornare in Champions e dopo soli due anni di Suning l'obiettivo è stato raggiunto tra le lacrime di tifosi, dirigenti e anche di Steven Zhang, figlio del patron nerazzurro, che sembra aver sposato la causa ponendo così fine ad un'altra delle grandi critiche mosse alla proprietà cinese ,ovvero quella della mancanza di una figura che potesse capire effettivamente cosa l'Inter fosse per i suoi tifosi (quest'anno presenti come non mai).

Un lato Yin che sicuramente deve essere reso Yang da parte della società cinese è quello di una comunicazione troppe volte assente, proprio come nel caso Icardi-Juventus, caso in cui la società non ha saputo screditare voci sempre più insistenti riguardanti la partenza del capitano e il conseguente approdo ai rivali di sempre. Smentite poi comunque arrivate da parte di Marotta nella giornata di ieri.

Per quanto riguarda la questione puramente legata al calciomercato, c'è da dire che qui le perplessità e i lati oscuri riguardo l'operato di Suning aumentano perchè seppure la società di Mr. Zhang ha speso soldi nonostante i paletti imposti dal FFP e dalle nuove leggi cinesi per acquisti che però spesso non si sono rivelati adeguati, alla società viene imputato di non aver mai fatto quel passo più lungo della gamba, di non essere mai andati oltre un certo limite, come nelle situazioni di Cancelo e Rafinha che hanno comunque sollevato più di una perplessità tra i tifosi della beneamata.

Suning, quindi, tra Yin e Yang sembra posizionarsi più dalla parte della luce, del positivo, pur restando con qualche granello di Yin, di oscuro all'interno. Ma con l'arrivo di Nainggolan, la permanenza di Skrinar e Icardi, quello Yin potrebbe scomparire facendo diventare i nerazzurri la prima eccezione all'antica teoria filosofica cinese.