Scrivo qualche parola per elaborare il " lutto" sportivo dopo la nettissima sconfitta della mia Juve in quel di Cardiff ad opera del Real Madrid, il 3 Giugno 2017.

Riavvolgo il "film" della partita, come in una sala cinematografica di anni or sono, di quelle che profumano di storia e di emozione e cerco di rileggerlo col senno del poi.
La mia squadra comincia la partita non bene, benissimo, con il piglio giusto, quasi con l'autorità dei più forti, ma stranamente non riesce a mettere palloni puliti in area di rigore per le punte, i pericoli per la porta del Real infatti arrivano solo da tiri un pò estemporanei.

Lentamente, durante il primo tempo, succede che poi, progressivamente, il Real esce dalla propria area, alza un pò il baricentro della propria azione e diviene come una specie di muro di gomma, rimandando indietro tutti i palloni che arrivavano nella propria metà campo.
I due goal mi son sembrati più frutto del caso piuttosto che il risultato di un copione studiato; e così si arriva, sull'onda di questo canovaccio, alla fine del primo tempo.

Nel secondo tempo succede qualcosa, il Real Madrid decide di cambiare la sceneggiatura della partita, decide di provare qualcosa di diverso, che cosa? Decide di portare il pressing nella metà campo della Juve, di aumentare la qualità e la intensità del proprio gioco e succede che il cervello dei giocatori juventini va in tilt.
Quando la palla gira più velocemente bisogna pensare più velocemente, oppure avere punti di riferimento a cui dare il pallone quando questo comincia a divenire "incandescente". La Juve a questo non era preparata e dopo il cervello, ai giocatori juventini vanno in tilt (di conseguenza) anche le gambe, il risultato finale è solo una logica derivazione di quanto detto.

Tirando un pò le somme, la Juve di quest'anno, almeno quella vista da gennaio in poi, mi sembra, al netto della qualità dei singoli calciatori posti a confronto, molto simile al Bayern di Guardiola. Spiego meglio: le squadre di Guardiola sono concettualmente monocordi, cioè propongono un solo modello di calcio, cioè il pressing altissimo e tagli in area di rigore preferibilmente con gli esterni; se qualcuno cambia le carte in tavola vanno in difficoltà estrema. Questo è successo alla Juve nel secondo tempo, il Real ha cambiato gioco e gli uomini di Allegri non avevano gli strumenti per opporvisi.

In conclusione posso dire che la Juve non è ancora attrezzata ad affrontare, in partita secca, squadre in grado di offrire diversi tipi di calcio nella stessa partita.
Nelle partite con andata e ritorno si può supplire con la tattica, ma in partita secca no. Quindi auspico che, in sede di mercato, venga costruita una squadra capace sia di fare pressing alto e ripartenze brevi, sia contropiede di lunga gittata. Suggerimenti utili in questo senso potrebbero essere sostituire Barzagli con un terzino vero e magari mettere due ali come si deve al posto di Mandzukic ed Alves, questo quantomeno per giocarsi fino in fondo le proprie possibilità, perché se poi Messi o CR7 decidono di fare i fenomeni, allora nulla si può fare, se non applaudirli.