Ieri ascoltando la radio apprendo che Balotelli cerca il rilancio con il Genoa. L'ennesimo capitolo di un romanzo che prometteva di essere un best seller e si è rivelato un insulso polpettone. Ma evidentemente c'è a chi piace anche quello.
A Preziosi per esempio che nonostante abbia rischiato seriamente la B lo scorso campionato ha deciso di puntare su uno che invece con la sua squadra è retrocesso facendosi pure licenziare per giusta causa: assenze ingiustificate. Non che peraltro prima avesse fatto molto per farsi notare, per giunta nella squadra della sua città: Brescia. Ma questo non è una novità dopo quanto (non) aveva fatto al Milan, la sua squadra del cuore, o all'Inter, la squadra che lo fece esordire in serie A. Chissà allora se (e sopratutto perchè?) Genova e il Genoa riusciranno nel miracolo di farlo tornare ad essere un giocatore di calcio. Io ho i miei dubbi.

Lasciando perdere la sua vita privata, che è poi l'unica cosa per cui ancora ci si ricorda di lui, dal punto di vista atletico è bollito. È troppo lento persino per il nostro campionato, avulso da qualsiasi azione si svolga a più di 2 metri da lui e tatticamente inutile. Certo, tira forte e ogni tanto azzecca un dribling, ma serve a pochissimo. Anzi, è pure un pessimo esempio per lo spogliatoio... Per questo motivo non parlerei di talento buttato. Al contrario il talento è del suo procuratore che per anni ha fatto (ed evidentemente lo fa ancora) credere che Mario Balotelli fosse un grande giocatore, facendosi pagare milioni.