Se da tre stagioni il Barcellona viene eliminato ai quarti di finale di Champions League, ci sarà un motivo. In realtà più di uno, considerato che quando affronta squadre opposte alla sua (vedi Atletico Madrid e Juventus) o con niente da perdere (Roma), non riesce a divertire e divertirsi. Causa o effetto, anche la crisi di Luis Suarez.

Tra i più prolifici attaccanti del decennio, tanto da aver segnato 250 reti tra Liverpool e Barcellona, Suarez è in realtà è sempre stato più uomo da campionato che da coppa, dato sempre più calante dopo due prime annate con i blaugrana roboanti anche in Champions League, tanto da portare a casa la Champions ai danni della Juventus.

Dopo il successo in finale contro i bianconeri, in cui Suarez mise la sua firma nel 3-1 finale, l'attaccante classe 1987 si è spento, vivendo una crisi infinita che il solo Messi non è riuscito a soppiantare. Se l'argentino continua a incantare in ogni competizione, al suo fianco deve segnare anche qualcun altro, soprattutto contro big che non fanno della spettacolarità la propria arma principale.

Dal 2015, Suarez non ha più segnato fuori casa in Champions League. L'ultimo goal lontano dal Camp Nou nella fase ad eliminazione diretta è proprio quello contro la Juventus in finale, anche se qualche mese dopo l'ex Liverpool aveva siglato una rete alla Roma nella fase a gironi. Poi, più nulla.
Se il dato esterno è pari a zero, quello al Camp Nou è altrettanto sconcertante. Due goal in ventidue presenze di Champions per Suarez nell'ultimo triennio. E non si parla sicuramente di un giovane al debutto europeo o di un subentrante con pochi minuti a disposizione, ma di qualcuno con continui 90 minuti davanti e un'esperienza da mille e una notte.
Ora, dopo una pausa di diverse settimane, torna la fase ad eliminazione diretta della Champions. Stasera il Barcellona andrà in scena nell'andata degli ottavi di finale a Lione. Suarez sarà titolare. Deve essere la sua gara, per spazzare via un quadriennio forse passato in silenzio, ma in realtà veramente deludente per il 31enne bomber.

Rispetto al dominio blanchista del Real Madrid di Cristiano Ronaldo, la stagione 2018/2019 di Champions non ha una netta favorita per il titolo finale. Ecco perchè chi si spingerà leggermente oltre, chi avrà tutti gli uomini al massimo delle proprie possibilità, potrà conquistare il trofeo. Il Barcellona avrà bisogno del miglior Suarez, ora in crisi nera, ma pronto a rinascere per essere il cavallo di razza necessario a far cadere Troia e il resto delle città europee.