Sorteggio sfortunatissimo per la Nazionale che per andare in Qatar dovrà incrociare (molto probabilmente) la propria strada con quella del Portogallo (il più forte del lotto) con l’ulteriore difficoltà di giocare in trasferta la partita finale. Prima però sarà la Macedonia ad affrontare l’Italia in una partita facile sulla carta ma che dovrà essere approcciata con piglio diverso rispetto alle ultime uscite per evitare brutte sorprese.

Dietro alla mancata qualificazione diretta al Mondiale in un girone più che accessibile (considerando anche il fatto di essere campioni d’Europa in carica) ci sono più fattori: dai rigori sbagliati con la Svizzera (troppi due errori su due) alla bruttissima prestazione messa in campo in Irlanda del Nord per l’ultima partita del girone. Tutto però è incominciato a settembre, quando ancora forti dall’euforia del Mondiale non siamo riusciti ad andare oltre il pareggio (1-1) nella sfida casalinga alla Bulgaria, che vista la partita contro la Svizzera, ma anche la partita giocata all’andata, non era poi un avversario così insormontabile. Proprio la partita contro la Bulgaria è costata cara alla Nazionale che, forse, con due punti in più avrebbe affrontato diversamente le partite contro Svizzera e, soprattutto, Irlanda del Nord. Sul passo falso di settembre si tirarono fuori le vecchie statistiche che vedono spesso gli Azzurri faticare ad inizio stagione,oltre all’annoso problema dei calendari con tutti i C.T. delle ultime annate che spingono per una partenza anticipata del campionato di Serie A. Al di là delle statistiche (comunque veritiere) bisogna però ammettere che dopo l’Europeo la Nazionale ha sicuramente fatto un passo indietro sia dal punto di vista dei risultati (2 vittorie,4 pareggi e due sconfitte) sia del gioco diventato lontano parente di quello ammirato in estate con gli stessi calciatori in evidente stato di calo di forma più mentale che fisico.

Nelle ultime sfide decisive, infatti, la Nazionale è sembrata parecchio confusa nel gioco e nelle idee con il centrocampo (fiore all’occhiello della gestione Mancini) primo responsabile della débâcle Azzurra (perché solo di sconfitta si può parlare visto che la qualificazione diretta era possibile da conquistare). Jorginho fuori forma (al di là dei rigori), Barella evanescente e poco lucido e l’assenza di Verratti (che pesa più del previsto) sono alcuni motivi dei problemi della mediana della Nazionale alla quale vanno aggiunti gli errori difensivi (con Donnarumma che sembra patire più del previsto la mancata titolarità al Psg e con l’assenza di Chiellini che mina soprattutto la tranquillità del reparto) e le solite difficoltà offensive aumentate poi con l’assenza del tanto criticato Immobile.

Tanti,quindi i problemi della Nazionale, poco il tempo per poterli analizzare visto che la prossima pausa per la Nazionale sarà proprio per gli spareggi di marzo. Difficile pensare ai famosi stage (rilanciati nell’ultimo periodo proprio per preparare le partite di qualificazione) visto il calendario serrato e la concomitanza con le coppe europee che potrebbero portare (soprattutto tra le big) al no dei club.
Per superare la Macedonia e la finale in trasferta (il Portogallo dovrà prima affrontare la Turchia) sarà quindi importante ricreare il clima da notti magiche visto all’ultimo Europeo e quell’identità di squadra che aveva fatto la differenza anche nei momenti di difficoltà come contro la Spagna o nella finale con l’Inghilterra. A livello di uomini è facile ipotizzare che Mancini punti con decisione verso la squadra dell’ultimo Europeo sperando quindi di recuperare tutti gli infortunati dell’ultimo periodo. Se in porta non ci dovrebbero essere dubbi (sperando che Donnarumma recuperi dal periodo no che sta vivendo ora), in difesa il tecnico jesino dovrebbe poter contare sui ritorni di Chiellini, Florenzi e, soprattutto, Spinazzola. In mezzo al campo oltre ai titolari inamovibili Barella, Jorginho e Verratti dovrebbero fare parte della spedizione anche Pellegrini (che sta vivendo un’ottima stagione) e Zaniolo (che può rappresentare una preziosa variante tattica nelle idee del tecnico).

Vero problema della Nazionale resta però l’attacco, con Immobile sempre titolare ma poco prolifico (a differenza della Lazio) e con Belotti che continua il suo momento negativo (che combacia con quello del suo Torino degli ultimi anni). Su chi puntare quindi? In passato si sono provati diversi profili da Lasagna (ormai fuori dal giro) a Pavoletti (che sembra ancora non aver recuperato del tutto dagli infortuni che ne hanno minato la carriera) fino a Kean che sembrerebbe essere il profilo giusto per completare l’attacco della Nazionale ma che al momento fatica a dare continuità alle prestazioni. Sullo sfondo ci sono poi i nomi del solito Balotelli (ormai più tormentone che realtà visti gli ultimi anni sprecati dall’ex talento dell’Inter),di Scamacca (anche lui però troppo incostante), della rivelazione Lucca (troppo giovane e inesperto per avere sulle spalle una responsabilità così grande) e di Joao Pedro per il quale si spera di accelerare l’iter per farlo diventare italiano.
Questa soluzione, che lascia perplessi i più, sembra quasi essere l’ultima spiaggia per una Nazionale che fatica a trovare il proprio bomber. Tra i possibili convocati, poi, occhio in difesa ai profili di Darmian e Zappacosta (che stanno facendo la differenza nei propri club ma che al momento vengono penalizzati dal ruolo di esterni a tutta fascia) oltre a quelli di Ibanez e Luiz Felipe che come Joao Pedro si apprestano a diventare italiani. In mezzo al campo,invece,dovrebbe continuare a trovare spazio nei convocati Tonali viste le ottime prestazioni portate a casa in questo primo scorcio di stagione.

Strada più che in salita per la Nazionale che per andare in Qatar ed evitare l’onta di una seconda assenza consecutiva dalla manifestazione dovrà superare la Macedonia e, probabilmente, il Portogallo. Unica certezza è che ai prossimi Mondiali in Qatar una tra Italia e Portogallo (ultime squadre ad aver vinto l’Europeo) non ci sarà.
Chi starà a casa tra gli Azzurri e Ronaldo (probabilmente all’ultimo Mondiale)?