Quello del calcio, non è e non sarà mai solamente un gioco. Per questa ragione, milioni e milioni di appassionati, prendono sul serio anche il videogioco più celebre del panorama calcistico, “Fifa”. In particolare, a essere vista come una cosa davvero seria, è la competizione settimanale che vede sfidarsi i migliori giocatori al mondo. Nella “Weekend League” però, succedono a volte cose assurde, motivo per cui, insieme ai ragazzi di “Fut X Fun” ho deciso di dare il via a questa rubrica, per condividere con voi, le sfighe che ci attanagliano ogni weekend.

 

Patriottici

Una delle cose più fastidiose di “Fifa” quando si gioca online, è quella di incontrare gente che utilizza sempre le stesse “carte”. Mai come quest’anno infatti, i player utilizzano o i soliti della Premier League, con Pepè, Vardy, Rashford e Aubumeyang, o i soliti della Bundesliga, con Lewandoski, Werner e Coman. Per sfidare questa monotonia, come da mia tradizione fin dagli albori di Fifa, scenderò in campo solo ed esclusivamente con la Serie A: ecco che si parte quindi con un 4-3-1-2 formato da Strakosha IF in porta, Romagnoli Scream e Nkolou IF al centro della difesa, Ghoulam base come terzino sinistro, e Florenzi base come terzino destro. A centrocampo Lucas Leiva base nel ruolo di mediano, con Matuidi base alla sua sinistra e Naingollan IF alla sua destra, ottenuto tramite “i pick” della scorsa weekend league. Dietro le punte Luis Alberto IF, a dare una mano a Dzeko Scream e Ben Yedder IF, unico (e obbligato) straniero della mia Serie A. In panchina, pronti a scendere in campo per far rifiatare i titolari ci sono Medel Scream, Brozovic IF, Douglas Costa base, Correa base e Ciro Immobile UEL, appena aggiunto alla rosa per la modica cifra di 80.000 crediti.

Chi ben comincia…

La competizione, che sempre per tradizione non prende mai il via prima di venerdì sera, inizia alle 19:00, nella maniera migliore possibile: con un sonoro 4-1 firmato Ben Yedder (doppietta), Dzeko e Luis Alberto. Galvanizzati dalla vittoria, ne affrontiamo subito un’altra, pensando di prenderle in maniera clamorosa, e invece ecco che arrivano altre due vittorie, entrambe con goleade: 5-2 e 5-3. Con un bellissimo risultato di 3-0 mi preparo ad uscire con gli amici, con cui non farò altro che vantarmi tutta la sera del risultato. Ignaro di quello che accadrà nelle prossime ore. Qualcosa di bruttissimo. Alle 02:00, una volta rientrato a casa, ripartiamo carichi più che mai, con uno strano presentimento sul groppone. Al via della quarta partita, soffriamo da matti l’avversario, che con Vardy POTM, Mbappè e Neymar, fa girare la testa alla mia umile difesa. I ragazzi però non ci stanno a perdere, e dopo quaranta minuti di puro assedio, ecco che Correa lancia Dzeko in maniera perfetta, con l’attaccante che non sbaglia e fa uno a zero. La situazione però non cambia di una virgola, e dalla ripresa del gioco gli avversari iniziano ad attaccare ancora più di prima, fino al 60°. Già, perché quando inizia a pensare di averla scampata, e di aver portato a casa una preziosa quarta vittoria consecutiva, e invece il gioco si disconnette dal server, assegnandomi una sconfitta. È l’inizio della fine.

È a metà dell’opera

Sono 02:46 quando realizziamo che in fondo una sconfitta, dopo tre vittorie di fila, può starci. Il problema è non farne seguire altre di sconfitte. Con spirito di rivalsa andiamo in vantaggio per uno a zero, poi vediamo sfilarci dalle mani la vittoria: uno a uno. Uno a due, due a due e due a tre per l’avversario, con terribile prestazione di Strakosha. Mi prometto di cambiarlo il prima possibile e vado avanti. Anche nel match successivo, sembra non esserci storia: uno a tre per l’avversario, ma andare a dormire con una sconfitta non è consentito, sopratutto quando il bilancio parla ora di un misero 3-3. Nell’ultima partita della nottata i miei scendono in campo per fare la partita della vita, e infatti andiamo in doppio vantaggio con il solito Ben Yedder, che fa doppietta. Gli avversari accorciano con Dembèle, ma Naingollan fa tre a uno e chiude i giochi. O almeno mi fa credere di averli chiusi, perché poi ecco che arrivano il tre a due e allo scadere, il tre a tre. Si va ai supplementari, con il sonno che ormai potrebbe giocare brutti scherzi da un momento all’altro. Un subentrato Douglas Costa semina il panico nella difesa rivale, ma Ter Stagen di perdere non ne vuole sapere, e cosi si arriva ai rigore. “Se la perdo adesso, giuro che non gioco più”, mi dico, e per fortuna (o sfortuna) la vinco. Vado a riposare con un 4-3 che tutto sommato per i miei standard è anche accettabile. Il sabato, di norma, inizio a giocare sempre da mezzanotte inoltrata, ma con uno strappo alla regola, provo a strappare qualche vittoria nel pomeriggio: prima vengo umiliato con un uno a tre, poi porto a casa un quattro a tre davvero corsaro. Bilancio: 5-4. Dopo cena, qualche partita prima di uscire, qualche partita non si nega mai, e con grandissimo stupore, arrivano ben due vittorie di fila, entrambe frutto di un gioco dominato: siamo, con grandissima soddisfazione, sul risultato di 7-4, punteggio di cui mi vanto per tutto il sabato sera.

La disfatta

Alle 02:43 rimettiamo mano sul pad, con la paura di rompere l’incantesimo perfetto. Una vocina nella testa mi implora di non giocare, che in fondo un 7-4 è un risultato dignitoso con cui chiudere, ma i ragazzi, capitanati da Romagnoli, sono carichi e motivati. E allora si va. Il primo match va al nemico: due a tre. Realizzo che Griezzman è infermabile, ma vado avanti. Scivolone anche nel secondo match, sempre per mano di Griezzman. Il giocatore del Barcellona è davvero infermabile, zero a due. Convinto di non poterlo “beccare” per una terza volta consecutiva, provo a interrompere il periodo negativo, ma il fato non è dalla mia parte: prendo il tridente Mbappe, Griezzman, Messi. Andiamo anche in vantaggio, ma sia io che i miei ragazzi virtuali sappiamo già come andrà a finire: uno a tre per loro. Il punteggio positivo è ormai compromesso, ma di andare a dormire con una sconfitta non se ne parla nemmeno, e infatti, ne arrivano anche altre: alle 03:53, alziamo bandiera bianca, dopo cinque sconfitte consecutive e un misero 7-9. Alla domenica ci restano da affrontare ancora una montagna di match, così decido di mettermi all’opera fin dal pomeriggio, ma i risultati non cambiano: Werner ci rifila quattro goal, nella successiva ci pensa Lewandoski, e Sancho ci regala l’ottava sconfitta consecutiva. Oramai siamo tutti demoralizzati, ma bisogna reagire. Per scuotere la squadra ci affidiamo a Medel, che nel momento del bisogno non ci tradisce, portando a casa un goal e un tre a uno che ci da respiro. Siamo 8-12, cercherò di salvare il salvabile, mi dico speranzoso.

Accettare il proprio destino

Tre a due in rimonta. Siamo vivi. Esulto come non facevo dal lontano 2013, quando un certo Lulic, seganava un certo goal. 9-12, forse non tutto è perduto. E invece no. Aconra una sconfitta, poi altre due sconfitte. Quando siamo ormai sul 9-15, mi assale anche il pensiero di licenziare tutti e ripartire con una Premier League, ma una reazione d’orgoglio mi ricorda di che pasta è fatta la Serie A: Ciro Immobile firma prima un tre a due, poi un tre a uno. È appena mezzanotte inoltrata, e queste due vittorie di fila, che ci hanno portato sul risultato di 11-15, hanno riaperto i giochi. L’obiettivo? “Oro 3”. Passo dieci minuti a parlare con le mie “figurine”, dobbiamo farcela, possiamo farcela. Scendiamo in campo carichi e motivati, contro un’altra Serie A. Qui siamo i migliori, e infatti ci imponiamo con un netto tre a zero. 12-15, tre partite a disposizione, due da vincere a tutti i costi. Becchiamo ancora una Serie A ibridata con una Premier, con cui a fatica andiamo in vantaggio, prima con Ben Yedder, poi con Immobile. Inizio già a sentire la gloria di aver portato a casa un risultato finale che viste le condizioni sarebbe eroico, ma Jamie Vardy ci riporta alla realtà, e il copione è sempre lo stesso: due a uno, due a due, e nel finale, due a tre. Non ci resta che accettare il nostro destino, e rinunciare all’impresa. Ci rifaremo, di questo ne sono sicuro. Perchè io, non perdo mai. Al massimo imparo. E se nei premi dovesse uscire Griezzman, giuro di scartarlo a prescindere.

 

ID Utente: MrPaniccia (Xbox)