Correva l'anno 1980-1981, quando in Serie A approdava la Pistoiese, squadra toscana fondata nel 1921 che tra la gli anni 60 e il finire dei 70 si aggirava tra la Serie C2 e la Serie B, dove passa tre stagioni, 1977-1978 con un quindicesimo posto, 1978-1979 quinto, e il soprendente secondo posto che la porta alla sua prima storica Serie A, con un pari sul campo del Lecce, a due punti dal Como. Il presidente Marcello Melani, detto 'Faraone', era stato spesso deriso perchè creduto un visionario, quando parlava di una squadra che sarebbe arrivata in Serie A, nel giro di pochi anni. La stagione 1980-1981, la squadra conta in rosa gente del calibro di; Mario Frustalupi, mezzala che era stato campione d'Italia negli anni passati con Inter e Lazio, un poco più che trentenne Marcello Lippi, centrocampista, entrambe tra i maggiori artefici di quella promozione. Quella stagione fù la prima della riapertura ai giocatori stranieri, dopo ben 15 anni di chiusura, così che il presidente manda in Brasile l'allenatore Giuseppe Malavasi, alla ricerca di talenti, del nuovo Pelè. Tanto che quando quest'ultimo atterra in terra brasiliana e viene portato a vedere una gara, dove si distingue un campionissimo, almeno così sembrava, torna in Italia e spinge il presidente a comprare a scatola chiusa l'attaccante Luis Silvio Danuello, pagato 170 milioni di Lire, che per una squadra come la Pistoiese è quasi la spesa di un mercato totale...Il mercato portò nomi importanti; Vito Chimenti attaccante dal Catanzaro, Mauro Bellugi, dfensore ex Inter in arivo dal Napoli, Paolo Benedetti centrocampista in arrivo dalla Lucchese e Andrea Agostinelli, altro centrocampista dal Napoli, oltre a moltissimi giovani per la prima volta su un grande palcoscenico, mantenendo molti giocatori della storica promozione di esperienza. Il tecnico è Lido Vieri (papà di Christian). 

La Pistoiese nelle prime tre giornate subisce due sconfitte e un pareggio, mentre alla quarta arriva la prima vittoria storica con un 1-0 casalingo sul Brescia. La squadra dei 'vecchietti' però non demorde, anzi all'ottava giornata stende il Perugia per 1-0 allo Stadio Comunale, per poi ripetersi alla nona giornata sul fanalino di coda Avellino, sempre in casa per 2-1. La Pistoiese si tira fuori dalla zona retrocessione, distaccando la terz'ultima piazza occupata dal Bologna a due lunghezze di distanza. Dopo il tracollo a Torino contro la Juventus per 4-1 alla decima giornata, la Pistoiese inanella alcuni risultati positivi di fila, battendo i casa il Como 2-1, e riuscendo nella sua prima storica volta a vincere in trasferta sul campo del Catanzaro per 1-3. Nel frattempo il 'grande acquisto' Luis Silvio Danuello non sembra riuscirsi a sbloccare, anzi più che un fenomeno, sembra un giocatore che non sa giocare al calcio. La squadra crede nei propri mezzi, e ci prende gusto, andando a battere la Fiorentina al Franchi per 1-2, portandosi clamorosamente a soli 4 punti dalla Juventus capolista. La stampa comincia a scrivere di una possibile squadra dei miracoli, che potrebbe addirittura partecipare alla prossima Coppa UEFA, anche se erano passate soltanto 13 partite. Infatt l'entusiasmo, porta la squadra sulle ali del sogno, ma viene risvegliata subito alla quattordicesima giornata, quando arriva la Roma al Comunale, dove la Roma si porta subito in vantaggio 1-0 con Pruzzo dopo appena due minuti di gioco, al 65' la squadra toscana riceve un calcio di rigore per fallo su Rognoni, nonostante lo stesso Rognoni fosse il rigorista, dalla panchina l'allenatore chiede di lasciare il tiro a un malconcio Chimenti, che sbaglia colpendo la traversa, ma non solo, la palla rimessa in gioco porta alla Roma il raddoppio, la gara terminerà con un pesantissimo 0-4, che troncherà le certezze avute fino a quel momento dalla squadra arancione (prima maglia della squadra), ma sembra che il peggio debba ancora arivare...La sconfitta contro la Roma apre un solco n discesa, nelle successive cinque gare la squadra porta a casa soltanto due punti, due pareggi con Torino e Brescia, mentre cade sia a Cagliari, Udine e in casa contro il Napoli, che la portano da -4 dalla Juventus, al terz'ultimo posto in classifica con 14 punti. Sembra che le batterie si siano esaurite del tutto, perchè dalla diciannovesima giornata alla venticinquesima, la Pistoiese racoglie solo un punto, nello 0-0 di Ascoli, subendo ben cinque sconfitte  2 gol fatti e ben 13 reti subite, la penultima posizione a -4 dalla quart'ultima, che apre il bartatro ad un possibile ritorno in B. Il 26 Aprile alla ventiseiesima gioranta, con la sconfitta di Como per 1-0, la squadra è matematicamente retrocessa in Serie B. Nelle restanti gare, sembra non esserci più voglia di giocare, e arrivano altre due sconfitte interne con Catanzaro 0-1 e Fiorentina 0-1, che la portano all'ultimo posto in classifica. La ventinovesima e la trentesima giornata chiude ancora con due sconfitte; 1-0 all'Olimpico di Roma contro la Roma, e la sconfitta interna contro il Cagliari, chiudendo il campionato con 16 punti su 30 giornate.

La favola della Pistoiese nella stagione 1980-1981, sembrava cosa impossibile, cosa che fece ricredere molti scettici tra la decima e la quattordicesima giornata, che portò la squadra toscana in zona Europea, altro risultato storico dopo la promozione in A e la vittoria esterna a Catanzaro. La squadra era ben costruita, forse la 'bufala' Luis Silvio Danuello, e soprattutto l'esborso per quel tempo, sono entrati, in modo negativo, nella storia e coperto e non poco quella stagione storica, visto che la Pistoiese non vi parteciperà più da quel dì. Il presidente Marcello Melani, scomparso nel 2002, è entrato nella storia di quel club, al quale la società nel 2006 dedicherà lo Stadio Comunale, dove oggi gioca la squadra che è iscritta al campionato di Lega Pro.