Con la partita di ieri contro il Portogallo si chiudono per noi queste prime due giornate di Nationals League. Il bilancio è decisamente magro, alla luce del pareggio con la Polonia e la sconfitta di ieri con il Portogallo, e purtroppo neanche troppo inaspettato.

I risultati non sono neanche la cosa più negativa vista, perché sicuramente scoraggia di più l’atteggiamento della squadra in campo, la mancanza di fasi di attacco e difesa di squadra, infatti spesso e volentieri si vede una squadra allungata, che inevitabilmente si espone al contropiede avversario, cosa successa in entrambe le partite.

La partita di ieri ci ha dato diverse indicazioni, una di queste sicuramente è che il nostro problema non è Balotelli, infatti ieri pur essendo assente, il suo sostituto Immobile (ultimo capocannoniere) non ha mai tirato nello specchio della porta. Stavolta, a differenza della partita con la Polonia, e di tutte le partite in cui Balotelli è in campo, non c’è un capro espiatorio a cui dare le colpe, l’accentratore di tutte le attenzioni che magari andava a mascherare tutte le cose che non vanno, riducendo la questione al solo Balotelli sì o Balotelli no. Ora siamo davanti al fatto compiuto, non possiamo esimerci dal vedere la mancanza di un centrocampo all’altezza, dove già da subito si perdono le distanze, con una squadra che così deve sempre correre il doppio, l’incapacità di fare filtro, ma anche di organizzare la costruzione del gioco.

Però oggi, dopo la disfatta di ieri in Portogallo, bisogna che Mancini si faccia qualche domanda e inizi a percorrere una strada da seguire nelle prossime partite, perché se è vero che oggi il nostro calcio ha tanti problemi e la cifra tecnica della nostra Nazionale è modesta, è anche vero che sicuramente non giova avere un allenatore che nelle due partite in tre giorni cambi 9/11 della squadra e con essi anche il modulo, generando solo confusione.

Inutile nasconderci, siamo all’anno zero, bisogna ricostruire e lo si può fare solo iniziando da delle certezze, come può esserlo un modulo, ma anche da uno zoccolo duro; troppi gli esperimenti, tenendo anche conto che non stiamo disputando amichevoli, ma una prima chance di qualificazione all’Europeo, che dopo quella mancata per i mondiali, non sarebbe da prendere sottogamba.