Avere tutto per non avere niente. Il paradosso di Antonio Conte e di questa pazza Inter è proprio questo. I grandi annunci della società (seguiti da grandi colpi sul mercato come Eriksen e Lukaku) non hanno portato alle conferme del campo. I nerazzurri arrivano sul secondo gradino del podio e distruggono tutto ciò che di buono è stato fatto.

Antonio Conte smaschera i limiti di una squadra mai veramente in corsa per lo scudetto e attacca la società con una ferocia inaudita. E adesso è il tempo delle decisioni. Sì perché quello delle riflessioni è gia passato. Il rapporto con la dirigenza, gli attacchi dei media e una campagna acquisti probabilmente non condivisa dall'ex c.t. sono elementi che hanno fatto traboccare il vaso. Chi si aspettava un finale improntato all'ottimismo per il futuro prossimo è rimasto deluso. E ora che succede?

I modi e i tempi di queste dichiarazioni non sono piaciuti alla dirigenza. Lo sfogo fa pensare che qualcosa sia già successo. E allora eccoci a parlare di un dopo Conte (incredibile, ma vero!), con il buon vecchio Massimiliano Allegri che avrebbe già dato la sua disponibilità per una nuova corsa, sponda nerazzurra, verso un progetto vincente. La società di Viale della Liberazione ha la grande chance di dimostrare la solidità delle proprie idee. La missione resta la stessa di dodici mesi fa. Con o senza Conte, Steven Zhang e i suoi consiglieri hanno poco meno di un mese per riallestire un set con tanti attori protagonisti già presenti, aggiungendo magari un paio di tasselli per un'Inter affamata di vittorie.