Se pensiamo alla palla a spicchi, non possono che venire in mente gli USA ed il mondo NBA. La destinazione inevitabile dei migliori giocatori del pianeta. Un anno intensissimo, con partite continuative e con pochissimi giorni in cui non si possa vedere nemmeno una gara. Se invece pensiamo al calcio, si torna in Europa, ai tantissimi stati nazionali ed alle partite infrasettimanali che permettono un confronto tra i migliori giocatori delle varie leghe nazionali. Da qualche anno a questa parte il numero delle partite internazionali è aumentato, ma qualcuno ne vorrebbe ancora di più. E qualcuno sogna un format cui avrebbero accesso solo le squadre più blasonate, rendendo quasi inutili i campionati nazionali. Ora. Torniamo un po' indietro. Ai mondiali di USA 94. L'idea era di usare la manifestazione per mettere in vetrina questo sport. Ma come cantavano gli Elio e le storire tese "fondamentalmente agli americani non interessano i mondiali di calcio americani". E così la MLS è diventanta una specie di cimitero degli elefanti in cui passano a svernare giocatori che in Europa cominciano ad accusare il peso degli anni. Da Pelè, Beckenbauer e Chinaglia negli anni '70 a Pirlo e Kakà oggi. Pur con qualche scommessa, tipo Giovinco, che è approdato negli USA molto prima di cominciare a pensare di appendere le scarpe al chiodo, l'andamento è rimasto grossomodo lo stesso. Adesso però c'è la Cina. Ad ogni sessione di mercato spuntano offerte monstre per chi gioca in Europa. E non solo per giocatori a fine carriera. Se ne contano diversi sbarcati in Asia prima di raggiungere i 30 anni. Ad esempio l'ex Roma Gervinho, l'ex Chelsea Ramires. Ma soprattutto l'ex Shakhtar Alex Teixeira, classe '90, e utlimo arrivo, un altro ex Chelsea Oscar, classe '91. Quindi ci si chiedeva: e se la Cina diventasse per il calcio quello che è l'NBA per il basket? - ci sono vagonate di soldi che in Europa è difficile guadagnare - concentrare tutti i giocatori più forti in un solo campionato renderebbe inutile l'idea di una competizione internazionale - questo permetterebbe di creare un calendario più elastico e con un maggior numero di gare di interesse - avendo un numero minore di squadre si potrebbe aggiungere un meccanismo, tipo play-off, per l'assegnazione del titolo - ci sono vagonate di soldi che in Europa è difficle guadagnare Ora. Quest'ultima frase è una ripetizione. Ma è voluta. Le cifre che si stanno leggendo riguardo i nuovi sbarchi in Cina sono pazzesche. Giocatori che hanno giocato quasi sempre in formazioni di medio-bassa classifica di A riescono a guadagnare molto più di quanto guadagnino giocatori in lizza per il pallone d'oro*. Ma è più che plausibile che queste cifre possano fare gola anche ai giocatori più forti nel pieno della loro carriera. Ora come ora Alex Teixeira e Oscar possono sembrare dei pazzi mercenari sbarcati in Cina per gonfiare i propri conti in banca invece che pensare a riempire la propria bacheca. Ma se davvero la Cina diventasse per il calcio quello che è l'NBA per il basket? ----------- *ho ovviamente in mente Graziano Pellè. Nulla di personale, anzi, lui a differenza di chi scrive in A ci è arrivato...