Preparazione, dedizione, passione ed empatia sono le quattro caratteristiche che dovrebbe avere un Presidente di una squadra di calcio. Ce ne sono anche altre, ma un buon Leader non può prescindere comunque da esse e chiunque dovesse possederle insieme risulterebbe un grande leader. "..e la fortuna?". Conta tantissimo nella vita come nello sport, ma non nel lungo termine. Quando ogni settimana ci si riconfronta con se stessi e con gli avversari, conta solo il lavoro in allenamento e la testa dei giocatori. Se voi pensate che le botte di sedere ci siano comunque, come l'infortunio al momento sbagliato, il rigore al momento giusto od il trovarsi di fronte una squadra nel suo momento peggiore della stagione, io dico che sono eventualità su cui si può lavorare ed intervenire, e che la prevenzione dagli infortuni e l'attenzione ai particolari dipendono dal lavoro che si svolge. Certo, non beccare il Bayern Monaco o Real Madrid agli ottavi di CL male non fa, però ci vai a giocare dopo due mesi e conta di più come arrivi all'appuntamento. Non determina a priori il risultato finale ed il Bayern Monaco ne è l’esempio. Ad Aprile era scarico ed involuto e avrebbe perso con molte delle squadre arrivate ai quarti di finale. Parere personale, ovvio.

L'inter, ad esempio sta arrivando al momento topico in un buon stato di forma, e sembra che abbia recuperato i suoi infortunati. In questo inzaghi ha dimostrato di essere "preparato", quindi una conoscenza approfondita del proprio ambito lavorativo. Ma Inzaghi ha usufruito del riconoscimento del proprio lavoro e della capacità di analizzare le persone di Zhang. Quando il Presidente dice "Inzaghi è speciale: molto calmo in ogni contesto, sempre pacato, ed è l'unico che non ha mai chiesto calciatori" trasmette un messaggio ben preciso a tutto il mondo Inter, e cioè che è importante concentrarsi sul proprio lavoro, senza ingerenze su quello altrui (AM e DS), creare un ambiente armonioso e capire in che contesto ci si trova. Sembra una frase da poco, molti hanno subito pensato fosse una stoccata a Conte, ma Zhang non parla mai male dei propri collaboratori e se non ha niente di positivo da dire sta zitto. Siamo noi Italiani a cercare il marcio.

Questa frase mi ha fatto riflettere parecchio sulla figura di Zhang e,  dopo la cacciata di Maldini e Massara, ho pensato seriamente di analizzare il percorso da Presidente del piccolo Zhang (ha solo 31 anni!?!), chiedendomi come si sarebbe comportato nella stessa situazione al Milan. Innanzitutto la differenza di presenza e passione tra lui e Scaroni è ben evidente, ma la vera differenza è che non sarebbe arrivato allo scontro. Ok, Scaroni è una figura manageriale mentre Zhang è parte della proprietà, come De Laurentis per capirci, ma il ruolo è quello e le valutazioni le stiamo facendo sul ruolo e se è vero che Scaroni è stato nominato per gestire la vicenda stadio, questo è un limite del ruolo non uno standard della figura. Scaroni non ha gestito l’Affaire Maldini e si è limitato ad assistere perché cosi è previsto dal suo ruolo.

Torniamo a Steven Zhang. Il suo percorso di studi e la sua preparazione sono li e chiunque può vederli, ma prima di mettersi a giocare con il balocco di famiglia è stato nel CDA dell’ Inter per più di due anni, e solo dopo aver valutato ed analizzato il mondo Inter è diventato presidente. Dopo un solo anno entra nel board dell'European Club Association (ECA), primo cinese a riuscirci. In un mondo estremamente formale come quello Cinese parliamo di un notevole successo, qualcosa che gratifica anche Zhang Senior. Nei tempi recenti è migliorato con la comunizione, comunque limitata solo agli aspetti sportivi o societari, ma soprattutto ha dimostrato di saper riconoscere il valore dell’esperienza, come quando saluta e ringrazia Moratti per il supporto, e di chi gli sta intorno, premiando sempre l’operato dei suoi collaboratori. Esemplare la scelta di portare tutti i dipendenti i 500 dipendenti della Società Inter ad Instanbul. Trasferta, biglietti e due o tre voli privati pagati per 500 persone!!! Non so dove lavorate voi, a me col cavolo che mi premiano in questo modo.

Ha saputo intrattenere ottimi rapporti con tutti, anche con il nemico storico Andrea Angelli, che ne ha sempre parlato benissimo. Ha creato un ambiente sereno nonostante le voci continue sulla società e personalità forti e destabilizzanti come Spalletti e Conte. Se valutiamo il carattere, questa affinità è alla base del suo rispetto per Inzaghi, qualcosa che va oltre il mero risultato e se guardate bene è la stessa capicità che viene riconosciuta a Pioli, il normalizzatore. Ecco Zhang è un normalizzatore del ruolo, in mezzo a Viperette e Prime donne ha capito cosa richiede il ruolo. Magari non sarà il miglior presidente in assoluto, però è sicuramente un ottimo leader e sono molto contento che sia all'Inter.