"Stella che cammini, nello spazio senza fine, fermati un istante, un solo attimo". Parole e musica recitate da Antonello Venditti, celebre cantautore capace di cogliere in modo profondo l'io erotico di ciascun ascoltatore. Sarebbe bellissimo se ognuno di noi avesse associata una stella, magari ricca di luce e amore e in grado soprattutto di splendere nelle galassie infinite dell'Universo. Probabilmente esiste davvero, forse è l'essere umano che in alcune circostanze della vita non riesce a vederla, eppure, con la magia del Natale, tutto è possibile; lo sanno bene i grandi manuali della storia, quelli che colorano la cultura iniettando un'ampia dose di conoscenza, portata avanti da quel bambinello venuto al mondo per salvare l'intera umanità. Umanità, non me ne voglia il creatore, che a volte sembra scegliere la strada sbagliata. Ricorderanno tutti l'incontro epocale avvenuto dall'Alighieri all'interno della Purgatorio, quello ambientato nel fumo degli iracondi, in cui la figura egregia di Marco Lombardo cerca di spiegare il libero arbitrio, quella capacità di scelta che purtoppo porta l'uomo in diverse circostanze della vita a tuffarsi a capofitto sul male. E allora partono i problemi, talvolta evitabili, ma spesso centrali nel nucleo di ognuno di noi. Pensando al calcio il 2019 ci ha consegnato un corposo libro di eventi, come il caso Icardi, divenuto un'interpellanza parlamentare per i tifosi dell'Inter nei primi mesi dell'anno, oppure, il delicato rapporto tra i giocatori del Napoli e la dirigenza partenopea, che ha portato inevitabilmente all'esonero di Carlo Ancelotti.

La domanda da porsi, alla vigilia della grande festa natalizia è: se veramente esistesse una stella che cammina nella notte del 25 dicembre, voi che cosa le chiedereste? Difficile fare un elenco preciso di desideri, ma un po' più di pace e di meritocrazia sarebbero funzionali nel nuovo anno. Esattamente come ha fatto Fonseca alla Roma quando, prima dell'inizio della stagione, ha fissato nella mente dei propri calciatori  il fatto che a scendere in campo sarebbero stati coloro che meritano di giocare per l'impegno profuso e la serietà mostrata in allenamento. Siamo in una società in cui molto spesso, a cominciare dalle scuole, il merito si nasconde dietro alla simpatia, e purtroppo continueremo così fino a che non arriverà qualcuno che prenderà in mano la situazione. E poi, che dire delle situazioni tese che a volte avvengono nelle famiglie? Esattamente qualche giorno fa ho aiutato un bambino a superare un momento delicato, cercando con la mia giovane esperienza di fare un po' il motivatore, come Simeone all'Atletico Madrid o Mourinho nel suo nuovo Tottenham. Non è facile vivere serenamente soprattutto nelle festività natalizie quando i divorzi, o magari i continui litigi, toccano in modo profondo i bambini, perchè se è vero che il Natale è gioia per gli adulti, è altrettanto vero che gli esseri capaci di sognare nella notte della vigilia più di noi sono proprio i bambini. Per raccontare una verità calcistica, bisognerebbe portarli per una notte a Old Trafford, luogo nel quale sono stato e posso assicurare a tutti che all'interno di quelle mura sognare è un obbligo, ma anche una liberazione dai mali del mondo, portata avanti da quel teatro dei sogni che nonostante il momento delicato del Manchester United è sempre vivo, piuttosto che sopravvissuto.

"Ascolta i nostri cuori, caduti in questo mondo". Continua così il brano di Venditti, nella speranza che una notte storicamente importante e ricca di luce come quella che partirà tra poche ora possa portare un po' di serenità, un' unione tra il sogno e la realtà, con la consapevolezza che grazie al duro lavoro e alla perseveranza ogni obiettivo è davvero possibile. Se l'obiettivo però è quello di vedere la nostra stella che cammina nel cielo, ornata dall'amore dei nostri cari che hanno abbandonato la vita terrestre, basta fissare lo sguardo in alto, illuminando il cuore di amore e di voglia di vivere. Dovrebbe essere Natale tutto l'anno, e anche Venditti, come l'Alighieri nel tardo Duecento, lo aveva capito benissimo.