Ho invitato a casa mia tanti amici. I miei non erano entusiasti inizialmente, ma era pur sempre una delle partite più importanti della storia del nostro calcio, quindi, perché no?

Oggi, Resta una serata piacevole, che ricorderemo come il giorno in cui abbiamo assistito a una delle più grandi tragedie sportive di sempre per gli italiani. Ne parlavamo ieri mattina, della partita che ci aspettava. Io metterei Insigne di qua, io di la, io ala, io portiere. Eppure no.
Lo scugnizzo del Napoli, uno dei nostri migliori talenti, marcisce in panchina, perché un giocatore in grado di saltare l'umo con facilità e attaccare con grande tecnica, è peggio di un altro attaccante che riempie l'area, per essere puntualmente anticipato di testa o di piede dagli imponenti difensori svedesi.

Ma non è tanto sull'aspetto tattico che mi voglio soffermare. Ogni tifoso ha le sue idee, anche se credo che tendenzialmente su questo punto siamo tutti d'accordo (L.I. almeno mezz'ora DOVEVA farla).
Dopo ogni delusione mondiale (fino a pochi giorni fa si dava per scontato, dicendo questa cosa, di arrivarci almeno), si parla di rivoluzione, anno zero. Ce n'è bisogno certo, ma ci sarà? Sicuramente è il momento peggiore, il fondo del barile, a meno che tra 4 anni non riusciremo nell'impresa di non fare nemmeno i playoff.
Conte arrivò ai rigori, due anni fa contro la germania, giocando con Giaccherini, Eder, Pellé, Sturaro e De Sciglio. E se il problema fosse solo Ventura?
Con un allenatore più capace, passando il turno, avremmo ugualmente gridato allo scandalo per l'organizzazione del nostro calcio? Se Conte avesse portato questa squadra ai mondiali (eh magari averlo ancora!), ci staremmo sicuramente dedicando ad incensare staff e giocatori, oltre a Tavecchio, l'uomo che portò il condottiero perfetto sulla panchina della Nazionale.

Ma questa è un altra storia, che tra l'altro non esiste. Non esiste perché su quella panchina si è seduto un allenatore incapace per esperienza in Nazionale e soprattutto capacità senza dubbio inadeguate (i fatti sono sotto i nostri occhi). Poi però si parla degli stranieri in Serie A, e di giocatori che rendono solo nei club (anche questo è certamente vero).
È il campionato italiano con i suoi giocatori italiani ad essere sopravvalutato? I giocatori della Nazionale, che perlopiù giocano nelle squadre in testa alla classifica appaiono più forti di quanto siano in realtà a causa del basso livello del campionato? Oppure è solo colpa dell'allenatore, che con è riuscito a dare un gioco decente ad una squadra che con un altro tecnico, avrebbe sicuramente eliminato una nazionale che non riusciva a qualificarsi ai mondiali nemmeno con Zlatan Ibrahimovic? Forse solo una di queste, forse tutte. Quello che è certo che da qualche parte, per questo cambiamento, bisogna partire.