E' assolutamente incredibile come il calcio in Italia sia ancora l'unico EVENTO a precludere la presenza degli spettatori; non se ne capisce il motivo reale, visto che la giustificazione data sono le misure precauzionali contro la diffusione del Covid 19.
Fosse attendibile questa versione, essa varrebbe non solo per il calcio, ma per ogni situazione che costituisse un assembramento di persone, ma se ci guardiamo attorno vediamo che mezzi pubblici e metropolitane, supermercati e Grandi Magazzini, Teatri e Cinema, Spettacoli televisivi, feste patronali e Fiere paesane, treni, aerei bus, corriere, tutto ha ripreso senza alcuna preclusione; solo ci sarebbe l'obbligo della mascherina, ci sarebbe appunto, visto che la caccia all'untore da parte dei tutori dell'ordine pubblico, nei giorni del Lookdown, è ora solo un ricordo.
In campo sportivo vediamo segni di parziale riapertura in eventi ciclistici, nei Palasport (basket e Pallavolo su tutti); anche il Tennis - seppur con limitazioni numeriche- ha aperto alla presenza del pubblico; giusto per la cronaca segnaliamo anche il nuoto, che sebbene non abbia consentito la presenza degli spettatori alle gare, ha riaperto le piscine in molte località, consentendo l'ingresso a diverse centinaia di persone.

Insomma, non siamo alla normalità, ma ci stiamo avvicinando piano piano; su tutto, tranne che per il calcio; oltretutto questa incredibile discriminazione, ha negative ricadute economiche su tutto lo sport italiano, che ricordiamolo è sostenuto significativamente dal Sistema Calcio.

Alla vigilia della ripresa del Massimo Campionato Nazionale, diventa indispensabile e improrogabile un provvedimento che riammetta il pubblico negli Stadi, con giuste misure di sicurezza certo, con limitazioni sicuramente, ma gli spettatori vanno fatti entrare.
A chi manifesta perplessità sugli assembramenti, rispondo che -per esempio- a Fiumicino hanno limitato a due soli Terminal gli accessi all'aeroporto; sono stato personalmente a prendere mio figlio all'arrivo da Linate e davanti all'unica porta di uscita, oltre a una decina tra vigilantes, polizia e staff aeroportuale, c'erano altrettante persone in attesa, cui poi si sono aggiunti i passeggeri che uscivano... Un vero e proprio assembramento e molti senza mascherina (legittimamente per carità, eravamo all'aperto....).

Ad altri che sostengono come gestire gli Ultras (che per definizione amano la compattezza della curva e quindi la vicinanza fisica) rispondo che -piuttosto che non entrare - sono sicuro che rispetteranno le regole, soprattutto se verranno isolati e allontanati i contravventori. Perchè un Ultras è un tifoso acceso, ma non un fesso, e sa cosa scegliere tra il rischio di ammalarsi e quello di avere seggiolini vuoti a fianco.
Allora bisogna mettersi d'accordo sul come, ma il passo va fatto e va fatto presto.
Perché dev'essere chiaro a tutti che il calcio è tale se ci sono tutte le sue componenti e partite senza pubblico NON ANDREBBERO GIOCATE!!!