Poco più di una settimana fa, assistere alla gara di Champions  League fra la compagine francese del Lione e la mia Juventus, è stato per me come rivedere un film già visto o dal finale scontato. Durante lo svolgimento della partita, non ho provato alcuna emozione o ansia e ho sperato in niente. A fine gara, l’ennesima eliminazione della squadra bianconera dalla competizione europea, ha suscitato in me alcuna delusione, nessun disappunto. Ho solo cambiato canale, come accade quando, sul meglio ci si infilano quegli interminabili ed insopportabili 6/7minuti di pubblicità. La partita per me era dimenticata già prima che finisse.

Ieri sera... Ho assistito alla gara tra il PSG e la ‘’nostra’’ Atalanta con uno spirito ed uno stato d’animo ben diversi. Nonostante io non possa certo considerarmi tifoso atalantino… Ho atteso l’inizio della gara quasi con impazienza, poi durante… Ho  tifato nerazzurro, ho sperato, gioito e alla fine sono rimasto davvero molto male, dispiaciuto, quasi triste per la sconfitta subita dai nerazzurri. Sono rimasto deluso per un bellissimo sogno svanito proprio nel momento in cui sembrava potersi realizzare per davvero. Un sogno cullato a lungo dai tifosi atalantini ma anche e forse soprattutto da tutti i veri amanti dello sport.

Un sogno partito da lontano, quasi dal niente, solo pane e salame e tanta tanta competenza ed ingegno da parte di chi lo ha saputo progettare mirabilmente.

Non si può non amare tutto ciò, non si può non sperare che nel calcio come nella vita, in questo strano mondo, si possa raggiungere l’infinito, almeno qualche volta, anche ‘’solo’’ con l’ingegno, le idee, il grande lavoro e non solo col portafoglio in mano...

Analizzando la gara dal punto di vista squisitamente tecnico, non si può mettere in dubbio la netta superiorità manifestata dal PSG nei confronti della squadra italiana o la leggittimità del risultato anche se maturato soltanto nel finale di partita.

L’Atalanta è un complesso molto ben amalgamato con mille e più di mille soluzioni offensive. La squadra è composta da giocatori piuttosto giovani, per lo più di ottimo  livello tecnico e molto dotati dal punto di vista atletico e fisico: marcantoni di circa 1,90 cm di altezza. A completare la prima squadra due autentici fuoriclasse: Gomez (ieri abbastanza in ombra) ed Ilicic, che non gioca ormai da qualche mese.

Vedere giocare l’Atalanta è uno spettacolo e quando spinge è un’ira di Dio per poter sviluppare a fondo tutta la sua potenza la squadra bergamasca ha però necessità di trovarsi in perfetta forma fisica, diversamente perde almeno il 50% della sua forza e delle sua imprevedibilità.

La stagione appena conclusa, con un calendario di 11 partite da giocarsi a distanza di tre giorni l’una dall’altra, ha inevitabilmente prosciugato molte energie agli orobici, che per mentalità e schemi di gioco, sono portati i a condurre qualsiasi gara con l’acceleratore spinto a tavoletta.

Di contro il PSG, squadra anche fisica ma soprattutto molto tecnica, non poteva certo considerarsi allo stremo delle forze, avendo ripreso a giocare solo da qualche settimana dopo la lunga pausa imposta dall’invasione covid.

L’Atalanta nella prima frazione di gara, ha tenuto testa al PSG molto bene  e sotto tutti i punti di vista. Nella ripresa i nerazzurri sono calati vistosamente, con un pizzico di fortuna e di mestiere erano anche riusciti a mantenere il vantaggio di una rete fino ai minuti finali. Poi il crollo, anche se già dopo la rete del pareggio francese abbiamo capito tutti che per l’Atalanta non ci sarebbe stato scampo.

La partita l’ha vinta la squadra che si è dimostrata più forte. L’ha vinta Neymar autore di mirabolanti iniziative e conclusioni a rete clamorosamente errate. La partita l’ha vinta soprattutto Mbappé, entrato a metà della ripresa il cui impatto sulla gara è stato devastante.

In definitiva ha vinto il calcio... perché quando vedi in azione giocatori immarcabili, come i due appena menzionati, da avversario più che sentirti dal dentista ti sembra di stare direttamente in sala operatoria...

Il sogno dell’Atalanta è finito ieri sera ? No, è solo appena cominciato a patto che Gasperini e tutto lo staff tecnico e dirigenziale, provvedano a correggere il tiro, la rotta, almeno di un pochino…

L’Atalanta è già strutturatissima a livello atletico e pure tattico, per poter compiere un ulteriore passo in avanti sia in campo nazionale che internazionale, a mio modesto avviso, deve optare almeno due correttivi:

  1. Deve saper dosare e amministrare al meglio le sue energie/risorse sia durante l’intera stagione e sia durante la singola gara. Puntare a questo obiettivo significa ambire a raggiungere un livello di maturità superiore e decisivo.
  2. Per rendere più semplice e naturale questo cambiamento e completare l’opera, ritengo sia indispensabile arricchire l’organico e completare la formazione base con l’innesto di almeno due elementi di grande qualità, di livello tecnico superiore. Ieri sera già la presenza in campo di un Ilicic in buona condizione, avrebbe senz’altro creato ben altri problemi allo squadrone francese.

Amici sportivi, ieri la vittoria del PSG è stata indubbiamente meritata, ma ognuno di noi deve continuare a credere di poter realizzare i propri sogni. Anche l'Atalanta continuerà a farlo...

Intanto godetevi l’estate … e buon calcio e buona vita a tutti!