Nell'anno nuovo arriva una vita nuova.
Il campionato 2020-2021 trova una novità: da quando è un girone unico la Serie A, per la squadra promossa come l'ultima della Serie B, è un esordio vero e proprio nella massima serie. La società Spezia Calcio.

La squadra di Vincenzo Italiano - che con tutta probabilità non sarà seduto sulla panchina bianconera nella prossima stagione, perchè di lui si parla di un passaggio sulla panchina del Genoa - è l'ultima squadra che si è aggiudicata la promozione in Serie A ai danni del Frosinone di Alessandro Nesta. La squadra, come detto, è per la prima volta nella sua storia, anche perchè quando vinse quello scudetto nel 1944, che per la FGIC fu contato solo come in forma onoraria, non esisteva ancora il campionato a girone unico, come è oggi, quindi lo scudetto non è assegnato di diritto alla squadra spezzina che conta quello scudetto 1943-44 solo in modo onorifico e non ufficiale. Lo Spezia nel girone unico non ha mai partecipato alla Serie A, quindi quel triplice fischio in quel dell'Alberto Picco è stata la consacrazione e prima promozione in Serie A. La squadra si era piazzata al terzo posto della classifica del campionato cadetto, poi partendo dalla Semi-Finale ha battuto prima il Chievo Verona ribaltando il 2-0 del Bentegodi, con un 3-1 al ritorno, a parità di gol lo Spezia passa per miglior posizione in classifica, stessa cosa succede in finale con il Frosinone dove nel doppio confronto la partita termina sul totale di 1-1, anche in questo caso lo Spezia classificatasi terza passa il turno e viene promossa in Serie A.

L'euforia della città spezzina sarà alle stelle, di cui ne sono contento anche io, che tifo sempre per le squadre che non sono mai state nella massima serie, ma devo essere sincero, mi sorge sempre un dubbio su club che si affacciano per la prima volta in Serie A. Dal lontano 2011-2012 anno in cui venne promossa dalla Serie B, ho sempre la sensazione che possa accadere la stessa situazione.

In quel 2011, quando dalla Serie B salirono Atalanta, Siena e Novara, molti ebbero la curiosità di vedere per la prima volta la squadra piemontese, da quando il girone è divenuto unico, ma le perplessità avvolsero subito tifosi e non del club piemontese... Il Novara arrivato da due stagioni consecutive dalla Lega Pro alla Serie A con la stessa rosa, cambiando solo le riserve, puntando sempre e solo su gli stessi giocatori. Questo purtroppo portò la squadra piemontese a divenire una specie di materasso in Serie A, con un mercato al quanto scadente in tutto e per tutto,  tra prestiti di basso rilievo e giocatori arrivati dalla Lega Pro e Serie B, la sua annata partita benino, addirittura battendo l'Inter per 3-1 in casa, trovò soltanto delle brutte mazzate, alla fine del campionato il tabellino segnava; 19° posto, quindi retrocesso con; 7 vittorie, 11 Pareggi, 20 Sconfitte, 35 gol fatti e 65 subiti. Questo ha fatto drizzare le antenne a molte squadre che in quegli anni poi si sono susseguite in promozioni nella massima serie, basti pensare alla SPAL che si rafforzò quel tanto da restare in Serie A in quel 2016 resistendo ben 4 anni, solo quest'anno è retrocessa.

Se andiamo a vedere gli ultimi 10 anni di Serie A e di promozioni, vediamo che ci sono stati club spariti dopo solo una stagione.
Come non ricordare il Cesena, che arriva in Serie A nella stagione 2014-2015, dopo l'ultima volta nella stagione 2009-2010, e che si rafforzata con gli arrivi di giocatori che avevano giocato la Serie A nell'ultima stagione; Franco Brienza dall'Atalanta, Manuel Coppola dal Siena, Ze Eduardo dal Parma, Pulzetti dal Bologna,  più giovani dei grandi club, basti ricordare il portiere Leali della Juventus, e manteneva in rosa giocatori come Gaby Mudingayi, Guido Marilungo e Gregoire Defrel e Alejandro Rodríguez (sosia di Daniel Osvaldo). Che però non bastarono per giocarsi una permanzenza nella massima serie, troppo poco per salvarsi. Forse qualche acquisto di sostanza avrebbe aiutato il club, che retrocede con 5 vittorie misere, 12 pareggi e ben 23 sconfitte, con 39 gol fatti e 77 subiti.

Stagione 2015-2016, tra le neo-promosse c'è il Carpi, una new entry, anche lei non era mai stata in Serie A, arriva con una squadra che in Serie B aveva fatto molto bene. Dal mercato arrivano gli esperti Cristian Zaccardo dal Milan, Nicolas Spolli,  oltre ad Andrea Lazzari e il bomber Marco Borriello, oltre al giovane Ryder Matos. e in gennaio Jonathan De Guzman dal Napoli e il giovane Simone Verdi dal Milan. La stagione è una vera e propria carneficina, il Carpi è una squadra che imbarca gol a destra e manca, forse la difesa si doveva rafforzare di più.  fine stagione si classifica al 18° posto, con; 9 vittorie, 12 pareggi e 18 sconfitte, 37 gol fatti e 57 subiti.

Poi ci sono club che sono tornati più di una volta
Stagione 2015-2016 arriva la terza squadra laziale nella massima serie, il Frosinone. Una squadra che in tre anni aveva fatto il salto di ben tre categorie, come fù per il Novara 2011-2012. Gli arrivi in casa canarina togliendo l'esperto Aleandro Rosi dal Genoa, sono; Luca Leali dalla Juventus, Modibo Diakitè svincolato, Raman Chibsah dal Sassuolo, Aleksandăr Tonev dall'Aston Villa, Daniele Verde dalla Roma, per il resto la rosa resta la stessa della stagione precedente, con i fratelli Ciofani, uno difensore e l'altro attaccante, la punta di diamante Federico Dionisi, l'esperto centrocampista Paolo Sammarco. Ma anche in questo caso, la cosa più importante non viene coperta; Difesa. Infatti in gennaio arriva solo Arlind Ajeti, che si era svincolato dal Basilea, ma il cub ciociaro, regge poco e niente, da ricordare la grande prestazione allo Juventus Stadium con il gol a tempo scaduto di Leonardo Blanchard che fissa 1-1 finale. Il Frosinone a fine stagione; 8 vittorie, 7 pareggi, 23 sconfitte, 35 gol fatti, 76 subiti. Tornata nella stagione 2018-2019, portando parecchi esperti in rosa come; Cristian Molinaro, Andrea Beghetto, Emil Hallfreðsson, oltre ai giovani; Cassata, Perica e Campbell. Non riesce a salvarsi di nuovo, colpa ancora una volta della; Difesa. Ancora una volta il club ciociaro, torna in A e non costruisce una difesa all'altezza, anche se in gennaio prende Simic dal Milan, ma è poco, troppo poco. A fine stagione si piazza al 19° con: 5 vittorie, 10 pareggi, 23 sconfitte, 29 gol fatti e 69 subiti.

Stagione 2011-2012 il Pescara torna in Serie A dopo ben 20 anni dall'ultima volta (1991-1992), la squadra nella Serie B appena conquistata grazie a mister Zeman e al trio meraviglia Marco Verratti centrocampista proveniente dalla Primavera, Lorenzo Insigne dal Napoli Primavera, Ciro Immobile dalla Primavera della Juventus, tre giovani sul quale il tecnico boemo punta senza pensarci più di tanto, che gli regalano una promozione spettacolare. A fine stagione però due del trio vengono ripresi dai club d'appartenenza; Lorenzo Insigne torna al Napoli, Ciro Immobile passa dalla Juventus al Genoa in compartecipazione in favore del club ligure. Il nuovo Pescara, non si rafforza tanto, i nomi più importanti in arrivo sono quelli di; Manuele Blasi, centrocampista svincolato, Giuseppe Colucci dal Cesena, Antonino Ragusa dal Genoa, oltre a due giovani promesse; Juan Fernando Quintero dell'Atletico Natiònal e Vladimír Weiss dal Manchester City, pagandolo 1,8 milioni di Euro, cifra importante per il club. La stgagione anche in questo caso, vede pochi gol, anche se il giovane Marco Verratti lì in mezzo al campo fa impazzire lo stesso, tante grandissime squadre sul talentino di Pescara. Il club abbruzzese, però non regge il confronto, divenendo il fanalino di coda (20°). Il tabellino cita; 6 vittorie, 4 pareggi, 28 sconfitte, 27 gol fatti e 84 subiti. A fine stagione saluta anche Marco Verratti che si trasferisce al PSG. Il Pescara torna in Serie A nella stagione 2015-2016, costruendo una rosa al quanto giovane con gli arrivi di; Cristiano Biraghi dall'Inter, Alessandro Crescenzi e Valerio Verre dalla Roma, Alessandro Caprari e Ray Manaj dall'Inter, oltre a giocatori d'esperienza come; Norbert Gyömbér dalla Roma, Simone Pepe e Albano Bizzarri dal Chievo Verona, Alberto Acquilani dallo Sporting Lisbona, oltre alla giovane promessa del PSG, Jean-Christophe Bahebeck. Il connubbio di giovani e certezze si rompe quasi subito, e il Pescara prende una discesa ripida, tanto da cambiare Massimo Oddo tecnico della promozione, con la certezza Zednek Zeman, ma nemmeno il boemo riesce nel miracolo. Pescara ancora una volta fanalino di coda (20°) e retrocesso. Il tabellino cita; 2 Vittorie, 9 Pareggi, 26 Sconfitte, 37 gol fatti e 81 subiti.

Poi le altre che sono arrivate e retrocesse in un anno; Empoli (2013-2014 e 2017-2018), Crotone (2015-2016 e 2019-2020), Benevento ( 2016-2017), Brescia (2018-2019), Lecce (2009-2010 e 2018-2019).
Poi c'è chi ha fatto su e giù per tre volte in 10 anni; Hellas Verona (2012-2013, 2016-2017, 2018-2019) 
Poi ci sono club che una volta saliti non sono più riscesi, come; l'Atalanta 2010-2011, la Sampdoria dal 2011-2012, il Torino 2011-2012, il Sassuolo 2012-2013, il Bologna 2014-2015, il Cagliari 2015-2016, il Parma 2017-2018.

Quindi cosa sperare per lo Spezia new entry? Di poter costruire una difesa solida in primis, quella forse è la cosa più importante, per poi tentare di rafforzare con giocatori importanti, nel limite delle possibilità finanziarie, per provare a restare in Serie A.Si è vero molte volte vediamo club salire, prendere il gruzzoletto per la partecipazione nella massima serie, e costruire la squadra per la stagione dopo in Serie B, ma credo che una volta arrivati al grande salto, è brutto dover tornare indietro con le tasche piene e le pive nel sacco, per non averci provato. Essendo poi di un colore che a me piace molto e ricorda le vecchie divise con maglia bianca e pantaloncino nero di tanti anni fa, e gli stessi colori della mia amata Juventus, gli auguro di viversi questa stagione come uno scudetto, perchè qualora si riuscisse a salvare sarebbe una gioia doppia, mentre se retrocede sarà un'altra giovane speranza che è naufragata in una stagione, dove poteva tentare di salvarsi e per colpa del mercato o per la troppa paura di esporsi contro le avversarie, si torna mestamente in B, e chissà poi quando avrà un'altra possibilità.
Forza Aquile!