"Fischi a San Siro" potrebbe diventare un nuovo brano musicale, parodia di un capolavoro di anni fa firmato Roberto Vecchioni. Una nuova canzone ispirata alla storia dell'Inter di Spalletti, che ieri è naufragata nel mare delle critiche dopo il K.O. contro il Parma. Il tecnico di Certaldo è stato il primo a finire sul banco degli imputati, per ovvie ragioni.

Innanzitutto, per la poca chiarezza nell'impronta di gioco da dare alla squadra. Ormai, quella di ieri è stata la quarta gara ufficiale, e vedere ancora un Brozovic o chi altro, arrivare a centrocampo senza sapere dove smistare il pallone, francamente è inaccettabile. Così come è inaccettabile che Spalletti dica a D'Ambrosio di risparmiare le energie per la partita di Champions di martedì, quando l'Inter era sotto di uno e doveva cercare di recuperare. E' inaccettabile infine, appellarsi al VAR, che pure di errori pesanti ne ha commessi, per giustificare una brutta figura.

"Spalletti vattene!" è diventato il motto quasi unanime del coro nerazzurro. Già, ma chi al momento, tra gli allenatori di livello potrebbe occupare quella panchina? La scelta è ristretta a due/tre nomi.

Il primo è il sogno Josè Mourinho, un grande ritorno che farebbe tornare entusiasmo e voglia di Inter anche ai giocatori. Ma, il portoghese ora si è risollevato con lo United, a differenza di qualche settimana fa, e poi si sa, a Mourinho non piace lasciare le cose a metà. Soluzione,dunque, questa al limite dell'impossibile.

Veniamo ad un secondo nome che per carisma e preparazione non ha null da invidiare al tecnico di Setubal. Stiamo parlando di Fabio Capello, il cui curriculum rende inutile ogni tipo di commento sul suo profilo. Quale ostacolo? Un dettaglio non indifferente. L'esonero, tempo fa,dalla panchina dello Jiangsu Suning. E allora risulta difficile vedere Don Fabio a comandare un'altra proprietà Suning.

Il terzo nome è suggestivo. Per il suo passato glorioso sulla panchina rivale dei narazzurri per eccellenza, ma suggestivo anche per l'allenatore stesso che sappiamo amare le sfide ardue. Il profilo descritto è Antonio Conte, ancora alle prese con introiti non indifferenti col Chelsea, ma sicuramente rappresenta la pista più praticabile tra i tre. L'incognita è come reagirebbe la piazza nerazzurra nel vedere sulla  loro panchina uno juventino, quando invece si sente l'esigenza di interismo.

Tante incognite sul possibile dopo-Spalletti, almeno nell'immediato. Perchè in futuro un nome su tutti appare già predestinato, ed è quel Cholo Simeone che, anche in settimana ha affermato che allenerà l'Inter un giorno. Per ora, però, sarebbe meglio dare fiducia a Spalletti, che di meriti lo scorso anno ne ha avuti eccome, in attesa di una svolta. Avanti con Spalletti allora...per ora.